Background: la nascita di un figlio comporta un enorme cambiamento nella vita di una coppia. Purtroppo, le cose non sempre vanno come desiderato e può accadere che la nascita avvenga prima del previsto, catapultando così i genitori e il bambino in un universo sconosciuto chiamato Terapia Intensiva Neonatale (TIN). I genitori improvvisamente si sentono impotenti nei confronti del loro figlio, incapaci di fornirgli la protezione desiderata fino a quel momento. Una nascita pretermine (prima della 37a settimana gestazionale) comporta un fortissimo stress sia per i genitori, i quali non si aspettavano un parto prematuro, che per il neonato, non ancora pronto ad una vita fuori dall’utero. In TIN il coinvolgimento attivo dei genitori nella care del neonato è parte fondamentale del processo di cura e può favorire una migliore ripresa del bambino. Obiettivo: questa tesi ha come obiettivo quello di evidenziare come un neonato ricoverato in una Terapia Intensiva Neonatale che ha a disposizione delle stanze singole per il bimbo e i genitori (single family room) abbia dei migliori outcomes rispetto ad un neonato ricoverato in una Terapia Intensiva Neonatale aperta (tradizionale). Questi riguardano il benessere psicofisico del neonato, incidendo su un migliore sviluppo neurocomportamentale, una minore incidenza di infezioni e una durata della degenza minore. Outcomes migliori risultano anche per i genitori, i quali esprimono minori sentimenti di ansia e stress e hanno un miglior legame con il figlio riuscendo a trascorrere più tempo con lui. Infine, ci sono dei migliori risultati anche per il personale sanitario, il quale lavora in un ambiente più tranquillo e sereno, con maggiore possibilità di soddisfazione. Verrà spiegata la differenza tra queste due strutture, quali interventi possono essere messi in atto e la presenza di aspetti positivi e negativi. Inoltre, verrà identificato il ruolo dell’infermiere in queste due unità. Materiali e metodi: gli obiettivi di questa ricerca sono stati raggiunti tramite una revisione della letteratura utilizzando la banca dati internazionale di Pubmed, inserendo le parole chiave tra loro combinate con gli operatori booleani. Sono stati selezionati 220 articoli, prendendone in considerazione 9 per la stesura dell’elaborato. Risultati: dallo studio svolto risulta che i neonati curati nelle “Single Family Room” hanno maggiori benefici rispetto ai neonati curati nelle TIN aperte per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo e l’allattamento al seno. Questi benefici si rispecchiano anche nei genitori, in quanto hanno livelli di stress e ansia molto minori, si sentono più supportati e convolti dal personale sanitario. Anche il personale sanitario ne trae beneficio, in quanto riesce a stabilire una migliore relazione con i genitori facilitando la cooperazione e la comunicazione, riuscendo così ad attuare una migliore assistenza centrata sulla famiglia. Conclusioni: i neonati ricoverati nelle TIN con “Single Family Room” hanno maggiori benefici e l’assistenza centralizzata sulla famiglia raggiunge il suo apice. Tuttavia, anche nelle TIN “Open Bay” è possibile applicare questo modello, anche se con maggiori difficoltà, e garantire a neonato e famiglia tutte le cure di cui hanno bisogno. In entrambi i modelli organizzativi, il focus rimane sul ripristino del legame interrotto dal parto tra neonato e genitore e garantire al bimbo i migliori outcomes. Parole chiave: neonato prematuro, Terapia Intensiva Neonatale, stanze singole per famiglie, assistenza centrata sulla famiglia, allattamento al seno, benefici, benessere. Keywords: preterm infant, neonatal intensive care unit, Single Family Room, Family Centered Care, breastfeeding, benefits, wellbeing.
Uniti nella Cura: Il modello "Single Family Room" per il benessere del neonato prematuro e della famiglia
BARAUSSE, SOFIA
2023/2024
Abstract
Background: la nascita di un figlio comporta un enorme cambiamento nella vita di una coppia. Purtroppo, le cose non sempre vanno come desiderato e può accadere che la nascita avvenga prima del previsto, catapultando così i genitori e il bambino in un universo sconosciuto chiamato Terapia Intensiva Neonatale (TIN). I genitori improvvisamente si sentono impotenti nei confronti del loro figlio, incapaci di fornirgli la protezione desiderata fino a quel momento. Una nascita pretermine (prima della 37a settimana gestazionale) comporta un fortissimo stress sia per i genitori, i quali non si aspettavano un parto prematuro, che per il neonato, non ancora pronto ad una vita fuori dall’utero. In TIN il coinvolgimento attivo dei genitori nella care del neonato è parte fondamentale del processo di cura e può favorire una migliore ripresa del bambino. Obiettivo: questa tesi ha come obiettivo quello di evidenziare come un neonato ricoverato in una Terapia Intensiva Neonatale che ha a disposizione delle stanze singole per il bimbo e i genitori (single family room) abbia dei migliori outcomes rispetto ad un neonato ricoverato in una Terapia Intensiva Neonatale aperta (tradizionale). Questi riguardano il benessere psicofisico del neonato, incidendo su un migliore sviluppo neurocomportamentale, una minore incidenza di infezioni e una durata della degenza minore. Outcomes migliori risultano anche per i genitori, i quali esprimono minori sentimenti di ansia e stress e hanno un miglior legame con il figlio riuscendo a trascorrere più tempo con lui. Infine, ci sono dei migliori risultati anche per il personale sanitario, il quale lavora in un ambiente più tranquillo e sereno, con maggiore possibilità di soddisfazione. Verrà spiegata la differenza tra queste due strutture, quali interventi possono essere messi in atto e la presenza di aspetti positivi e negativi. Inoltre, verrà identificato il ruolo dell’infermiere in queste due unità. Materiali e metodi: gli obiettivi di questa ricerca sono stati raggiunti tramite una revisione della letteratura utilizzando la banca dati internazionale di Pubmed, inserendo le parole chiave tra loro combinate con gli operatori booleani. Sono stati selezionati 220 articoli, prendendone in considerazione 9 per la stesura dell’elaborato. Risultati: dallo studio svolto risulta che i neonati curati nelle “Single Family Room” hanno maggiori benefici rispetto ai neonati curati nelle TIN aperte per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo e l’allattamento al seno. Questi benefici si rispecchiano anche nei genitori, in quanto hanno livelli di stress e ansia molto minori, si sentono più supportati e convolti dal personale sanitario. Anche il personale sanitario ne trae beneficio, in quanto riesce a stabilire una migliore relazione con i genitori facilitando la cooperazione e la comunicazione, riuscendo così ad attuare una migliore assistenza centrata sulla famiglia. Conclusioni: i neonati ricoverati nelle TIN con “Single Family Room” hanno maggiori benefici e l’assistenza centralizzata sulla famiglia raggiunge il suo apice. Tuttavia, anche nelle TIN “Open Bay” è possibile applicare questo modello, anche se con maggiori difficoltà, e garantire a neonato e famiglia tutte le cure di cui hanno bisogno. In entrambi i modelli organizzativi, il focus rimane sul ripristino del legame interrotto dal parto tra neonato e genitore e garantire al bimbo i migliori outcomes. Parole chiave: neonato prematuro, Terapia Intensiva Neonatale, stanze singole per famiglie, assistenza centrata sulla famiglia, allattamento al seno, benefici, benessere. Keywords: preterm infant, neonatal intensive care unit, Single Family Room, Family Centered Care, breastfeeding, benefits, wellbeing.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75897