Lo scompenso cardiaco è fra le cause più frequenti di ricovero ospedaliero negli ultrasessantacinquenni, con età media che si attesta sugli 80 anni; questo a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e il miglioramento del trattamento dell'infarto del miocardio e delle patologie croniche. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone con una prevalenza che si attesta sul 1-2% , raddoppiando per ogni decade di età, negli over 65anni arriva fino al 10% circa. In termini economici i costi per i soli ricoveri ospedalieri in fase di acuzia ammontano a quasi €550milioni annui, pari al 2% del valore complessivo dei ricoveri e allo 0.5% della spesa sanitaria complessiva. La degenza media si attesta sulle 9.3 giornate con un costo medio del ricovero di circa €3200. Modelli gestionali che prevedono una maggior intensità degli interventi al di fuori dell'ospedale sembra possano ridurre le instabilizzazioni cliniche e limitare l'impatto organizzativo ed economico del sistema sanitario.
Infermieristica di territorialità Gestione e trattamento dello scompenso cardiaco cronico
BERNARDINELLO, LEONARDO
2023/2024
Abstract
Lo scompenso cardiaco è fra le cause più frequenti di ricovero ospedaliero negli ultrasessantacinquenni, con età media che si attesta sugli 80 anni; questo a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e il miglioramento del trattamento dell'infarto del miocardio e delle patologie croniche. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone con una prevalenza che si attesta sul 1-2% , raddoppiando per ogni decade di età, negli over 65anni arriva fino al 10% circa. In termini economici i costi per i soli ricoveri ospedalieri in fase di acuzia ammontano a quasi €550milioni annui, pari al 2% del valore complessivo dei ricoveri e allo 0.5% della spesa sanitaria complessiva. La degenza media si attesta sulle 9.3 giornate con un costo medio del ricovero di circa €3200. Modelli gestionali che prevedono una maggior intensità degli interventi al di fuori dell'ospedale sembra possano ridurre le instabilizzazioni cliniche e limitare l'impatto organizzativo ed economico del sistema sanitario.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Bernardinello.Leonardo.2048157 (1).pdf
Accesso riservato
Dimensione
1.48 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.48 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/75905