INTRODUZIONE: il sonno è un processo fisiologico necessario per il recupero psicofisico della persona. È considerato insufficiente per qualità e durata in circa il 30% della popolazione italiana e in oltre il 50% dei pazienti di Terapia Intensiva (TI). PROBLEMA: l’obiettivo di questa Tesi di Laurea è quello di esaminare indicazioni ed efficacia di trattamenti non farmacologici per migliorare il sonno in pazienti critici di TI. METODOLOGIA: lo studio è una revisione di 16 articoli scientifici pertinenti all’argomento di Tesi selezionati su 742 articoli potenziali derivati da banche dati come PubMed e Cochrane e Libri di Testo. RISULTATI: la musicoterapia e l’aromaterapia, l’utilizzazione di presidi non invasivi quali tappi auricolari e maschere oculari associati a protocolli di riduzione del rumore e illuminazione ambientali durante la notte e all’educazione del paziente, possono migliorare la qualità del sonno dei pazienti di TI. CONCLUSIONI: l’uso di tecniche non farmacologiche permette al personale infermieristico di intervenire in modo efficace ed autonomo per migliorare il sonno in TI.
Interventi non farmacologici per migliorare la qualità del sonno nei pazienti di Terapia Intensiva.
DANTE, SOFIA
2023/2024
Abstract
INTRODUZIONE: il sonno è un processo fisiologico necessario per il recupero psicofisico della persona. È considerato insufficiente per qualità e durata in circa il 30% della popolazione italiana e in oltre il 50% dei pazienti di Terapia Intensiva (TI). PROBLEMA: l’obiettivo di questa Tesi di Laurea è quello di esaminare indicazioni ed efficacia di trattamenti non farmacologici per migliorare il sonno in pazienti critici di TI. METODOLOGIA: lo studio è una revisione di 16 articoli scientifici pertinenti all’argomento di Tesi selezionati su 742 articoli potenziali derivati da banche dati come PubMed e Cochrane e Libri di Testo. RISULTATI: la musicoterapia e l’aromaterapia, l’utilizzazione di presidi non invasivi quali tappi auricolari e maschere oculari associati a protocolli di riduzione del rumore e illuminazione ambientali durante la notte e all’educazione del paziente, possono migliorare la qualità del sonno dei pazienti di TI. CONCLUSIONI: l’uso di tecniche non farmacologiche permette al personale infermieristico di intervenire in modo efficace ed autonomo per migliorare il sonno in TI.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75956