Introduzione: le lesioni oculari sono comuni in terapia intensiva, con un tasso d’incidenza che varia tra il 3% e il 60%, rappresentano una delle varie complicanze associate alla procedura di pronazione. Le più frequenti sono i disturbi della superficie oculare, come la cheratopatia da esposizione e la chemosi congiuntivale. Le altre complicanze, sebbene meno frequenti, hanno cause multifattoriali. Se non vengono riconosciute e trattate tempestivamente possono causare gravi ripercussioni alla vista del paziente. Obiettivo: individuare le migliori evidenze scientifiche riguardanti gli interventi di prevenzione e trattamento adoperate dagli infermieri per ridurre l’incidenza delle complicanze oculari correlate alla procedura di pronazione nei pazienti critici adulti in terapia intensiva durante la pandemia Covid-19. Materiali e Metodi: è stata effettuata una ricerca bibliografica nelle principali banche dati online (Pubmed, Cinhal, Cochrane Library, Up To Date, TripDatabase, Scopus e ILISI), integrata da una revisione manuale (“handsearching”) delle bibliografie degli articoli selezionati. Dopo la lettura del titolo e dell’abstract, sono stati selezionati 76 articoli idonei. Durante l'analisi dei full text, 14 sono stati esclusi per tipologia e obiettivo non pertinenti, mentre altri 45 sono stati esclusi applicando i criteri di inclusione ed esclusione. Risultati: la ricerca ha reso eleggibili 17 studi, tra cui 9 revisioni sistematiche e di letteratura, di cui 1 con metanalisi, 2 studi RCT, 1 studio sperimentale, 1 studio osservazionale retrospettivo, 2 studi quantitativi e trasversali e 1 articolo di ricerca. Discussione: dall’analisi e sintesi dei risultati emerge che le strategie infermieristiche per prevenire lo sviluppo delle lesioni oculari prevedono: l’igiene delle mani, una regolare igiene oculare, la chiusura manuale delle palpebre con coperture in polietilene abbinate a unguenti oftalmici, micromovimenti del capo ogni 2-4 ore, l’applicazione di medicazioni preventive e dispositivi di posizionamento, come sollevatori o materassi specifici. Inoltre, il paziente pronato deve mantenere la testa inclinata di 5°-10° in posizione Trendelenburg inversa. Per quanto riguarda l’assistenza oftalmologica nei pazienti che presentano già lesioni oculari, i principali interventi includono il monitoraggio con l’individuazione di eventuali segni di infezione attraverso specifici test, la cura oculare regolare e, se necessario, il trattamento medico appropriato. Implicazioni per la pratica: le evidenze raccolte hanno consentito la realizzazione di un protocollo pratico per la cura e la prevenzione delle lesioni oculari. Conclusioni: le evidenze raccomandano la necessità di ulteriori studi riguardo l’assistenza oftalmologica e la formazione continua e costante del personale infermieristico basata sulle migliori pratiche attraverso l’implementazione di protocolli per garantire in modo uniforme l’aderenza alle buone pratiche nelle Unità Operative. Keywords: Intensive Care Patients, Ocular Complications, Ophthalmic Manifestations, Prone Position, Eye Care, Nursing Interventions, Covid-19 Pandemic.
Il ruolo dell'infermiere nella prevenzione e trattamento delle lesioni oculari dei pazienti pronati in terapia intensiva durante la pandemia Covid-19: revisione della letteratura
BONORA, GIORGIA ALIDA
2023/2024
Abstract
Introduzione: le lesioni oculari sono comuni in terapia intensiva, con un tasso d’incidenza che varia tra il 3% e il 60%, rappresentano una delle varie complicanze associate alla procedura di pronazione. Le più frequenti sono i disturbi della superficie oculare, come la cheratopatia da esposizione e la chemosi congiuntivale. Le altre complicanze, sebbene meno frequenti, hanno cause multifattoriali. Se non vengono riconosciute e trattate tempestivamente possono causare gravi ripercussioni alla vista del paziente. Obiettivo: individuare le migliori evidenze scientifiche riguardanti gli interventi di prevenzione e trattamento adoperate dagli infermieri per ridurre l’incidenza delle complicanze oculari correlate alla procedura di pronazione nei pazienti critici adulti in terapia intensiva durante la pandemia Covid-19. Materiali e Metodi: è stata effettuata una ricerca bibliografica nelle principali banche dati online (Pubmed, Cinhal, Cochrane Library, Up To Date, TripDatabase, Scopus e ILISI), integrata da una revisione manuale (“handsearching”) delle bibliografie degli articoli selezionati. Dopo la lettura del titolo e dell’abstract, sono stati selezionati 76 articoli idonei. Durante l'analisi dei full text, 14 sono stati esclusi per tipologia e obiettivo non pertinenti, mentre altri 45 sono stati esclusi applicando i criteri di inclusione ed esclusione. Risultati: la ricerca ha reso eleggibili 17 studi, tra cui 9 revisioni sistematiche e di letteratura, di cui 1 con metanalisi, 2 studi RCT, 1 studio sperimentale, 1 studio osservazionale retrospettivo, 2 studi quantitativi e trasversali e 1 articolo di ricerca. Discussione: dall’analisi e sintesi dei risultati emerge che le strategie infermieristiche per prevenire lo sviluppo delle lesioni oculari prevedono: l’igiene delle mani, una regolare igiene oculare, la chiusura manuale delle palpebre con coperture in polietilene abbinate a unguenti oftalmici, micromovimenti del capo ogni 2-4 ore, l’applicazione di medicazioni preventive e dispositivi di posizionamento, come sollevatori o materassi specifici. Inoltre, il paziente pronato deve mantenere la testa inclinata di 5°-10° in posizione Trendelenburg inversa. Per quanto riguarda l’assistenza oftalmologica nei pazienti che presentano già lesioni oculari, i principali interventi includono il monitoraggio con l’individuazione di eventuali segni di infezione attraverso specifici test, la cura oculare regolare e, se necessario, il trattamento medico appropriato. Implicazioni per la pratica: le evidenze raccolte hanno consentito la realizzazione di un protocollo pratico per la cura e la prevenzione delle lesioni oculari. Conclusioni: le evidenze raccomandano la necessità di ulteriori studi riguardo l’assistenza oftalmologica e la formazione continua e costante del personale infermieristico basata sulle migliori pratiche attraverso l’implementazione di protocolli per garantire in modo uniforme l’aderenza alle buone pratiche nelle Unità Operative. Keywords: Intensive Care Patients, Ocular Complications, Ophthalmic Manifestations, Prone Position, Eye Care, Nursing Interventions, Covid-19 Pandemic.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bonora.Giorgia Alida.2049953 (2).pdf
accesso aperto
Dimensione
973.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
973.37 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/75911