Presupposti dello studio: La salute perineale incide significativamente sulla qualità della vita della donna in tutte le sue fasi evolutive. Tuttavia, la cultura relativa a questa tematica è poco diffusa nel genere femminile. Durante il periodo gestazionale, il pavimento pelvico ha un ruolo determinante nel sostenere la gravidanza e nel favorire la nascita. L’ostetrica è la figura professionale a cui competono la promozione, la prevenzione e la cura della salute perineale attraverso un’adeguata educazione del pavimento pelvico. È infatti fondamentale che l’ostetrica, attraverso il proprio operato, sensibilizzi le donne in gravidanza sull’importanza della cura perineale come pratica quotidiana. Scopo dello studio: Con il seguente studio si è voluto mettere a confronto due gruppi distinti di donne che hanno partecipato agli Incontri di Accompagnamento alla Nascita (IAN) per analizzare se modalità comunicative differenti in materia di cura perineale durante la gravidanza possano portare ad una maggiore conoscenza, consapevolezza e considerazione del pavimento pelvico. Nello specifico, si è voluto verificare l’efficacia di un approccio comunicativo innovativo rispetto alla modalità tradizionale di educazione perineale. Materiali e metodi: Lo studio ha coinvolto due gruppi di donne: il gruppo sperimentale (Gruppo A) e il gruppo di controllo (Gruppo B). Il gruppo sperimentale (Gruppo A) è costituito da 56 partecipanti agli IAN di una realtà consultoriale nel territorio vicentino. A queste donne è stata offerta una modalità di comunicazione innovativa (attraverso la divulgazione di newsletter settimanali sul pavimento pelvico) volta a potenziare e rafforzare l’informazione perineale già trasmessa durante gli IAN. Invece, il gruppo di controllo (Gruppo B) è composto da 50 donne che hanno partecipato agli IAN svolti presso un Ospedale Hub nel territorio vicentino e che hanno usufruito di un’educazione perineale tradizionale offerta dall’ostetrica durante gli incontri calendarizzati, ma senza l’invio di newsletter settimanali. I dati sono stati raccolti tramite questionari anonimi creati nel pieno rispetto della privacy. Al Gruppo A sono stati somministrati due questionari: uno conoscitivo, al primo incontro, e uno finale, successivamente al parto. Al Gruppo B, invece, è stato somministrato un unico questionario a seguito del parto. Le macroaree che si sono indagate hanno permesso di raccogliere dati anamnestici, di testare il livello di conoscenza e consapevolezza del pavimento pelvico (prima e dopo il parto) e di avere un feedback sull’esperienza e i benefici percepiti con l’educazione perineale (sia tradizionale che innovativa). Risultati: I risultati emersi dallo studio condotto hanno dimostrato che l’utilizzo di strategie comunicative innovative (quali newsletter periodiche) permette di consolidare e rafforzare l'educazione perineale garantita dagli IAN attraverso il potenziamento dell’empowerment femminile. Si è rilevato che la modalità comunicativa adoperata, particolarmente gradita alle donne, ha amplificato la compliance delle partecipanti, portandole a una maggiore consapevolezza e preparazione per il momento di travaglio e parto. Inoltre, le ha sensibilizzate alla cura perineale come nuovo stile di vita per il dopo parto. Conclusioni: L'educazione perineale, attraverso una strategia comunicativa innovativa quale la divulgazione di newsletter settimanali, risulta più efficace nel potenziare l'empowerment femminile. In prospettiva futura si potrebbe valutare di sviluppare un'applicazione gratuita per smartphone che consenta di rafforzare il supporto costante fornito alle donne, anche tramite la possibilità di una chat con l'ostetrica.
Educazione perineale negli Incontri di Accompagnamento alla Nascita: potenziare l'empowerment femminile attraverso una strategia di comunicazione innovativa
TRAVAN, SOFIA
2023/2024
Abstract
Presupposti dello studio: La salute perineale incide significativamente sulla qualità della vita della donna in tutte le sue fasi evolutive. Tuttavia, la cultura relativa a questa tematica è poco diffusa nel genere femminile. Durante il periodo gestazionale, il pavimento pelvico ha un ruolo determinante nel sostenere la gravidanza e nel favorire la nascita. L’ostetrica è la figura professionale a cui competono la promozione, la prevenzione e la cura della salute perineale attraverso un’adeguata educazione del pavimento pelvico. È infatti fondamentale che l’ostetrica, attraverso il proprio operato, sensibilizzi le donne in gravidanza sull’importanza della cura perineale come pratica quotidiana. Scopo dello studio: Con il seguente studio si è voluto mettere a confronto due gruppi distinti di donne che hanno partecipato agli Incontri di Accompagnamento alla Nascita (IAN) per analizzare se modalità comunicative differenti in materia di cura perineale durante la gravidanza possano portare ad una maggiore conoscenza, consapevolezza e considerazione del pavimento pelvico. Nello specifico, si è voluto verificare l’efficacia di un approccio comunicativo innovativo rispetto alla modalità tradizionale di educazione perineale. Materiali e metodi: Lo studio ha coinvolto due gruppi di donne: il gruppo sperimentale (Gruppo A) e il gruppo di controllo (Gruppo B). Il gruppo sperimentale (Gruppo A) è costituito da 56 partecipanti agli IAN di una realtà consultoriale nel territorio vicentino. A queste donne è stata offerta una modalità di comunicazione innovativa (attraverso la divulgazione di newsletter settimanali sul pavimento pelvico) volta a potenziare e rafforzare l’informazione perineale già trasmessa durante gli IAN. Invece, il gruppo di controllo (Gruppo B) è composto da 50 donne che hanno partecipato agli IAN svolti presso un Ospedale Hub nel territorio vicentino e che hanno usufruito di un’educazione perineale tradizionale offerta dall’ostetrica durante gli incontri calendarizzati, ma senza l’invio di newsletter settimanali. I dati sono stati raccolti tramite questionari anonimi creati nel pieno rispetto della privacy. Al Gruppo A sono stati somministrati due questionari: uno conoscitivo, al primo incontro, e uno finale, successivamente al parto. Al Gruppo B, invece, è stato somministrato un unico questionario a seguito del parto. Le macroaree che si sono indagate hanno permesso di raccogliere dati anamnestici, di testare il livello di conoscenza e consapevolezza del pavimento pelvico (prima e dopo il parto) e di avere un feedback sull’esperienza e i benefici percepiti con l’educazione perineale (sia tradizionale che innovativa). Risultati: I risultati emersi dallo studio condotto hanno dimostrato che l’utilizzo di strategie comunicative innovative (quali newsletter periodiche) permette di consolidare e rafforzare l'educazione perineale garantita dagli IAN attraverso il potenziamento dell’empowerment femminile. Si è rilevato che la modalità comunicativa adoperata, particolarmente gradita alle donne, ha amplificato la compliance delle partecipanti, portandole a una maggiore consapevolezza e preparazione per il momento di travaglio e parto. Inoltre, le ha sensibilizzate alla cura perineale come nuovo stile di vita per il dopo parto. Conclusioni: L'educazione perineale, attraverso una strategia comunicativa innovativa quale la divulgazione di newsletter settimanali, risulta più efficace nel potenziare l'empowerment femminile. In prospettiva futura si potrebbe valutare di sviluppare un'applicazione gratuita per smartphone che consenta di rafforzare il supporto costante fornito alle donne, anche tramite la possibilità di una chat con l'ostetrica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76381