Prevalenza delle malattie perimplantari nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 - studio osservazionale trasversale

INTRODUCTION: Diabetes mellitus is an important systemic disease, predisposing patients to inflammatory conditions, and it is considered a grade modifier of periodontitis. However, its associations with peri-implant diseases must be further explored. AIM: This study aimed to investigate whether there is a correlation between diabetes and peri-implant disease in terms of frequency. MATERIALS AND METHODS: 70 patients (35 with T2DM and 35 non-diabetic) were involved, for a total of 228 dental implants in function from at least 1 year. A periodontal chart has been compiled, recording bleeding on probing (BoP), plaque index (PI), probing pocket depth (PPD) and radiographic bone loss around each implant. The study was approved by the Ethics Committee of the Northen Veneto Area (CET-ANV), with report no. 0005306/24. RESULTS: Diabetes and peri-implant diseases were not found to be significantly associated in terms of frequency. However, a statistically significant association between poor plaque control and onset of biological complications was found and, in case of peri-implantitis, data show that patients with T2DM have significantly greater average marginal bone loss than patients without diabetes. CONCLUSION: T2DM is not a risk factor for the development of peri-implant diseases, rather an accelerating factor of the disease when it has established. Therefore, in patients affected by diabetes the adherence to supportive therapy is essential in order to early intercept any signs of peri-implant inflammation.

INTRODUZIONE: Il diabete è un’importante malattia sistemica che predispone il paziente a condizioni infiammatorie ed è considerato un modificatore di grado della parodontite. Tuttavia, la sua associazione con le malattie perimplantari è da ritenersi un’area di ricerca ancora in corso. SCOPO DELLO STUDIO: Indagare se esista una correlazione tra diabete e malattia perimplantare in termini di frequenza. MATERIALI E METODI: Sono stati arruolati 70 pazienti (35 con T2DM e 35 non diabetici) per un totale di 228 impianti dentali in funzione da almeno un anno. È stata compilata una cartella parodontale, il sanguinamento al sondaggio (BoP), l’indice di placca (PI), la profondità di sondaggio (PPD) e la perdita ossea perimplantare radiografica. Lo studio è stato approvato dal Comitato Etico - Area Nord Veneto (CET-ANV), con verbale n. 0005306/24. RISULTATI: Non è stata rilevata un’associazione significativa in termini di frequenza tra diabete e malattia perimplantare. Tuttavia, è risultato che uno scarso controllo di placca sia significativamente associato all’insorgenza di complicanze biologiche e che, in condizioni di perimplantite, la perdita ossea perimplantare media sia significativamente maggiore nei pazienti con T2DM. CONCLUSIONE: Il T2DM non rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia perimplantare, quanto, piuttosto, un fattore accelerante della malattia una volta che questa si è instaurata. In questi pazienti è fondamentale, dunque, l’aderenza alla terapia di supporto al fine di intercettare precocemente eventuali segni di infiammazione perimplantare.