L'inquinamento indoor è un problema di salute pubblica di crescente importanza. Le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo in ambienti chiusi, quali la casa, gli ambienti di lavoro, la scuola e i luoghi pubblici. Questi ambienti possono essere contaminati da una varietà di inquinanti, che possono avere un impatto negativo sul benessere e sulla salute delle persone che vi soggiornano. Una cattiva qualità dell’aria, aggravata dalla presenza di specifici inquinanti indoor, può causare problemi respiratori, come asma, bronchite e polmonite, oltre che problemi cardiovascolari, neurologici e riproduttivi. Nei bambini, inoltre, può compromettere lo sviluppo fisico e cognitivo. La ventilazione è uno dei modi più efficaci per ridurre l'inquinamento indoor e ripristinare un adeguato profilo microclimatico. Aprendo le finestre o utilizzando un sistema di ventilazione meccanica, si assicura un ricambio d’aria e la diluizione dei contaminanti indoor. L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) stima, oggi, che il 23% delle morti nel mondo siano attribuibili a fattori ambientali, quali, in particolare, l’aumentata esposizione a inquinanti tipicamente ambientali e ai processi di urbanizzazione, soprattutto nei Paesi industrializzati. Infatti, oltre il 90% dei soggetti residenti in aree urbane risulta esposto a livelli di inquinanti eccedenti rispetto a quelli indicati dalle linee guida dell’OMS del 2005. In Italia il DPCM del 26 luglio 2022 ha introdotto nuove linee guida per la qualità dell’aria nelle scuole, queste linee guida prevedono un’istallazione di dispositivi mobili di purificazione dell’aria e l’adozione di misure per migliorare la ventilazione naturale. Anche l’OMS nel 2000 ha riconosciuto come diritto fondamentale quello di respirare aria pulita e nel 2003, la Commissione europea ha adottato la strategia ambiente e salute che ha come obiettivo la riduzione degli inquinanti dell’aria interna ed esterna. Nel 2014, l’Italia ha preso parte ad un nuovo progetto multicentrico sostenuto dall’Unione Europea (SINPHONIE) teso a migliorare la qualità dell’aria nelle scuole materne e primarie. È importante affrontare questo argomento nelle scuole dal momento che esse rappresentano un luogo di vita e di lavoro, con l’occupazione e la permanenza negli spazi chiusi da parte di soggetti suscettibili, per età e ore trascorse. Risulta necessaria, conseguentemente, una rilevazione delle conoscenze e della percezione sull’esposizione ad una cattiva qualità dell’aria indoor, rispetto ad eventuali allergeni e inquinanti responsabili di infiammazioni delle vie aeree e insorgenza di attacchi d’asma o scatenanti una sintomatologia allergica acuta.

Qualità dell'aria indoor ed effetti sulla salute: indagine su conoscenze e percezione del rischio nell'ambiente scolastico

MAZZERO, VANIA
2023/2024

Abstract

L'inquinamento indoor è un problema di salute pubblica di crescente importanza. Le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo in ambienti chiusi, quali la casa, gli ambienti di lavoro, la scuola e i luoghi pubblici. Questi ambienti possono essere contaminati da una varietà di inquinanti, che possono avere un impatto negativo sul benessere e sulla salute delle persone che vi soggiornano. Una cattiva qualità dell’aria, aggravata dalla presenza di specifici inquinanti indoor, può causare problemi respiratori, come asma, bronchite e polmonite, oltre che problemi cardiovascolari, neurologici e riproduttivi. Nei bambini, inoltre, può compromettere lo sviluppo fisico e cognitivo. La ventilazione è uno dei modi più efficaci per ridurre l'inquinamento indoor e ripristinare un adeguato profilo microclimatico. Aprendo le finestre o utilizzando un sistema di ventilazione meccanica, si assicura un ricambio d’aria e la diluizione dei contaminanti indoor. L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) stima, oggi, che il 23% delle morti nel mondo siano attribuibili a fattori ambientali, quali, in particolare, l’aumentata esposizione a inquinanti tipicamente ambientali e ai processi di urbanizzazione, soprattutto nei Paesi industrializzati. Infatti, oltre il 90% dei soggetti residenti in aree urbane risulta esposto a livelli di inquinanti eccedenti rispetto a quelli indicati dalle linee guida dell’OMS del 2005. In Italia il DPCM del 26 luglio 2022 ha introdotto nuove linee guida per la qualità dell’aria nelle scuole, queste linee guida prevedono un’istallazione di dispositivi mobili di purificazione dell’aria e l’adozione di misure per migliorare la ventilazione naturale. Anche l’OMS nel 2000 ha riconosciuto come diritto fondamentale quello di respirare aria pulita e nel 2003, la Commissione europea ha adottato la strategia ambiente e salute che ha come obiettivo la riduzione degli inquinanti dell’aria interna ed esterna. Nel 2014, l’Italia ha preso parte ad un nuovo progetto multicentrico sostenuto dall’Unione Europea (SINPHONIE) teso a migliorare la qualità dell’aria nelle scuole materne e primarie. È importante affrontare questo argomento nelle scuole dal momento che esse rappresentano un luogo di vita e di lavoro, con l’occupazione e la permanenza negli spazi chiusi da parte di soggetti suscettibili, per età e ore trascorse. Risulta necessaria, conseguentemente, una rilevazione delle conoscenze e della percezione sull’esposizione ad una cattiva qualità dell’aria indoor, rispetto ad eventuali allergeni e inquinanti responsabili di infiammazioni delle vie aeree e insorgenza di attacchi d’asma o scatenanti una sintomatologia allergica acuta.
2023
Quality indoor air and health effects: survey on knowledge and risk perception in the school environment
aria indoor
effetti sulla salute
ambiente scolastico
conoscenze
percezione
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
MAZZERO_VANIA.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.28 MB
Formato Adobe PDF
1.28 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76204