La schisi, nota anche come labio e/o palato schisi, è una condizione congenita che colpisce la struttura facciale del neonato e presenta sfide significative sia per il paziente che per i caregiver. Questa malformazione comporta la mancata chiusura o una chiusura incompleta di due tessuti embrionali. Labio e/o palatoschisi possono essere diagnosticati a partire dalla dodicesima settimana gestazionale, ma in alcune circostanze la malformazione viene comunicata ai genitori solo alla nascita del neonato. Entro il primo anno di vita, il paziente viene sottoposto ad un’operazione chirurgica per la riparazione del labbro e/o del palato. Tuttavia, nell’attesa dell’intervento, i caregiver potrebbero dover affrontare diverse difficoltà, dovute sia alla componente funzionale della malformazione, come allattare il bambino al seno, sia alla componente estetica, come le reazioni emotive proprie e altrui all’aspetto esteriore deformato del bambino. Questa revisione della letteratura vuole analizzare e confrontare i diversi approcci che può attuare l’infermiere nei confronti del paziente e dei caregiver; e dei diversi dispositivi medici utilizzati per garantire un’adeguata alimentazione. Nella prima parte dell'analisi, viene descritta la classificazione della schisi e le sue implicazioni anatomiche, con particolare attenzione ai diversi tipi di intervento chirurgico e alle tempistiche ottimali per l'intervento. Successivamente, viene esplorato il ruolo della riabilitazione logopedica e delle terapie comportamentali per il miglioramento delle capacità comunicative e del benessere psicologico dei bambini. Infine, sono stati messi a confronto i diversi dispositivi utilizzati in sostegno all’alimentazione, e il ruolo che l’infermiere ricopre nell’educazione al corretto utilizzo di essi da parte dei caregivers.
L’alimentazione nel neonato con labiopalatoschisi: una revisione di letteratura
VERONESE, GIADA
2023/2024
Abstract
La schisi, nota anche come labio e/o palato schisi, è una condizione congenita che colpisce la struttura facciale del neonato e presenta sfide significative sia per il paziente che per i caregiver. Questa malformazione comporta la mancata chiusura o una chiusura incompleta di due tessuti embrionali. Labio e/o palatoschisi possono essere diagnosticati a partire dalla dodicesima settimana gestazionale, ma in alcune circostanze la malformazione viene comunicata ai genitori solo alla nascita del neonato. Entro il primo anno di vita, il paziente viene sottoposto ad un’operazione chirurgica per la riparazione del labbro e/o del palato. Tuttavia, nell’attesa dell’intervento, i caregiver potrebbero dover affrontare diverse difficoltà, dovute sia alla componente funzionale della malformazione, come allattare il bambino al seno, sia alla componente estetica, come le reazioni emotive proprie e altrui all’aspetto esteriore deformato del bambino. Questa revisione della letteratura vuole analizzare e confrontare i diversi approcci che può attuare l’infermiere nei confronti del paziente e dei caregiver; e dei diversi dispositivi medici utilizzati per garantire un’adeguata alimentazione. Nella prima parte dell'analisi, viene descritta la classificazione della schisi e le sue implicazioni anatomiche, con particolare attenzione ai diversi tipi di intervento chirurgico e alle tempistiche ottimali per l'intervento. Successivamente, viene esplorato il ruolo della riabilitazione logopedica e delle terapie comportamentali per il miglioramento delle capacità comunicative e del benessere psicologico dei bambini. Infine, sono stati messi a confronto i diversi dispositivi utilizzati in sostegno all’alimentazione, e il ruolo che l’infermiere ricopre nell’educazione al corretto utilizzo di essi da parte dei caregivers.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76130