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Abstract Background: L’ADHD, o disturbo da deficit di attenzione con iperattività, rappresenta una forma di neurodivergenza estremamente complessa, che ha costretto il campo della salute mentale a ripensare in termini nuovi le strategie d’intervento e di supporto per le persone che ne sono affette. Questa condizione, caratterizzata da disattenzione costante, difficoltà nell’autoregolazione (cognitiva e comportamentale) e da una propensione all'iperattività, è altamente problematica ed eterogenea, e di conseguenza gli approcci terapeutici tradizionali spesso si rivelano insufficienti per affrontare appieno ed efficacemente le specifiche esigenze di chi vive con l’ADHD. Da qui la necessità di sviluppare metodologie di intervento personalizzate in linea con le differenze individuali e il contesto esistenziale e di vita delle persone colpite. In questo scenario, l’infermiere svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza a questa popolazione, grazie alla sua preparazione professionale ed esperienza, contribuendo in modo significativo a migliorarne la qualità della vita e il benessere complessivo. Obbiettivo: La ricerca mira ad esplorare, nella letteratura internazionale, i diversi trattamenti farmacologici e non farmacologici (multimodali) per trattare l’ADHD nell’adulto, identificando le strategie più adeguate per l’assistenza infermieristica. Materiali e metodi: La ricerca e’ stata effettuata attraverso i seguenti database: PubMed, Scopus Elsevier, TripMedical Database. Dalla combinazione delle parole chiave con gli operatori booleani sono stati ricavati in totale 598 articoli e, dalla selezione effettuata, sono stati considerati dodici articoli maggiormente pertinenti nel dare risposta ai quesiti di ricerca. Risultati: Gli studi analizzati sottolineano l'importanza di un approccio integrato nella cura del paziente adulto con ADHD, che unisce trattamenti farmacologici e interventi psicosociali. Interventi come Psicoeducazione, Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), Mindfulness Therapy, Terapia Meta-Cognitiva (TMC) e Coaching, si sono dimostrati efficaci nel migliorare i sintomi core del disturbo e le comorbilità associate, come ad esempio ansia e depressione. Tuttavia, l'eterogeneità della condizione ADHD, rende difficile definire un modello terapeutico universale applicabile a tutti. Circa le opzioni farmacologiche, suddivise in stimolanti e non stimolanti, il metilfenidato rappresenta uno dei farmaci più sicuri ed efficaci per il trattamento dell’ADHD, benché sia fondamentale personalizzare le cure e tenere conto degli effetti a lungo termine, specie dopo il termine della terapia. Approcci terapeutici come la terapia dialettico-comportamentale e la terapia cognitivo-comportamentale mostrano promettenti risultati nella gestione dei sintomi, sebbene spesso richiedano un periodo prolungato per affrontare adeguatamente la regolazione emotiva. Infine il coaching, effettuato da infermieri, emerge come una risorsa preziosa, poiché aiuta i pazienti a diventare più consapevoli e a gestire meglio i propri sintomi, favorendo un benessere generale duraturo. Conclusioni: Gli interventi infermieristici, possono migliorare significativamente la qualità della vita nei pazienti adulti colpiti da ADHD, attraverso strategie come educazione, supporto emotivo, gestione dei sintomi e tecniche di coping (Coaching).Da sottolineare l’importanza fondamentale, nella cura di questa popolazione, di un approccio personalizzato, poiché i diversi trattamenti farmacologici e non farmacologici hanno effetti variabili. Quindi, è essenziale adattare l'intervento alle caratteristiche uniche di ciascun paziente per promuovere il loro benessere e autodeterminazione. Keyword: Adhd, Adults with adhd, multimodal adhd interventions, adhd therapy, adhd treatments, drugs for patients with adhd, adhd and CBT.

