Le consegne infermieristiche sono un momento fondamentale nel processo assistenziale di ogni paziente e hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la continuità delle cure. Ogni mancanza, incomprensione o errore durante questa fase può avere conseguenze gravi. Dalla letteratura emerge che la scarsa qualità della comunicazione durante le consegne è una delle principali cause di incidenti legati alla sicurezza dei pazienti. Inoltre, pur esistendo diverse modalità di trasmissione delle informazioni, non ne viene imposta una comune per tutti. In generale, quindi, è facile rendere un passaggio di consegne scarsamente efficace, per esempio trasmettendo informazioni futili, a volte senza nemmeno rendersene conto. In questo progetto si è andati ad analizzare l'efficacia e l'efficienza del passaggio di consegne in alcune Unità Operative Complesse (U.O.C.) dell'Azienda Ospedale Università di Padova: in un primo momento valutando il livello di soddisfazione e consapevolezza del campione esaminato (attraverso la somministrazione di un questionario online, creato sulla base della letteratura scientifica), poi osservando, descrivendo e analizzando la gestione delle consegne tra il turno mattutino e quello pomeridiano nelle stesse U.O.C. (tramite la compilazione di una scheda creata nel 2020 da Forde M.F.). Al termine della raccolta dati è stata fatta un'analisi statistica descrittiva, attraverso un sistema informatico: Research Electronic Data Capture (REDCap). Dai dati raccolti sono quindi emerse le principali criticità: il mancato aggiornamento dell'intero staff (che quasi mai è presente durante lo scambio di consegne), i troppi pazienti in carico ad un unico infermiere (che vanno oltre sia la media nazionale che quella europea nel rapporto pazienti:infermiere), le diverse modalità di consegna che non permettono di avere un sistema comune, il fatto che quasi la totalità del campione esaminato non ha mai frequentato un corso di formazione sulle consegne, il tempo a disposizione che risulta insufficiente e il fatto che i contenuti delle consegne spesso sono informazioni non essenziali e causa, o rischio, di errore. Dall’analisi dei dati, nonostante il livello di soddisfazione generale del personale coinvolto sull’attuale modalità di consegne, appare chiaro come ci siano margini di miglioramento per poter aumentare la qualità del processo assistenziale. Ciò sarebbe possibile, ad esempio, organizzando corsi di formazione e utilizzando un metodo standardizzato comune.
La qualità della consegna infermieristica: studio osservazionale in cinque Unità Operative Complesse dell'Azienda Ospedale Università di Padova
SCHIAVON, BEATRICE
2023/2024
Abstract
Le consegne infermieristiche sono un momento fondamentale nel processo assistenziale di ogni paziente e hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la continuità delle cure. Ogni mancanza, incomprensione o errore durante questa fase può avere conseguenze gravi. Dalla letteratura emerge che la scarsa qualità della comunicazione durante le consegne è una delle principali cause di incidenti legati alla sicurezza dei pazienti. Inoltre, pur esistendo diverse modalità di trasmissione delle informazioni, non ne viene imposta una comune per tutti. In generale, quindi, è facile rendere un passaggio di consegne scarsamente efficace, per esempio trasmettendo informazioni futili, a volte senza nemmeno rendersene conto. In questo progetto si è andati ad analizzare l'efficacia e l'efficienza del passaggio di consegne in alcune Unità Operative Complesse (U.O.C.) dell'Azienda Ospedale Università di Padova: in un primo momento valutando il livello di soddisfazione e consapevolezza del campione esaminato (attraverso la somministrazione di un questionario online, creato sulla base della letteratura scientifica), poi osservando, descrivendo e analizzando la gestione delle consegne tra il turno mattutino e quello pomeridiano nelle stesse U.O.C. (tramite la compilazione di una scheda creata nel 2020 da Forde M.F.). Al termine della raccolta dati è stata fatta un'analisi statistica descrittiva, attraverso un sistema informatico: Research Electronic Data Capture (REDCap). Dai dati raccolti sono quindi emerse le principali criticità: il mancato aggiornamento dell'intero staff (che quasi mai è presente durante lo scambio di consegne), i troppi pazienti in carico ad un unico infermiere (che vanno oltre sia la media nazionale che quella europea nel rapporto pazienti:infermiere), le diverse modalità di consegna che non permettono di avere un sistema comune, il fatto che quasi la totalità del campione esaminato non ha mai frequentato un corso di formazione sulle consegne, il tempo a disposizione che risulta insufficiente e il fatto che i contenuti delle consegne spesso sono informazioni non essenziali e causa, o rischio, di errore. Dall’analisi dei dati, nonostante il livello di soddisfazione generale del personale coinvolto sull’attuale modalità di consegne, appare chiaro come ci siano margini di miglioramento per poter aumentare la qualità del processo assistenziale. Ciò sarebbe possibile, ad esempio, organizzando corsi di formazione e utilizzando un metodo standardizzato comune.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76090