Dementia is a disease characterised by cognitive impairment and by behavioural disorders. This is the reason why it leads to cognitive, behavioural and functional changes. This disease is unstoppable and does not have a cure, but it can be delayed and slowed down with pharmacological and non pharmacological treatments. Research into treatment has focused on pharmacological therapies. That is why they are more developed and known. They have various side effects that can interfere with the wellbeing and the health of an old individual with other pathologies. More recently non pharmacological therapies have been more considered. They do not have the disadvantage of those side effects. This paper is a review of the literature and its purpose is to evaluate their efficacy. The review was made online, where the articles were found and selected. The articles were chosen if they were clinical trial and based on the treatment as object. The interventions are cognitive stimulation, physical exercise, occupational therapy, caregiver’s education and diet. Cognitive stimulation is the gold standard. It leads to a slowing down of cognitive impairment, which would otherwise progress. Physical exercise and occupational therapy do not affect cognitive impairment, but they ease behavioural disorders by reducing anxiety and aggressive behaviour, decreasing depressive symptoms and improving quality of life. Caregiver’s education and their involvement in their relative’s care benefit both the patient and the caregiver. The caregiver’s burden is going to be lower and his confidence in managing dementia is going to be higher due to the knowledge in the desease, its triggers and its strategies. The diet is not a proper intervention to cure this pathology but is useful to prevent it. It can prevent both neurodegenerative disease and cardiovascular conditions associated with aging. It is important to adopt a Mediterranean diet which helps strengthen cognitive functions due to its antioxidant properties. The use of these treatments individually is not enough to manage dementia, but each one of them is effective in slowing cognitive impairment, alleviating behavioural disorders, or both. Their synergy increases the positive effects and the benefits. Together they ensure a better quality of life for the elderly patient with dementia and its caregiver.

La demenza è caratterizzata dal decadimento cognitivo e, nelle fasi più avanzate, da disturbi del comportamento; motivo per cui causa cambiamenti cognitivi, comportamentali e funzionali. Questa malattia è inarrestabile, non può essere curata, ma, attraverso terapie farmacologiche e non, può essere rallentata e ritardata. La ricerca della cura si è focalizzata sui trattamenti farmacologici, che sono stati maggiormente sviluppati e diffusi. Questi portano svariati effetti collaterali che possono interferire ulteriormente sullo stato di salute, considerando l’età e di conseguenza le comorbidità di un anziano all’esordio della patologia. Più recentemente sono state prese in considerazione le alternative non farmacologiche; esse non hanno lo svantaggio degli effetti collaterali. L’obbiettivo di questo elaborato è la valutazione della loro efficacia attraverso una revisione della letteratura. Questo studio è stata redatto successivamente ad una consultazione dei motori di ricerca online, da cui sono stati selezionati gli articoli presi in esame. Questi ultimi sono stati scelti innanzitutto perché trial clinici e in secondo luogo sulla base degli interventi approfonditi, tra cui stimolazione cognitiva, esercizio fisico, terapia occupazionale, educazione domiciliare e del caregiver, dieta alimentare. La stimolazione cognitiva è il gold standard ovvero l’intervento per eccellenza; la sua applicazione porta ad un notevole rallentamento del decadimento cognitivo, che altrimenti progredirebbe. L’esercizio fisico e la terapia occupazionale non causano variazioni allo stato cognitivo, ma sono efficaci nel trattamento dei disturbi del comportamento; rendono meno frequenti agitazione ed aggressività, diminuiscono sintomi depressivi ed aumentano la qualità di vita. L’educazione al caregiver e la sua partecipazione nelle sessioni domiciliari porta beneficio ad entrambi; infatti il caregiver conoscendo la patologia, i fattori scatenanti e le strategie alternative per alleviare le alterazioni del comportamento, registra livelli minori di stress e maggiore sicurezza nella cure del proprio parente. Inoltre si nota un rafforzamento del loro rapporto. La dieta alimentare invece non è uno strumento di cura, ma di prevenzione, non solo per le malattie neurodegenerative ma anche per le patologie cardiocircolatorie, caratteristiche dell’età avanzata. È importante adottare una dieta mediterranea, ricca di grassi come olio extra vergine di oliva e frutta secca, che grazie alle sue proprietà antiossidanti, permette un rafforzamento delle funzioni cognitive, soprattutto della memoria. La singola applicazione di questi trattamenti non è sufficiente nella cura della demenza, ma ognuno di essi è efficace nel rallentare il decadimento cognitivo, nell’alleviare i disturbi del comportamento o entrambi. La loro sinergia aumenta l’effetto positivo e benefico dei trattamenti, garantendo una migliora qualità di vita sia dell’anziano affetto da demenza sia del suo caregiver.

