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Introduzione L’accesso venoso è necessario per molti pazienti che richiedono prestazioni sanitarie in regime di emergenza o programmato. Per una parte della popolazione reperire un acceso venoso periferico risulta molto difficile e doloroso. L’ecografo rende questa procedura più semplice, aiutando i professionisti sanitari a reperire un accesso sicuro e duraturo nel tempo. Obiettivo Questa revisione vuole indagare la letteratura sull’uso dell’ecografo per reperire accessi venosi in pazienti adulti con patrimonio venoso difficile. Materiali e metodi La ricerca bibliografica è stata condotta nel periodo da aprile a settembre 2024, insieme ad un tirocinio dal 30/08 al 13/10 nell’ambulatorio del PICC Team situato nel reparto di Chirurgia oncologica dello IOV. La ricerca degli articoli è stata condotta nella banca dati di Pubmed. Per ottenere risultati pertinenti al tema, sono stati utilizzate le parole chiave insieme agli operatori booleani AND e OR. Risultati Dalla revisione degli articoli è emersa la superiorità dell’ecografo rispetto alle tecniche standard e che l’utilizzo dei cateteri ultralunghi risulta essere la scelta più sicura per il paziente. Conclusioni L’analisi effettuata ha evidenziato l'importanza crescente dell'ecografia, avendo un approccio meno invasivo per i pazienti e migliorando la precisione e la sicurezza delle procedure, diminuendo le complicanze e il numero di tentativi. Parole chiave “Ultrasound” , “Difficult vascular access” , “Peripheral” , “Efficacy”
Uso infermieristico dell'ecografo per l'accesso venoso "difficile". Evoluzione tecnologica, pratica clinica e il ruolo del PICC team.
ZAMINATO, GIORGIA
2023/2024
Abstract
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76137