PROBLEMA: l’infermiere che opera nel campo dell’oncologia e delle cure palliative può ritrovarsi a dover vivere ed affrontare un lutto provocato dalla perdita di una persona che ha dovuto assistere per diverso tempo e con la quale ha instaurato una relazione interpersonale tale da portarlo ad una compassion fatigue, la quale risulta essere fonte di stress, burnout ed inefficienza assistenziale SCOPO: Questo elaborato di tesi ha come obiettivo quello di indagare il vissuto dell’infermiere nei confronti della morte del paziente oncologico da lui assistito cercando di identificare quali emozioni vengano scaturite nel professionista da tale evento al fine di individuare le strategie e gli strumenti più efficaci che possono sostenerlo e fargli gestire al meglio tale angoscia. CAMPIONE: infermieri che lavorano in unità operative di oncologia e di cure palliative di degenza o ambulatoriale, e che hanno assistito pazienti in fase terminale oncologica. MATERIALE E METODI: Per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati ed analizzati in modo critico articoli che trattassero l’individuazione della compassion fatigue nell’infermiere di oncologia e delle strategie necessarie per affrontarla. Sono stati consultati i database elettronici quali Pubmed, Cinahl, Google Scholar, Cochrane Library e Galileo Discovery e sono stati inclusi studi pubblicati negli ultimi 5 anni. Gli studi inclusi nel presente elaborato sono 6 e sono coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: dagli studi analizzati è emerso che le strategie di coping attuate dagli infermieri di oncologia per affrontare la compassion fatigue sono diverse, efficaci e necessarie al fine di garantire un’ottimale assistenza infermieristica e la cura stessa del professionista. È emersa anche la scarsità di utilizzo delle scale di valutazione validate nel riconoscimento della compassion fatigue, e l’importanza di inserire in maniera standardizzata nelle diverse realtà figure di supporto che non siano necessariamente ed esclusivamente soltanto quella dello psicologo. CONCLUSIONI: nella maggior parte degli articoli che sono stati presi in considerazione viene confermata l’efficacia delle strategie di coping, come i programmi di mindfulness o di autocura, necessarie per affrontare la compassion fatigue, ma viene anche messa in chiaro la necessità di una formazione adeguata sul riconoscimento di tale condizione come conseguenza di una scarsa consapevolezza della stessa. Emerge anche l’importanza di conseguire ulteriori ricerche e studi sui programmi di intervento, soprattutto in Italia, dove se ne evidenziano pochi.
Strategie e strumenti per l'infermiere di oncologia per affrontare la compassion fatigue
ISIP, ANDA VALERIA
2023/2024
Abstract
PROBLEMA: l’infermiere che opera nel campo dell’oncologia e delle cure palliative può ritrovarsi a dover vivere ed affrontare un lutto provocato dalla perdita di una persona che ha dovuto assistere per diverso tempo e con la quale ha instaurato una relazione interpersonale tale da portarlo ad una compassion fatigue, la quale risulta essere fonte di stress, burnout ed inefficienza assistenziale SCOPO: Questo elaborato di tesi ha come obiettivo quello di indagare il vissuto dell’infermiere nei confronti della morte del paziente oncologico da lui assistito cercando di identificare quali emozioni vengano scaturite nel professionista da tale evento al fine di individuare le strategie e gli strumenti più efficaci che possono sostenerlo e fargli gestire al meglio tale angoscia. CAMPIONE: infermieri che lavorano in unità operative di oncologia e di cure palliative di degenza o ambulatoriale, e che hanno assistito pazienti in fase terminale oncologica. MATERIALE E METODI: Per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati ed analizzati in modo critico articoli che trattassero l’individuazione della compassion fatigue nell’infermiere di oncologia e delle strategie necessarie per affrontarla. Sono stati consultati i database elettronici quali Pubmed, Cinahl, Google Scholar, Cochrane Library e Galileo Discovery e sono stati inclusi studi pubblicati negli ultimi 5 anni. Gli studi inclusi nel presente elaborato sono 6 e sono coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: dagli studi analizzati è emerso che le strategie di coping attuate dagli infermieri di oncologia per affrontare la compassion fatigue sono diverse, efficaci e necessarie al fine di garantire un’ottimale assistenza infermieristica e la cura stessa del professionista. È emersa anche la scarsità di utilizzo delle scale di valutazione validate nel riconoscimento della compassion fatigue, e l’importanza di inserire in maniera standardizzata nelle diverse realtà figure di supporto che non siano necessariamente ed esclusivamente soltanto quella dello psicologo. CONCLUSIONI: nella maggior parte degli articoli che sono stati presi in considerazione viene confermata l’efficacia delle strategie di coping, come i programmi di mindfulness o di autocura, necessarie per affrontare la compassion fatigue, ma viene anche messa in chiaro la necessità di una formazione adeguata sul riconoscimento di tale condizione come conseguenza di una scarsa consapevolezza della stessa. Emerge anche l’importanza di conseguire ulteriori ricerche e studi sui programmi di intervento, soprattutto in Italia, dove se ne evidenziano pochi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75998