Background teorico L’emiparesi è una forma di Paralisi Cerebrale Infantile, causata da un danno cerebrale avvenuto in epoca pre-, peri- o post- natale. La compromissione che ne deriva è di natura motoria e sensoriale e si manifesta nell’emilato controlaterale rispetto all’emisfero cerebrale danneggiato. Secondo le Linee Guida per le PCI, un metodo di trattamento per migliorare il funzionamento dell’arto superiore emiplegico è l’Action Observation Therapy (AOT), la quale prevede l’osservazione di azioni compiute da un modello e la successiva riproduzione. Il processo di imitazione è alla base dell’AOT e prevede l’attivazione del circuito dei neuroni specchio durante l’osservazione dell’azione. Studi recenti evidenziano che l’attivazione di questo meccanismo è maggiore se il soggetto che compie il movimento da imitare è affetto dalla stessa patologia della popolazione dello studio. Da qui nasce l’Action Observation Therapy based on a Pathological Ameliorative Model (PAM-AOT), in cui il modello presenta la stessa patologia, ma con un grado funzionale maggiore. Scopo Lo scopo di questo studio è il miglioramento funzionale dell’arto superiore plegico in bambini affetti da emiparesi, tramite la PAM-AOT. Materiali e metodi Seguendo i criteri di inclusione e di esclusioni delineati nel lavoro di Beani e colleghi (2023), sono stati reclutati due soggetti con diagnosi di emiparesi: una bambina coinvolta nel trattamento mediante PAM-AOT, ed un bambino, con funzionalità dell’arto superiore maggiormente conservata, che fa da modello tramite dei video registrati mentre compie le azioni. Queste registrazioni sono visionate dalla bambina per 5 volte la settimana (2 durante le sedute di fisioterapia e 3 a casa) per un totale di 3 settimane. Le azioni da osservare e successivamente da eseguire corrispondono a 6 trucchi di magia, che prevedono l’utilizzo degli arti superiori coinvolti in movimenti di bi-manualità. La valutazione dell’arto superiore paretico è qualitativa e analizza parametri quali velocità esecutiva, destrezza manuale, coordinazione bimanuale, fluidità del gesto, escursione articolare ed infine le modalità di prensione e la forza. Per ogni trucco di magia eseguito dalla bambina, vengono fatti dei video a T0 (inizio del trattamento) e T1 (trattamento concluso) e successivamente confrontati per rilevaree i cambiamenti. Viene inoltre consegnato ai genitori un questionario di gradimento del progetto, per indagare le difficoltà, i punti di forza e i vantaggi del progetto emersi durante le 3 settimane di trattamento domiciliare. Risultati Si riscontra un miglioramento nella velocità esecutiva, nella destrezza manuale e nella modalità di prensione e forza. La coordinazione bimanuale è rimasta pressoché invariata. Il questionario riporta una difficoltà avuta dalla famiglia nell’eseguire gli esercizi a casa, data la poca collaborazione della bambina e la continua necessità di sollecitazioni. Si registra una problematicità nel materiale fornito per compiere i trucchi di magia. Le informazioni date alla famiglia, l’utilizzo della cartella Drive contenente i video del modello e la durata complessiva del progetto sono stati ritenuti adeguati. La madre nota un miglioramento nella coordinazione bimanuale della figlia. Discussione Lo studio propone gli esercizi, cioè trucchi, all’interno di una cornice di gioco condivisa come lo spettacolo di magia. Per portare a termine il progetto è necessaria la collaborazione e una forte motivazione sia da parte della bambina che da parte della famiglia. Si deve tener conto delle molteplici variabili che possono subentrare nel corso del trattamento. Conclusioni Questo lavoro ha portato al miglioramento della funzionalità dell’arto superiore plegico di una bambina con emiparesi. I limiti riscontrati sono la numerosità della popolazione di studio e le modalità valutative.
Guarda che magia. L'utilizzo della PAM-AOT per promuovere la bimanualità nei bambini con emiparesi: case report.
