Il DOLORE IN AMBITO PEDIATRICO: TRATTAMENTO E GESTIONE DEL DOLORE NEL PAZIENTE PEDIATRICO OSPEDALIZZATO

Il dolore è definito come un' esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno tissutale effettivo o potenziale. Le precedenti esperienze e la gestione del dolore, anche fin dalle primissime fasi della vita, alterano le risposte e il comportamento verso ulteriori esperienze ed eventi “dolorosi”. Sfortunatamente, anche quando il dolore è evidente, i bambini spesso ricevono un trattamento inadeguato per il dolore e le procedure dolorose. Il neonato e il bambino in condizioni critiche sono particolarmente vulnerabili ai sotto-trattamenti. L’ obiettivo di questa tesi è quello di confrontare articoli scientifici riguardanti il riconoscimento, la valutazione e la gestione del dolore nel paziente pediatrico, individuare, per poi poter effettuare, interventi infermieristici idonei, allo scopo di ridurne severità, incidenza e aumentare il benessere e la qualità di vita del bambino, insieme a quello della sua famiglia. Per la stesura di questa tesi è stata condotta una ricerca consultando linee guida, siti web di interesse infermieristico, le banche dati PUBMED e GOOGLE SCHOLAR applicando precisi criteri di selezione. La ricerca in letteratura ha permesso di individuare molti studi riguardanti la gestione e la valutazione del dolore pediatrico, i risultati emersi dall’analisi dimostrano come questa problematica abbia acquisito un’importanza sempre più rilevante e che la figura dell’infermiere in tutto ciò riveste un ruolo centrale perché assiste il piccolo paziente 24 ore su 24. Dalle evidenze prese in esame per la seguente revisione si evince che strumenti adeguati e del personale preparato siano necessari per garantire una corretta identificazione e gestione delle diverse componenti del fenomeno del dolore, che rappresenta un evento complesso, non dipendente esclusivamente dall’entità del danno tissutale o dalla disfunzione organica, ma influenzato da una vasta gamma di fattori, quali il significato che il bambino attribuisce alla situazione, lo stato d’animo, la storia precedente dell’esperienza di dolore ed il contesto ambientale. Per questi motivi sarebbe preferibile una maggiore sensibilizzazione del personale sanitario nei confronti della problematica poiché a volte la formazione non risulta sempre essere sufficiente.