ADHD NELL’ADULTO: STRATEGIE MULTIMODALI E INTERVENTI INFERMIERISTICI PER UNA GESTIONE ASSISTENZIALE EFFICACE

MUNARON, FRANCO
2023/2024

Abstract

x
2023
ADHD IN ADULTS: MULTIMODAL STRATEGIES AND NURSING INTERVENTIONS FOR EFFECTIVE CARE MANAGEMENT
Abstract Background: L’ADHD, o disturbo da deficit di attenzione con iperattività, rappresenta una forma di neurodivergenza estremamente complessa, che ha costretto il campo della salute mentale a ripensare in termini nuovi le strategie d’intervento e di supporto per le persone che ne sono affette. Questa condizione, caratterizzata da disattenzione costante, difficoltà nell’autoregolazione (cognitiva e comportamentale) e da una propensione all'iperattività, è altamente problematica ed eterogenea, e di conseguenza gli approcci terapeutici tradizionali spesso si rivelano insufficienti per affrontare appieno ed efficacemente le specifiche esigenze di chi vive con l’ADHD. Da qui la necessità di sviluppare metodologie di intervento personalizzate in linea con le differenze individuali e il contesto esistenziale e di vita delle persone colpite. In questo scenario, l’infermiere svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza a questa popolazione, grazie alla sua preparazione professionale ed esperienza, contribuendo in modo significativo a migliorarne la qualità della vita e il benessere complessivo. Obbiettivo: La ricerca mira ad esplorare, nella letteratura internazionale, i diversi trattamenti farmacologici e non farmacologici (multimodali) per trattare l’ADHD nell’adulto, identificando le strategie più adeguate per l’assistenza infermieristica. Materiali e metodi: La ricerca e’ stata effettuata attraverso i seguenti database: PubMed, Scopus Elsevier, TripMedical Database. Dalla combinazione delle parole chiave con gli operatori booleani sono stati ricavati in totale 598 articoli e, dalla selezione effettuata, sono stati considerati dodici articoli maggiormente pertinenti nel dare risposta ai quesiti di ricerca. Risultati: Gli studi analizzati sottolineano l'importanza di un approccio integrato nella cura del paziente adulto con ADHD, che unisce trattamenti farmacologici e interventi psicosociali. Interventi come Psicoeducazione, Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT), Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), Mindfulness Therapy, Terapia Meta-Cognitiva (TMC) e Coaching, si sono dimostrati efficaci nel migliorare i sintomi core del disturbo e le comorbilità associate, come ad esempio ansia e depressione. Tuttavia, l'eterogeneità della condizione ADHD, rende difficile definire un modello terapeutico universale applicabile a tutti. Circa le opzioni farmacologiche, suddivise in stimolanti e non stimolanti, il metilfenidato rappresenta uno dei farmaci più sicuri ed efficaci per il trattamento dell’ADHD, benché sia fondamentale personalizzare le cure e tenere conto degli effetti a lungo termine, specie dopo il termine della terapia. Approcci terapeutici come la terapia dialettico-comportamentale e la terapia cognitivo-comportamentale mostrano promettenti risultati nella gestione dei sintomi, sebbene spesso richiedano un periodo prolungato per affrontare adeguatamente la regolazione emotiva. Infine il coaching, effettuato da infermieri, emerge come una risorsa preziosa, poiché aiuta i pazienti a diventare più consapevoli e a gestire meglio i propri sintomi, favorendo un benessere generale duraturo. Conclusioni: Gli interventi infermieristici, possono migliorare significativamente la qualità della vita nei pazienti adulti colpiti da ADHD, attraverso strategie come educazione, supporto emotivo, gestione dei sintomi e tecniche di coping (Coaching).Da sottolineare l’importanza fondamentale, nella cura di questa popolazione, di un approccio personalizzato, poiché i diversi trattamenti farmacologici e non farmacologici hanno effetti variabili. Quindi, è essenziale adattare l'intervento alle caratteristiche uniche di ciascun paziente per promuovere il loro benessere e autodeterminazione. Keyword: Adhd, Adults with adhd, multimodal adhd interventions, adhd therapy, adhd treatments, drugs for patients with adhd, adhd and CBT.
ADHD ADULT
MULTIMODALE
NURSING
INTERVENTI
BENESSERE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76039