BOSCHETTO, ELENA
2023/2024
Abstract
Background teorico L’emiparesi è una forma di Paralisi Cerebrale Infantile, causata da un danno cerebrale avvenuto in epoca pre-, peri- o post- natale. La compromissione che ne deriva è di natura motoria e sensoriale e si manifesta nell’emilato controlaterale rispetto all’emisfero cerebrale danneggiato. Secondo le Linee Guida per le PCI, un metodo di trattamento per migliorare il funzionamento dell’arto superiore emiplegico è l’Action Observation Therapy (AOT), la quale prevede l’osservazione di azioni compiute da un modello e la successiva riproduzione. Il processo di imitazione è alla base dell’AOT e prevede l’attivazione del circuito dei neuroni specchio durante l’osservazione dell’azione. Studi recenti evidenziano che l’attivazione di questo meccanismo è maggiore se il soggetto che compie il movimento da imitare è affetto dalla stessa patologia della popolazione dello studio. Da qui nasce l’Action Observation Therapy based on a Pathological Ameliorative Model (PAM-AOT), in cui il modello presenta la stessa patologia, ma con un grado funzionale maggiore. Scopo Lo scopo di questo studio è il miglioramento funzionale dell’arto superiore plegico in bambini affetti da emiparesi, tramite la PAM-AOT. Materiali e metodi Seguendo i criteri di inclusione e di esclusioni delineati nel lavoro di Beani e colleghi (2023), sono stati reclutati due soggetti con diagnosi di emiparesi: una bambina coinvolta nel trattamento mediante PAM-AOT, ed un bambino, con funzionalità dell’arto superiore maggiormente conservata, che fa da modello tramite dei video registrati mentre compie le azioni. Queste registrazioni sono visionate dalla bambina per 5 volte la settimana (2 durante le sedute di fisioterapia e 3 a casa) per un totale di 3 settimane. Le azioni da osservare e successivamente da eseguire corrispondono a 6 trucchi di magia, che prevedono l’utilizzo degli arti superiori coinvolti in movimenti di bi-manualità. La valutazione dell’arto superiore paretico è qualitativa e analizza parametri quali velocità esecutiva, destrezza manuale, coordinazione bimanuale, fluidità del gesto, escursione articolare ed infine le modalità di prensione e la forza. Per ogni trucco di magia eseguito dalla bambina, vengono fatti dei video a T0 (inizio del trattamento) e T1 (trattamento concluso) e successivamente confrontati per rilevaree i cambiamenti. Viene inoltre consegnato ai genitori un questionario di gradimento del progetto, per indagare le difficoltà, i punti di forza e i vantaggi del progetto emersi durante le 3 settimane di trattamento domiciliare. Risultati Si riscontra un miglioramento nella velocità esecutiva, nella destrezza manuale e nella modalità di prensione e forza. La coordinazione bimanuale è rimasta pressoché invariata. Il questionario riporta una difficoltà avuta dalla famiglia nell’eseguire gli esercizi a casa, data la poca collaborazione della bambina e la continua necessità di sollecitazioni. Si registra una problematicità nel materiale fornito per compiere i trucchi di magia. Le informazioni date alla famiglia, l’utilizzo della cartella Drive contenente i video del modello e la durata complessiva del progetto sono stati ritenuti adeguati. La madre nota un miglioramento nella coordinazione bimanuale della figlia. Discussione Lo studio propone gli esercizi, cioè trucchi, all’interno di una cornice di gioco condivisa come lo spettacolo di magia. Per portare a termine il progetto è necessaria la collaborazione e una forte motivazione sia da parte della bambina che da parte della famiglia. Si deve tener conto delle molteplici variabili che possono subentrare nel corso del trattamento. Conclusioni Questo lavoro ha portato al miglioramento della funzionalità dell’arto superiore plegico di una bambina con emiparesi. I limiti riscontrati sono la numerosità della popolazione di studio e le modalità valutative.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76310