In questo elaborato viene trattata una delle nuove tecnologie per i prossimi motori Turbofan di sesta generazione applicati in campo militare, ovvero l'impiego del terzo flusso (third stream); l'esigenza nasce dal fatto che gli obiettivi che si vogliono raggiungere tramite il seguente ciclo di aerei sono quelli di massimizzare le prestazioni ottenibili in volo e di ridurre il consumo di carburante. L'innovazione consiste in un secondo condotto di bypass, il cui scopo è quello di modulare la portata d’aria richiesta in base alle condizioni di volo, grazie anche ad un motore a geometria variabile (VCE), in grado di adattare i flussi alle esigenze. La particolarità di questo sistema è dovuta al fatto che il motore fornisce all'aeromobile le prestazioni di cui ha bisogno in base al tipo di missione che esso deve eseguire; ad esempio, per un decollo o un atterraggio breve viene richiesta una spinta elevata e il raggiungimento della massima efficienza in un arco di tempo ridotto, mentre, per un attacco supersonico la spinta specifica deve riuscire a sostenere un Mach elevato e garantire l'efficienza massima del motore per un lungo periodo. Il third stream, però, svolge anche altre funzioni, tra cui quella di dissipare i carichi termici del velivolo tramite calore, ridurre la temperatura dell'aria di raffreddamento della turbina ed è in grado di far aumentare la forza di lift. Nel corso della trattazione viene fatta una panoramica sui benefici risultanti dall'utilizzo del terzo flusso e sulle caratteristiche del motore variabile, in particolare sul modo in cui esso supporta i due flussi e li gestisce al meglio; inoltre si pone particolare attenzione alle differenze con i motori precedenti, ovvero quelli di quarta e quinta generazione.
Il secondo condotto di bypass nei motori Turbofan
CARRAI, ANNA MARIA
2023/2024
Abstract
In questo elaborato viene trattata una delle nuove tecnologie per i prossimi motori Turbofan di sesta generazione applicati in campo militare, ovvero l'impiego del terzo flusso (third stream); l'esigenza nasce dal fatto che gli obiettivi che si vogliono raggiungere tramite il seguente ciclo di aerei sono quelli di massimizzare le prestazioni ottenibili in volo e di ridurre il consumo di carburante. L'innovazione consiste in un secondo condotto di bypass, il cui scopo è quello di modulare la portata d’aria richiesta in base alle condizioni di volo, grazie anche ad un motore a geometria variabile (VCE), in grado di adattare i flussi alle esigenze. La particolarità di questo sistema è dovuta al fatto che il motore fornisce all'aeromobile le prestazioni di cui ha bisogno in base al tipo di missione che esso deve eseguire; ad esempio, per un decollo o un atterraggio breve viene richiesta una spinta elevata e il raggiungimento della massima efficienza in un arco di tempo ridotto, mentre, per un attacco supersonico la spinta specifica deve riuscire a sostenere un Mach elevato e garantire l'efficienza massima del motore per un lungo periodo. Il third stream, però, svolge anche altre funzioni, tra cui quella di dissipare i carichi termici del velivolo tramite calore, ridurre la temperatura dell'aria di raffreddamento della turbina ed è in grado di far aumentare la forza di lift. Nel corso della trattazione viene fatta una panoramica sui benefici risultanti dall'utilizzo del terzo flusso e sulle caratteristiche del motore variabile, in particolare sul modo in cui esso supporta i due flussi e li gestisce al meglio; inoltre si pone particolare attenzione alle differenze con i motori precedenti, ovvero quelli di quarta e quinta generazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Carrai_AnnaMaria.pdf
embargo fino al 23/05/2026
Dimensione
684.08 kB
Formato
Adobe PDF
|
684.08 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/76712