PROBLEMA: Lavorare a turni rappresenta uno dei fattori di rischio fisiologicamente in conflitto con il normale ritmo sonno-veglia, ma in alcuni contesti, come quello sanitario, non si può non lavorare a turni: lo Shift Work Disorder (SWD) è un disturbo del sonno circadiano, risultato del tentativo di adattamento dell’organismo ad un costante e ripetuto disallineamento del ritmo circadiano, dovuto ad orari di lavoro irregolari (turni, lavoro notturno, reperibilità) (Saiani et al., 2010). Un’indagine sugli infermieri turnisti ha analizzato la relazione tra il sonno e la performance individuale riscontrando che circa il 69% dei lavoratori presenta una bassa qualità del sonno associata a una compromissione delle capacità cognitive e della performance lavorativa (Kaliyaperumal et al., 2017). In uno studio di Asta e Lo Presti (2022), il 16,8% degli infermieri intervistati ha affermato di aver fatto errori negli ultimi due turni notturni e viene evidenziato come la privazione del sonno (3-5 ore di sonno nelle 24 ore precedenti l'intervista) concorra ad una più alta frequenza di errori. La deprivazione di sonno riduce l’attenzione, la qualità di vita, aumenta i tassi di assenteismo con riduzione della produttività e incidenti sul lavoro, a casa o alla guida (Chokroverty et al., 2010). SCOPO: Lo scopo di questa revisione è quello di ricercare nella letteratura strategie per mantenere elevato il livello di attenzione durante il turno notturno e al contempo ridurre il disallineamento circadiano, prevenendo in tal modo l’insorgenza della sindrome del turnista. CAMPIONE: Infermieri turnisti. MATERIALE E METODI: La revisione della letteratura è stata effettuata mediante consultazione dei seguenti database online: PubMed, Cinahl e Google Scholar con restrizione temporale 2014 – 2024. I criteri di selezione utilizzati non hanno previsto restrizioni in merito al disegno di studio. Con l’avvio della ricerca sono stati identificati 123 articoli; seguendo i criteri di inclusione ed esclusione sono stati analizzati 18 studi, di cui ne sono stati esclusi 5. RISULTATI: Tra questi studi selezionati e analizzati, risulta che: • “il sonnellino”, “l’illuminazione architettonica”, “gli occhiali terapeutici”, “il cronotipo”, “la lightbox”, “mascherina per dormire”, “area dedicata al riposo” e il “massaggio aromaterapico” sono efficaci nel ridurre il disallineamento circadiano. • “il sonnellino”, “gli occhiali terapeutici” e “il cronotipo” sono efficaci per mantenere elevato il livello di attenzione durante il turno notturno. • l’educazione all’igiene del sonno, le tecniche di rilassamento e il diario del sonno risultano avere una dubbia efficacia nella riduzione del disallineamento del ritmo circadiano. CONCLUSIONI: La revisione della letteratura evidenzia come alcune strategie possano essere implementate per migliorare la vigilanza e ridurre il disallineamento circadiano tra gli infermieri turnisti; tra queste il "sonnellino", ma la sua implementazione richiede un'attenta pianificazione organizzativa. Inoltre, le strategie come l'educazione all'igiene del sonno le tecniche di rilassamento e il diario del sonno, pur economiche e di facile applicabilità, richiedono ulteriori ricerche per chiarirne l'efficacia. Grazie a questo elaborato di tesi è possibile suggerire ulteriori interventi volti a garantire la qualità dell’assistenza infermieristica notturna, anche divulgati attraverso un programma di sensibilizzazione della problematica indagata.
“Tu ti riposi, io sto sveglio per te”: come l’infermiere convive con il conflitto sonno/veglia nella complessità assistenziale notturna
PUSCEDDU, FEDERICA
2023/2024
Abstract
PROBLEMA: Lavorare a turni rappresenta uno dei fattori di rischio fisiologicamente in conflitto con il normale ritmo sonno-veglia, ma in alcuni contesti, come quello sanitario, non si può non lavorare a turni: lo Shift Work Disorder (SWD) è un disturbo del sonno circadiano, risultato del tentativo di adattamento dell’organismo ad un costante e ripetuto disallineamento del ritmo circadiano, dovuto ad orari di lavoro irregolari (turni, lavoro notturno, reperibilità) (Saiani et al., 2010). Un’indagine sugli infermieri turnisti ha analizzato la relazione tra il sonno e la performance individuale riscontrando che circa il 69% dei lavoratori presenta una bassa qualità del sonno associata a una compromissione delle capacità cognitive e della performance lavorativa (Kaliyaperumal et al., 2017). In uno studio di Asta e Lo Presti (2022), il 16,8% degli infermieri intervistati ha affermato di aver fatto errori negli ultimi due turni notturni e viene evidenziato come la privazione del sonno (3-5 ore di sonno nelle 24 ore precedenti l'intervista) concorra ad una più alta frequenza di errori. La deprivazione di sonno riduce l’attenzione, la qualità di vita, aumenta i tassi di assenteismo con riduzione della produttività e incidenti sul lavoro, a casa o alla guida (Chokroverty et al., 2010). SCOPO: Lo scopo di questa revisione è quello di ricercare nella letteratura strategie per mantenere elevato il livello di attenzione durante il turno notturno e al contempo ridurre il disallineamento circadiano, prevenendo in tal modo l’insorgenza della sindrome del turnista. CAMPIONE: Infermieri turnisti. MATERIALE E METODI: La revisione della letteratura è stata effettuata mediante consultazione dei seguenti database online: PubMed, Cinahl e Google Scholar con restrizione temporale 2014 – 2024. I criteri di selezione utilizzati non hanno previsto restrizioni in merito al disegno di studio. Con l’avvio della ricerca sono stati identificati 123 articoli; seguendo i criteri di inclusione ed esclusione sono stati analizzati 18 studi, di cui ne sono stati esclusi 5. RISULTATI: Tra questi studi selezionati e analizzati, risulta che: • “il sonnellino”, “l’illuminazione architettonica”, “gli occhiali terapeutici”, “il cronotipo”, “la lightbox”, “mascherina per dormire”, “area dedicata al riposo” e il “massaggio aromaterapico” sono efficaci nel ridurre il disallineamento circadiano. • “il sonnellino”, “gli occhiali terapeutici” e “il cronotipo” sono efficaci per mantenere elevato il livello di attenzione durante il turno notturno. • l’educazione all’igiene del sonno, le tecniche di rilassamento e il diario del sonno risultano avere una dubbia efficacia nella riduzione del disallineamento del ritmo circadiano. CONCLUSIONI: La revisione della letteratura evidenzia come alcune strategie possano essere implementate per migliorare la vigilanza e ridurre il disallineamento circadiano tra gli infermieri turnisti; tra queste il "sonnellino", ma la sua implementazione richiede un'attenta pianificazione organizzativa. Inoltre, le strategie come l'educazione all'igiene del sonno le tecniche di rilassamento e il diario del sonno, pur economiche e di facile applicabilità, richiedono ulteriori ricerche per chiarirne l'efficacia. Grazie a questo elaborato di tesi è possibile suggerire ulteriori interventi volti a garantire la qualità dell’assistenza infermieristica notturna, anche divulgati attraverso un programma di sensibilizzazione della problematica indagata.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76069