PROBLEMA: Negli Stati Uniti gli infermieri godono di un notevole livello di autonomia. In particolare, gli "Advanced Practice Registered Nurses" (APRNs) hanno la capacità di diagnosticare e trattare pazienti, prescrivere farmaci e svolgere molte delle funzioni tipicamente riservate ai medici. Questa autonomia deriva da un sistema che riconosce il valore dell'istruzione avanzata e dell'esperienza clinica degli infermieri. In Italia invece, il ruolo degli infermieri è fondamentale, ma spesso limitato da un sistema che vede i medici come principali responsabili delle decisioni cliniche. SCOPO: l’obiettivo di questo studio è quello di identificare la diversità del ruolo dell’infermiere che opera nelle cure palliative pediatriche in Italia e negli Stati Uniti. Questo studio vuole anche mettere in luce dei cambiamenti auspicabili per un futuro della professione infermieristica nel nostro Paese. CAMPIONE: infermieri coinvolti nell’erogazione delle cure palliative pediatriche in Italia e negli Stati Uniti. METODI E STRUMENTI: per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati, scelti ed analizzati in modo critico gli articoli nel quale fosse possibile individuare i diversi ruoli che l’infermiere ricopre durante l’erogazione delle cure palliative in ambito pediatrico. Sono stati consultati database elettronici quali PubMed, Google Scholar, cochrane library. Per le ricerche sono state utilizzate key words con aiuto di operatori boleani. Gli articoli inclusi nel lavoro sono quattro, coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: dagli studi analizzati si è visto che in Italia, l’infermiere che opera all’interno delle cure palliative pediatriche deve avere conoscenze estese in tutto ciò che riguarda l’erogazione dell’assistenza. Deve conoscere il quadro patologico, di modo da identificare l’accessibilità dei pazienti alle cure palliative e individuare i bisogni; deve conoscere cause e gestione dei sintomi; deve conoscere le giuste tecniche di relazione e comunicazione per poter valutare il bambino secondo una visione olistica e non rapportata solamente alla malattia; deve avere le conoscenze per formare i colleghi della Rete di Cure Palliative Pediatriche e deve conoscere i metodi di ricerca per poter applicare nella pratica clinica ciò che viene studiato. Nonostante la grande quantità di conoscenze però, la pratica infermieristica sembra essere limitata dalla scarsità di potere decisionale. Ciò che manca in Italia, è invece presente negli Stati Uniti da molti anni. Il sistema di istruzione permette di formare figure infermieristiche con competenze avanzate. Di conseguenza, l’elevata conoscenza teorica porta alla possibilità di acquisire competenze, come la possibilità di prescrivere terapia farmacologica o richiedere/interpretare test diagnostici, che permettono all’infermiere di possedere un grado di autonomia tale da gestire l’assistenza senza la consultazione di altre figure. Dagli studi statunitensi analizzati si è poi vista anche l’importanza che questa figura infermieristica con competenze avanzate può avere nel cambiamento dei servizi e della qualità di assistenza per il futuro. CONCLUSIONI: tutti gli articoli hanno mostrato il ruolo fondamentale che la figura infermieristica svolge nell’erogazione delle cure palliative pediatriche. L’infermiere è la figura principale che si trova ad assistere il bambino e la famiglia, di conseguenza, oltre a garantire la miglior qualità possibile nell’erogazione delle cure, è anche una figura essenziale per il supporto psicosociale dell’intero nucleo familiare. Negli Stati Uniti l’importanza dell’infermiere è visibile dall’acquisizione di competenze avanzate che lo rendono autonomo anche all’interno del team interdisciplinare. In Italia, questa autonomia si può solo auspicare per un futuro.
La figura infermieristica nelle cure palliative pediatriche: la realtà negli Stati Uniti e un possibile futuro in Italia
PELLINO, IRENE
2023/2024
Abstract
PROBLEMA: Negli Stati Uniti gli infermieri godono di un notevole livello di autonomia. In particolare, gli "Advanced Practice Registered Nurses" (APRNs) hanno la capacità di diagnosticare e trattare pazienti, prescrivere farmaci e svolgere molte delle funzioni tipicamente riservate ai medici. Questa autonomia deriva da un sistema che riconosce il valore dell'istruzione avanzata e dell'esperienza clinica degli infermieri. In Italia invece, il ruolo degli infermieri è fondamentale, ma spesso limitato da un sistema che vede i medici come principali responsabili delle decisioni cliniche. SCOPO: l’obiettivo di questo studio è quello di identificare la diversità del ruolo dell’infermiere che opera nelle cure palliative pediatriche in Italia e negli Stati Uniti. Questo studio vuole anche mettere in luce dei cambiamenti auspicabili per un futuro della professione infermieristica nel nostro Paese. CAMPIONE: infermieri coinvolti nell’erogazione delle cure palliative pediatriche in Italia e negli Stati Uniti. METODI E STRUMENTI: per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati, scelti ed analizzati in modo critico gli articoli nel quale fosse possibile individuare i diversi ruoli che l’infermiere ricopre durante l’erogazione delle cure palliative in ambito pediatrico. Sono stati consultati database elettronici quali PubMed, Google Scholar, cochrane library. Per le ricerche sono state utilizzate key words con aiuto di operatori boleani. Gli articoli inclusi nel lavoro sono quattro, coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: dagli studi analizzati si è visto che in Italia, l’infermiere che opera all’interno delle cure palliative pediatriche deve avere conoscenze estese in tutto ciò che riguarda l’erogazione dell’assistenza. Deve conoscere il quadro patologico, di modo da identificare l’accessibilità dei pazienti alle cure palliative e individuare i bisogni; deve conoscere cause e gestione dei sintomi; deve conoscere le giuste tecniche di relazione e comunicazione per poter valutare il bambino secondo una visione olistica e non rapportata solamente alla malattia; deve avere le conoscenze per formare i colleghi della Rete di Cure Palliative Pediatriche e deve conoscere i metodi di ricerca per poter applicare nella pratica clinica ciò che viene studiato. Nonostante la grande quantità di conoscenze però, la pratica infermieristica sembra essere limitata dalla scarsità di potere decisionale. Ciò che manca in Italia, è invece presente negli Stati Uniti da molti anni. Il sistema di istruzione permette di formare figure infermieristiche con competenze avanzate. Di conseguenza, l’elevata conoscenza teorica porta alla possibilità di acquisire competenze, come la possibilità di prescrivere terapia farmacologica o richiedere/interpretare test diagnostici, che permettono all’infermiere di possedere un grado di autonomia tale da gestire l’assistenza senza la consultazione di altre figure. Dagli studi statunitensi analizzati si è poi vista anche l’importanza che questa figura infermieristica con competenze avanzate può avere nel cambiamento dei servizi e della qualità di assistenza per il futuro. CONCLUSIONI: tutti gli articoli hanno mostrato il ruolo fondamentale che la figura infermieristica svolge nell’erogazione delle cure palliative pediatriche. L’infermiere è la figura principale che si trova ad assistere il bambino e la famiglia, di conseguenza, oltre a garantire la miglior qualità possibile nell’erogazione delle cure, è anche una figura essenziale per il supporto psicosociale dell’intero nucleo familiare. Negli Stati Uniti l’importanza dell’infermiere è visibile dall’acquisizione di competenze avanzate che lo rendono autonomo anche all’interno del team interdisciplinare. In Italia, questa autonomia si può solo auspicare per un futuro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76055