La produzione di energia elettrica a basse emissioni è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici e l'aumento della domanda richiede l'utilizzo di ogni tecnologia di conversione disponibile sul mercato. L'energia geotermica può essere utilizzata, ma non sempre presenta delle emissioni di anidride carbonica trascurabili. L'obiettivo è analizzare l'impatto ambientale degli impianti geotermici per la produzione di energia elettrica, allo scopo di evidenziare le maggiori problematiche ed esplorare le possibili soluzioni, in modo da poterne permettere lo sfruttamento. La conversione viene operata da appositi impianti, principalmente gli impianti a vapore umido, a vapore surriscaldato e a ciclo binario. Le principali problematiche riguardano il recupero di gas incondensabili dal fluido geotermico, ad esempio l'idrogeno solforato che non può essere rilasciato in atmosfera; oppure l'anidride carbonica che, se rilasciata, contribuisce ad aumentare l'effetto serra. Il pericolo di subsidenza e sismicità indotta sono fenomeni rari ma pur sempre presenti; tra i vantaggi troviamo il ridotto consumo di suolo e un minimo inquinamento acustico. Ad oggi esistono molte soluzioni che mitigano l'impatto ambientale di queste strutture, l'emissione dei gas incondensabili nell'atmosfera è un problema che può essere risolto con la reiniezione nel sottosuolo. Il progetto CarbFix, condotto in un impianto a flash in Islanda, ha diminuito le emissioni di anidride carbonica e di idrogeno solforato tramite la cattura e la mineralizzazione in rocce basaltiche, questo processo cattura i gas in modo permanente evitandone la fuoriuscita.
Impatto ambientale degli impianti geotermici per la produzione di energia elettrica
BOSCOLO NALE, MATTEO
2023/2024
Abstract
La produzione di energia elettrica a basse emissioni è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici e l'aumento della domanda richiede l'utilizzo di ogni tecnologia di conversione disponibile sul mercato. L'energia geotermica può essere utilizzata, ma non sempre presenta delle emissioni di anidride carbonica trascurabili. L'obiettivo è analizzare l'impatto ambientale degli impianti geotermici per la produzione di energia elettrica, allo scopo di evidenziare le maggiori problematiche ed esplorare le possibili soluzioni, in modo da poterne permettere lo sfruttamento. La conversione viene operata da appositi impianti, principalmente gli impianti a vapore umido, a vapore surriscaldato e a ciclo binario. Le principali problematiche riguardano il recupero di gas incondensabili dal fluido geotermico, ad esempio l'idrogeno solforato che non può essere rilasciato in atmosfera; oppure l'anidride carbonica che, se rilasciata, contribuisce ad aumentare l'effetto serra. Il pericolo di subsidenza e sismicità indotta sono fenomeni rari ma pur sempre presenti; tra i vantaggi troviamo il ridotto consumo di suolo e un minimo inquinamento acustico. Ad oggi esistono molte soluzioni che mitigano l'impatto ambientale di queste strutture, l'emissione dei gas incondensabili nell'atmosfera è un problema che può essere risolto con la reiniezione nel sottosuolo. Il progetto CarbFix, condotto in un impianto a flash in Islanda, ha diminuito le emissioni di anidride carbonica e di idrogeno solforato tramite la cattura e la mineralizzazione in rocce basaltiche, questo processo cattura i gas in modo permanente evitandone la fuoriuscita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76502