Background: le infezioni del LCR correlate all’uso di dispositivi intraventricolari come i drenaggi ventricolari esterni (DVE), sono definite come meningite e ventricolite associate all’assistenza sanitaria e rappresentano una complicanza comune con elevata mortalità e morbilità. La letteratura scientifica evidenzia l’assenza di una definizione universale per questa condizione. Alcune definizioni sono altamente restrittive e richiedono esami microbiologici, altre sono più liberali e si basano su caratteristiche generali di infiammazione, influenzando quindi i tassi di incidenza della ventricolite. Obiettivo: indagare l’incidenza d’infezione DVE correlata presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, AULSS 3 Serenissima e i fattori di rischio ad essa associati. Materiali e metodi: è stato condotto uno studio epidemiologico di tipo osservazionale retrospettivo, volto a confrontare le evidenze scientifiche provenienti dalla ricerca bibliografica con i dati raccolti presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C) di Neurochirurgia e l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione. Per stabilire l’infezione DVE correlata è stata utilizzata la definizione proposta dall’Infectious Disease Society of America. Risultati: lo studio ha analizzato un campione di 109 pazienti portatori di DVE, di cui 74 eleggibili, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2024. L’incidenza di infezione emersa è del 24,3%. Sono stati identificati diversi fattori di rischio associati allo sviluppo di infezioni correlata a DVE: emocolture positive, durata del ricovero in Terapia Intensiva, durata del cateterismo, frequenza del campionamento e numero di riposizionamenti. Non sono risultate determinanti né la diagnosi primaria né l’utilizzo o meno di cateteri impregnati di antimicrobici. Il 100% dei pazienti con infezione ha presentato come primo segno clinico l’iperpiressia. Analizzando i dati chimico-fisici del liquor, si è osservato un aumento dei globuli bianchi nel 69,01% dei casi, un aumento delle proteine nel 66,2% e ipoglicorrachia nell’8,45%. Conclusione: Dallo studio condotto emerge che l’incidenza di infezione DVE correlata, secondo la definizione proposta dalle linee guida del IDSA è del 24,3%. Inoltre, si è visto, in relazione a quanto riportato dalla letteratura scientifica che la presenza di infezione sistemica, un frequente campionamento del LCR e frequenti riposizionamenti del catetere aumentino la probabilità di sviluppare infezione.
Infezioni post inserimento di derivazione ventricolare esterna: analisi retrospettiva presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre (AULSS 3 - Regione Veneto)
MARTON, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
Background: le infezioni del LCR correlate all’uso di dispositivi intraventricolari come i drenaggi ventricolari esterni (DVE), sono definite come meningite e ventricolite associate all’assistenza sanitaria e rappresentano una complicanza comune con elevata mortalità e morbilità. La letteratura scientifica evidenzia l’assenza di una definizione universale per questa condizione. Alcune definizioni sono altamente restrittive e richiedono esami microbiologici, altre sono più liberali e si basano su caratteristiche generali di infiammazione, influenzando quindi i tassi di incidenza della ventricolite. Obiettivo: indagare l’incidenza d’infezione DVE correlata presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, AULSS 3 Serenissima e i fattori di rischio ad essa associati. Materiali e metodi: è stato condotto uno studio epidemiologico di tipo osservazionale retrospettivo, volto a confrontare le evidenze scientifiche provenienti dalla ricerca bibliografica con i dati raccolti presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C) di Neurochirurgia e l’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione. Per stabilire l’infezione DVE correlata è stata utilizzata la definizione proposta dall’Infectious Disease Society of America. Risultati: lo studio ha analizzato un campione di 109 pazienti portatori di DVE, di cui 74 eleggibili, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2024. L’incidenza di infezione emersa è del 24,3%. Sono stati identificati diversi fattori di rischio associati allo sviluppo di infezioni correlata a DVE: emocolture positive, durata del ricovero in Terapia Intensiva, durata del cateterismo, frequenza del campionamento e numero di riposizionamenti. Non sono risultate determinanti né la diagnosi primaria né l’utilizzo o meno di cateteri impregnati di antimicrobici. Il 100% dei pazienti con infezione ha presentato come primo segno clinico l’iperpiressia. Analizzando i dati chimico-fisici del liquor, si è osservato un aumento dei globuli bianchi nel 69,01% dei casi, un aumento delle proteine nel 66,2% e ipoglicorrachia nell’8,45%. Conclusione: Dallo studio condotto emerge che l’incidenza di infezione DVE correlata, secondo la definizione proposta dalle linee guida del IDSA è del 24,3%. Inoltre, si è visto, in relazione a quanto riportato dalla letteratura scientifica che la presenza di infezione sistemica, un frequente campionamento del LCR e frequenti riposizionamenti del catetere aumentino la probabilità di sviluppare infezione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76023