Background L'infarto miocardico con elevazione del tratto ST (STEMI) è una delle principali emergenze cardiovascolari che richiede una gestione tempestiva e coordinata per migliorare i risultati clinici e ridurre la mortalità. Questa condizione è caratterizzata da un'ostruzione coronarica completa che causa ischemia e necrosi del miocardio. La gestione infermieristica gioca un ruolo cruciale, dal riconoscimento precoce dei sintomi alla riperfusione miocardica attraverso angioplastica primaria o trombolisi. L'obiettivo di questa ricerca è ottimizzare la gestione infermieristica dello STEMI, riducendo i tempi critici di intervento come il "Door-to-Balloon" (D2B) time, e migliorare gli esiti clinici attraverso un'azione coordinata tra i servizi di emergenza e i centri ospedalieri. Materiali e Metodi La ricerca è stata condotta attraverso una revisione della letteratura utilizzando diverse fonti, tra cui PubMed, il Giornale Italiano di Cardiologia, la European Heart of Cardiology e l'American Heart Association. Sono stati analizzati 350 articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, selezionando 29 studi rilevanti per l'ottimizzazione della gestione infermieristica dello STEMI. Le parole chiave utilizzate per la ricerca includevano termini come "Myocardial Infarction", "Door to ECG", "Door to Balloon", "PTCA", e "Thrombolytic therapy", combinate con operatori booleani "AND" e "OR". Inoltre, sono stati consultati report epidemiologici regionali e nazionali, con particolare attenzione al modello organizzativo Hub & Spoke implementato nella Regione Veneto. Risultati I risultati della ricerca evidenziano che la mortalità nei pazienti trattati entro 120 minuti dall'inizio dei sintomi è significativamente ridotta. L'infermiere svolge un ruolo fondamentale nel migliorare i processi decisionali preospedalieri e ridurre i tempi di trasporto e di intervento in ospedale. L'ambulanza rappresenta un punto cruciale nella riduzione del tempo D2B, poiché la trasmissione dell'elettrocardiogramma (ECG) a 12 derivazioni all'ospedale consente una diagnosi precoce e la preparazione della sala di emodinamica. Tuttavia, il tempo D2B risulta ancora superiore fuori dall'orario lavorativo, con una differenza media di 61 minuti durante il normale orario e 99 minuti fuori orario. I ritardi nel servizio di emergenza medica e la mancanza di protocolli standardizzati rappresentano ancora barriere significative alla riduzione del D2B time. Conclusioni Per migliorare gli esiti clinici dei pazienti affetti da STEMI, è necessario investire nella formazione del personale infermieristico e nell'educazione della popolazione sui sintomi dell'infarto. La gestione integrata tra fase preospedaliera e ospedaliera, supportata da protocolli chiari e risorse adeguate, è cruciale per ridurre i tempi di intervento. Implementare sistemi di trasmissione preospedaliera dell'ECG e protocolli per l'attivazione rapida del team di emodinamica può salvare vite e migliorare significativamente la qualità della cura. L'adozione del modello infermieristico strutturato si dimostra efficace per garantire una gestione tempestiva e coordinata dello STEMI, contribuendo a una riduzione della mortalità e delle complicanze post-infartuali.
L’ OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE INFERMIERISTICA DELL’EMERGENZA STEMI: APPROCCI INTEGRATI E MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI CLINICI
TAGLIAPIETRA, JASMINE
2023/2024
Abstract
Background L'infarto miocardico con elevazione del tratto ST (STEMI) è una delle principali emergenze cardiovascolari che richiede una gestione tempestiva e coordinata per migliorare i risultati clinici e ridurre la mortalità. Questa condizione è caratterizzata da un'ostruzione coronarica completa che causa ischemia e necrosi del miocardio. La gestione infermieristica gioca un ruolo cruciale, dal riconoscimento precoce dei sintomi alla riperfusione miocardica attraverso angioplastica primaria o trombolisi. L'obiettivo di questa ricerca è ottimizzare la gestione infermieristica dello STEMI, riducendo i tempi critici di intervento come il "Door-to-Balloon" (D2B) time, e migliorare gli esiti clinici attraverso un'azione coordinata tra i servizi di emergenza e i centri ospedalieri. Materiali e Metodi La ricerca è stata condotta attraverso una revisione della letteratura utilizzando diverse fonti, tra cui PubMed, il Giornale Italiano di Cardiologia, la European Heart of Cardiology e l'American Heart Association. Sono stati analizzati 350 articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, selezionando 29 studi rilevanti per l'ottimizzazione della gestione infermieristica dello STEMI. Le parole chiave utilizzate per la ricerca includevano termini come "Myocardial Infarction", "Door to ECG", "Door to Balloon", "PTCA", e "Thrombolytic therapy", combinate con operatori booleani "AND" e "OR". Inoltre, sono stati consultati report epidemiologici regionali e nazionali, con particolare attenzione al modello organizzativo Hub & Spoke implementato nella Regione Veneto. Risultati I risultati della ricerca evidenziano che la mortalità nei pazienti trattati entro 120 minuti dall'inizio dei sintomi è significativamente ridotta. L'infermiere svolge un ruolo fondamentale nel migliorare i processi decisionali preospedalieri e ridurre i tempi di trasporto e di intervento in ospedale. L'ambulanza rappresenta un punto cruciale nella riduzione del tempo D2B, poiché la trasmissione dell'elettrocardiogramma (ECG) a 12 derivazioni all'ospedale consente una diagnosi precoce e la preparazione della sala di emodinamica. Tuttavia, il tempo D2B risulta ancora superiore fuori dall'orario lavorativo, con una differenza media di 61 minuti durante il normale orario e 99 minuti fuori orario. I ritardi nel servizio di emergenza medica e la mancanza di protocolli standardizzati rappresentano ancora barriere significative alla riduzione del D2B time. Conclusioni Per migliorare gli esiti clinici dei pazienti affetti da STEMI, è necessario investire nella formazione del personale infermieristico e nell'educazione della popolazione sui sintomi dell'infarto. La gestione integrata tra fase preospedaliera e ospedaliera, supportata da protocolli chiari e risorse adeguate, è cruciale per ridurre i tempi di intervento. Implementare sistemi di trasmissione preospedaliera dell'ECG e protocolli per l'attivazione rapida del team di emodinamica può salvare vite e migliorare significativamente la qualità della cura. L'adozione del modello infermieristico strutturato si dimostra efficace per garantire una gestione tempestiva e coordinata dello STEMI, contribuendo a una riduzione della mortalità e delle complicanze post-infartuali.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76103