Questo elaborato ha l'obbiettivo di analizzare e implementare una delle sequenze di ultima generazione di risonanza magnetica (RM). La risonanza magnetica convenzionale risulta limitata nel rilevare i segnali provenienti da tessuti caratterizzati da tempi di rilassamento T2 molto brevi, uno tra questi il sistema muscoloscheletrico con un T2 di circa 400 microsecondi. Le tecniche Zero Echo Time (ZTE) hanno recentemente permesso l’analisi di questi tessuti, aumentando l’efficienza dello studio dell’osso e altre strutture calcifiche. Viene poi analizzata la struttura di queste sequenze e vengono descritte le strategie che permettono di raggiungere un tempo di eco (TE) tendente a zero, tra le quali: l’assenza dei gradienti di selezione di strato e di codifica di fase, sostituti dall’utilizzo della pura codifica di frequenza, l’utilizzo di impulsi di eccitazione RF con elevati bandwith (BW) che vengono applicati in presenza dei gradienti di lettura e, inoltre, lo schema di campionamento 3D radiale con traiettoria dal centro verso l’esterno che permette di campionare il k-spazio molto velocemente. Questo approccio permette di ridurre i tempi morti e rendere la scansione quasi completamente silenziosa diminuendo il rumore sonoro dai 90-110 dB delle sequenze tradizionali a 1dB delle sequenze ZTE. In conclusione, vengono analizzati i risultati diversi studi che riportano l’utilizzo delle sequenze ZTE nello studio dell’apparato muscolo scheletrico e in cui ne viene valutata l’efficienza a livello qualitativo e quantitativo nel confronto con l’imaging RM convenzionale e TC.
ZERO-TE MRI: implementazione e applicazione dell'imaging di ultima generazione
CECCHETTO, FRANCESCA
2023/2024
Abstract
Questo elaborato ha l'obbiettivo di analizzare e implementare una delle sequenze di ultima generazione di risonanza magnetica (RM). La risonanza magnetica convenzionale risulta limitata nel rilevare i segnali provenienti da tessuti caratterizzati da tempi di rilassamento T2 molto brevi, uno tra questi il sistema muscoloscheletrico con un T2 di circa 400 microsecondi. Le tecniche Zero Echo Time (ZTE) hanno recentemente permesso l’analisi di questi tessuti, aumentando l’efficienza dello studio dell’osso e altre strutture calcifiche. Viene poi analizzata la struttura di queste sequenze e vengono descritte le strategie che permettono di raggiungere un tempo di eco (TE) tendente a zero, tra le quali: l’assenza dei gradienti di selezione di strato e di codifica di fase, sostituti dall’utilizzo della pura codifica di frequenza, l’utilizzo di impulsi di eccitazione RF con elevati bandwith (BW) che vengono applicati in presenza dei gradienti di lettura e, inoltre, lo schema di campionamento 3D radiale con traiettoria dal centro verso l’esterno che permette di campionare il k-spazio molto velocemente. Questo approccio permette di ridurre i tempi morti e rendere la scansione quasi completamente silenziosa diminuendo il rumore sonoro dai 90-110 dB delle sequenze tradizionali a 1dB delle sequenze ZTE. In conclusione, vengono analizzati i risultati diversi studi che riportano l’utilizzo delle sequenze ZTE nello studio dell’apparato muscolo scheletrico e in cui ne viene valutata l’efficienza a livello qualitativo e quantitativo nel confronto con l’imaging RM convenzionale e TC.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76343