Questa tesi si propone di indagare le applicazioni della pliometria nella preparazione atletica pallavolistica. Le domande di ricerca iniziali avevano l’obiettivo di capire se la pliometria potesse indurre effetti positivi sulla performance e se, secondo alcuni preparatori fisici, fosse utile utilizzarla nelle sessioni di allenamento ai fini di migliorare la prestazione in gara e di prevenire possibili infortuni. La prima parte riguardante i meccanismi fisiologici alla base della pliometria e gli studi fatti per verificare l’efficacia dell’allenamento pliometrico nel miglioramento della prestazione fisica degli atleti si basa su una ricerca bibliografica svolta principalmente su PubMed e ResearchGate. Per quanto riguarda invece la panoramica sull’attuale utilizzo della pliometria, è stato creato e inviato ad alcuni preparatori fisici un Form Google. Una prima sezione presentava domande relative alla carriera del preparatore, mentre le restanti domande riguardavano la pliometria, tra cui ad esempio, se e come viene utilizzata, in che momento della stagione, con quale volume e se viene utilizzata in relazione agli infortuni. Gli studi sono concordi sull’efficacia della pliometria, valutata nella maggior parte dei casi attraverso test di salto e di lancio. Tra i preparatori invece, la tendenza riscontrata è quella ad utilizzare la pliometria soprattutto all’interno delle sessioni di allenamento della forza oppure durante gli esercizi con la palla, ma molto raramente in sessioni a parte dedicate esclusivamente ad essa. Infine, per quanto riguarda il rapporto tra pliometria ed infortuni, la maggior parte dei preparatori è concorde sull’utilità degli esercizi pliometrici soprattutto nella fase di recupero, come propedeutici al salto.
La Pliometria nella Pallavolo: potenziali benefici del suo inserimento nelle sessioni di allenamento e suo attuale utilizzo
PERUZZO, LISA
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di indagare le applicazioni della pliometria nella preparazione atletica pallavolistica. Le domande di ricerca iniziali avevano l’obiettivo di capire se la pliometria potesse indurre effetti positivi sulla performance e se, secondo alcuni preparatori fisici, fosse utile utilizzarla nelle sessioni di allenamento ai fini di migliorare la prestazione in gara e di prevenire possibili infortuni. La prima parte riguardante i meccanismi fisiologici alla base della pliometria e gli studi fatti per verificare l’efficacia dell’allenamento pliometrico nel miglioramento della prestazione fisica degli atleti si basa su una ricerca bibliografica svolta principalmente su PubMed e ResearchGate. Per quanto riguarda invece la panoramica sull’attuale utilizzo della pliometria, è stato creato e inviato ad alcuni preparatori fisici un Form Google. Una prima sezione presentava domande relative alla carriera del preparatore, mentre le restanti domande riguardavano la pliometria, tra cui ad esempio, se e come viene utilizzata, in che momento della stagione, con quale volume e se viene utilizzata in relazione agli infortuni. Gli studi sono concordi sull’efficacia della pliometria, valutata nella maggior parte dei casi attraverso test di salto e di lancio. Tra i preparatori invece, la tendenza riscontrata è quella ad utilizzare la pliometria soprattutto all’interno delle sessioni di allenamento della forza oppure durante gli esercizi con la palla, ma molto raramente in sessioni a parte dedicate esclusivamente ad essa. Infine, per quanto riguarda il rapporto tra pliometria ed infortuni, la maggior parte dei preparatori è concorde sull’utilità degli esercizi pliometrici soprattutto nella fase di recupero, come propedeutici al salto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/76872