Introduzione: I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico (ABR) sono strumenti diagnostici fondamentali per valutare la funzionalità del sistema uditivo. Tradizionalmente, per evocare una risposta della via uditiva, gli stimoli Click sono quelli più utilizzati, ma di recente gli stimoli CE-Chirp sono stati proposti come alternativa poiché ritenuti maggiormente in grado di stimolare l’intera partizione cocleare. I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico sono utili, a livello diagnostico, sia nei bambini principalmente per la ricerca di soglia sia negli adulti per la ricerca di lesioni del nervo o per distinguere un’ipoacusia cocleare da retrococleare. Nella registrazione ABR bisogna tenere in considerazione diversi fattori che la possono influenzare: fattori legati al soggetto, allo stimolo, alla registrazione ed al trasduttore. Nello studio si tratterà anche di perdite uditive di tipo ski-slope ovvero un’ipoacusia con configurazione audiometrica pantonale o gradualmente in discesa sulle frequenze medio-gravi e in rapida caduta sugli acuti. Scopo: Questo studio si propone di condurre un’analisi comparativa tra gli stimoli Click e CE-Chirp in pazienti adulti, sia normoacusici che con perdita selettiva delle frequenze acute, sia in un campione pediatrico Materiali e Metodi: L’esame è stato condotto attraverso l’esecuzione di: audiometria tonale liminare, audiometria vocale, Italian Matrix Test, ABR con stimoli Click e Chirp, Hearing Handicap Inventory for Adults (HHIA) e un questionario di valutazione dei tracciati. Risultati: Lo studio ha preso in considerazione 32 pazienti di cui 24 adulti e 8 bambini. L’audiometria tonale ha permesso di individuare la soglia dei vari pazienti sia con ski-slope che normale. L’audiometria vocale ha mostrato invece come i pazienti anche in presenza di perdita selettiva sulle frequenze acute abbiano una vocale pressoché normale, la cosa che principalmente cambiava è l’Italian Matrix Test che ha mostrato un peggioramento di questi ultimi nella percezione del parlato nel rumore rispetto ai normoacusici. Per l’ABR si è visto una maggiore precisione nella definizione di soglia utilizzando lo stimolo Click per i pazienti con ski-slope, cosa che non si verifica invece nei bambini. Il questionario “Hearing Handicap Inventory for Adults” non ha mostrato nella maggior parte dei pazienti ipoacusici la percezione della presenza di handicap nella vita quotidiana. Infine, il questionario sulla valutazione dei tracciati ha dimostrato una miglior percezione da parte delle figure professionali interessate della morfologia del Click rispetto al CE-Chirp. Discussione: Abbiamo visto che nel Chirp ci sono delle caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione come: l’ampiezza che tende ad essere inferiore alle alte intensità ed aumentare con il calare della stessa, le latenze che tendono ad essere più anticipate, la morfologia che nei pazienti con la perdita uditiva in rapida caduta sugli acuti tende ad essere meno chiara rispetto a quelle che si possono vedere con il Click. Per i pazienti con ski-slope quindi il Chirp non risulta essere lo stimolo più corretto da utilizzare. Questo cambia però nei bambini, i quali hanno dei tracciati morfologicamente simili tra Click e Chirp riuscendo a fare una buona diagnosi con entrambi. Per quanto riguarda questa perdita uditiva è stato possibile verificare una maggior difficoltà nella percezione del rumore. Conclusione: il CE-Chirp si dimostra più efficace nei bambini e a basse intensità, mentre il Click lo è maggiormente nelle ipoacusie ski-slope.

Potenziali evocati uditivi con stimoli click e CE-Chirp: studio comparativo su pazienti adulti e pediatrici, con e senza ski-slope

MAZZARO, ELENA
2023/2024

Abstract

Introduzione: I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico (ABR) sono strumenti diagnostici fondamentali per valutare la funzionalità del sistema uditivo. Tradizionalmente, per evocare una risposta della via uditiva, gli stimoli Click sono quelli più utilizzati, ma di recente gli stimoli CE-Chirp sono stati proposti come alternativa poiché ritenuti maggiormente in grado di stimolare l’intera partizione cocleare. I potenziali evocati uditivi del tronco encefalico sono utili, a livello diagnostico, sia nei bambini principalmente per la ricerca di soglia sia negli adulti per la ricerca di lesioni del nervo o per distinguere un’ipoacusia cocleare da retrococleare. Nella registrazione ABR bisogna tenere in considerazione diversi fattori che la possono influenzare: fattori legati al soggetto, allo stimolo, alla registrazione ed al trasduttore. Nello studio si tratterà anche di perdite uditive di tipo ski-slope ovvero un’ipoacusia con configurazione audiometrica pantonale o gradualmente in discesa sulle frequenze medio-gravi e in rapida caduta sugli acuti. Scopo: Questo studio si propone di condurre un’analisi comparativa tra gli stimoli Click e CE-Chirp in pazienti adulti, sia normoacusici che con perdita selettiva delle frequenze acute, sia in un campione pediatrico Materiali e Metodi: L’esame è stato condotto attraverso l’esecuzione di: audiometria tonale liminare, audiometria vocale, Italian Matrix Test, ABR con stimoli Click e Chirp, Hearing Handicap Inventory for Adults (HHIA) e un questionario di valutazione dei tracciati. Risultati: Lo studio ha preso in considerazione 32 pazienti di cui 24 adulti e 8 bambini. L’audiometria tonale ha permesso di individuare la soglia dei vari pazienti sia con ski-slope che normale. L’audiometria vocale ha mostrato invece come i pazienti anche in presenza di perdita selettiva sulle frequenze acute abbiano una vocale pressoché normale, la cosa che principalmente cambiava è l’Italian Matrix Test che ha mostrato un peggioramento di questi ultimi nella percezione del parlato nel rumore rispetto ai normoacusici. Per l’ABR si è visto una maggiore precisione nella definizione di soglia utilizzando lo stimolo Click per i pazienti con ski-slope, cosa che non si verifica invece nei bambini. Il questionario “Hearing Handicap Inventory for Adults” non ha mostrato nella maggior parte dei pazienti ipoacusici la percezione della presenza di handicap nella vita quotidiana. Infine, il questionario sulla valutazione dei tracciati ha dimostrato una miglior percezione da parte delle figure professionali interessate della morfologia del Click rispetto al CE-Chirp. Discussione: Abbiamo visto che nel Chirp ci sono delle caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione come: l’ampiezza che tende ad essere inferiore alle alte intensità ed aumentare con il calare della stessa, le latenze che tendono ad essere più anticipate, la morfologia che nei pazienti con la perdita uditiva in rapida caduta sugli acuti tende ad essere meno chiara rispetto a quelle che si possono vedere con il Click. Per i pazienti con ski-slope quindi il Chirp non risulta essere lo stimolo più corretto da utilizzare. Questo cambia però nei bambini, i quali hanno dei tracciati morfologicamente simili tra Click e Chirp riuscendo a fare una buona diagnosi con entrambi. Per quanto riguarda questa perdita uditiva è stato possibile verificare una maggior difficoltà nella percezione del rumore. Conclusione: il CE-Chirp si dimostra più efficace nei bambini e a basse intensità, mentre il Click lo è maggiormente nelle ipoacusie ski-slope.
2023
Auditory Brainstem responses with click and CE-Chirp stimuli: a comparative study on adult and pediatric patients, with and without ski-slope hearing loss
ABR
Click
CE-Chirp
Ski-slope
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76586