L’efficacia dei trattamenti non farmacologici nella gestione dei cambiamenti cognitivi e comportamentali delle demenze: una revisione della letteratura

MARCATO, ANNA
2023/2024

Abstract

Dementia is a disease characterised by cognitive impairment and by behavioural disorders. This is the reason why it leads to cognitive, behavioural and functional changes. This disease is unstoppable and does not have a cure, but it can be delayed and slowed down with pharmacological and non pharmacological treatments. Research into treatment has focused on pharmacological therapies. That is why they are more developed and known. They have various side effects that can interfere with the wellbeing and the health of an old individual with other pathologies. More recently non pharmacological therapies have been more considered. They do not have the disadvantage of those side effects. This paper is a review of the literature and its purpose is to evaluate their efficacy. The review was made online, where the articles were found and selected. The articles were chosen if they were clinical trial and based on the treatment as object. The interventions are cognitive stimulation, physical exercise, occupational therapy, caregiver’s education and diet. Cognitive stimulation is the gold standard. It leads to a slowing down of cognitive impairment, which would otherwise progress. Physical exercise and occupational therapy do not affect cognitive impairment, but they ease behavioural disorders by reducing anxiety and aggressive behaviour, decreasing depressive symptoms and improving quality of life. Caregiver’s education and their involvement in their relative’s care benefit both the patient and the caregiver. The caregiver’s burden is going to be lower and his confidence in managing dementia is going to be higher due to the knowledge in the desease, its triggers and its strategies. The diet is not a proper intervention to cure this pathology but is useful to prevent it. It can prevent both neurodegenerative disease and cardiovascular conditions associated with aging. It is important to adopt a Mediterranean diet which helps strengthen cognitive functions due to its antioxidant properties. The use of these treatments individually is not enough to manage dementia, but each one of them is effective in slowing cognitive impairment, alleviating behavioural disorders, or both. Their synergy increases the positive effects and the benefits. Together they ensure a better quality of life for the elderly patient with dementia and its caregiver.
2023
Effectiveness of non pharmacological treatment in the management of cognitive and behavioural changes brought on by dementia: a review of the literature
La demenza è caratterizzata dal decadimento cognitivo e, nelle fasi più avanzate, da disturbi del comportamento; motivo per cui causa cambiamenti cognitivi, comportamentali e funzionali. Questa malattia è inarrestabile, non può essere curata, ma, attraverso terapie farmacologiche e non, può essere rallentata e ritardata. La ricerca della cura si è focalizzata sui trattamenti farmacologici, che sono stati maggiormente sviluppati e diffusi. Questi portano svariati effetti collaterali che possono interferire ulteriormente sullo stato di salute, considerando l’età e di conseguenza le comorbidità di un anziano all’esordio della patologia. Più recentemente sono state prese in considerazione le alternative non farmacologiche; esse non hanno lo svantaggio degli effetti collaterali. L’obbiettivo di questo elaborato è la valutazione della loro efficacia attraverso una revisione della letteratura. Questo studio è stata redatto successivamente ad una consultazione dei motori di ricerca online, da cui sono stati selezionati gli articoli presi in esame. Questi ultimi sono stati scelti innanzitutto perché trial clinici e in secondo luogo sulla base degli interventi approfonditi, tra cui stimolazione cognitiva, esercizio fisico, terapia occupazionale, educazione domiciliare e del caregiver, dieta alimentare. La stimolazione cognitiva è il gold standard ovvero l’intervento per eccellenza; la sua applicazione porta ad un notevole rallentamento del decadimento cognitivo, che altrimenti progredirebbe. L’esercizio fisico e la terapia occupazionale non causano variazioni allo stato cognitivo, ma sono efficaci nel trattamento dei disturbi del comportamento; rendono meno frequenti agitazione ed aggressività, diminuiscono sintomi depressivi ed aumentano la qualità di vita. L’educazione al caregiver e la sua partecipazione nelle sessioni domiciliari porta beneficio ad entrambi; infatti il caregiver conoscendo la patologia, i fattori scatenanti e le strategie alternative per alleviare le alterazioni del comportamento, registra livelli minori di stress e maggiore sicurezza nella cure del proprio parente. Inoltre si nota un rafforzamento del loro rapporto. La dieta alimentare invece non è uno strumento di cura, ma di prevenzione, non solo per le malattie neurodegenerative ma anche per le patologie cardiocircolatorie, caratteristiche dell’età avanzata. È importante adottare una dieta mediterranea, ricca di grassi come olio extra vergine di oliva e frutta secca, che grazie alle sue proprietà antiossidanti, permette un rafforzamento delle funzioni cognitive, soprattutto della memoria. La singola applicazione di questi trattamenti non è sufficiente nella cura della demenza, ma ognuno di essi è efficace nel rallentare il decadimento cognitivo, nell’alleviare i disturbi del comportamento o entrambi. La loro sinergia aumenta l’effetto positivo e benefico dei trattamenti, garantendo una migliora qualità di vita sia dell’anziano affetto da demenza sia del suo caregiver.
Demenza
Non farmacologici
Stato cognitivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76017