"Football, why do we love it?", in this way recites the opening page of FIFA - one of the most famous and popular video games on sport all over the planet (whose name comes from the agreement with the homonymous international organization) - highlighting the simple and important emotional and passionate side that unites and involves about 3.5 billion people and has made football the most watched sport in the world. But is it not reductive to focus only on this aspect? The answer seems obvious: yes. Throughout its history, football has evolved over the years under many points, making it no longer a simple sport as it was in 1863 when it was officially born in Nottingham, but now a business involving many economic, financial, legal and above all political activities. In particular, by dealing with the latter aspect mentioned, the research will aim to demonstrate the links between the world of politics and international relations with football and in detail with the main organization that controls it and gives it direction: FIFA (Fédération Internationale de Football Association). To achieve this, it will be necessary to first review in the first chapter the stages that led to the birth of FIFA, its statute and then the criteria for awarding the host country of the World Cup, a process largely influenced by politics and by the figures in charge within the organization. In the following chapters, instead, two historical cases will be considered to bring to light - through the use of sources related to public opinion such as newspaper articles, research and literature of the genre - the connections between the two worlds which are often not direct and immediate, but which are rather tried to keep hidden. To do this, the 2010 World Cup hosted by South Africa (whose figure of Nelson Mandela stands out since its allocation) and the most recent ones of 2022 held in Qatar (already immortal in the history of football due to the scandal that emerged regarding the human rights denied and violated against migrant workers, hired for labour in the construction of the costly stadiums) will be analyzed and recounted.

“Calcio, perché lo amiamo?”, così recita la pagina di apertura di FIFA - uno dei videogiochi sullo sport più famosi e diffusi in tutto il pianeta (il cui nome deriva dall’accordo con l’omonima organizzazione internazionale) - evidenziando il semplice e importante lato emotivo e passionale che accomuna e coinvolge circa 3,5 miliardi di persone e che ha reso il calcio di fatto lo sport più seguito al mondo. Ma non è riduttivo concentrarsi solo su questo aspetto? La risposta appare evidente: si. Nel corso della sua storia, il calcio si è evoluto negli anni sotto moltissimi punti e ciò lo ha fatto diventare non più un semplice sport, come invece si trattava nel 1863 quando esso è ufficialmente nato a Nottingham, bensì ormai un business che coinvolge moltissime attività economiche, finanziarie, giuridiche e soprattutto politiche. In particolare, trattando questo ultimo aspetto citato, lo scopo della ricerca sarà quello di dimostrare quali sono stati i collegamenti tra il mondo della politica e delle relazioni internazionali con il calcio e nel dettaglio con l’organizzazione principale che lo controlla e che gli dà la direzione: la FIFA (Fédération Internationale de Football Association). Per fare ciò sarà necessario ripercorre inizialmente nel primo capitolo le tappe che hanno portato alla nascita della FIFA, il suo statuto e in seguito i criteri per l’assegnazione al Paese ospitante dei Mondiali di calcio, processo di gran lunga influenzato dalla politica e dalle figure in carica all’interno dell’organizzazione. Nei capitoli successivi invece verranno presi in considerazione due casi storici per portare effettivamente alla luce - attraverso l’utilizzo di fonti legate all’opinione pubblica quali articoli di giornale, inchiesta e letteratura di genere - i collegamenti tra i due mondi che spesso non sono diretti e immediati ma che bensì si cerca di tenere occultati. Per fare ciò verranno analizzati e raccontati i Mondiali di calcio 2010 ospitati dal Sudafrica i cui spicca fin dalla sua assegnazione la figura di Nelson Mandela e quelli più recenti del 2022 realizzati in Qatar, divenuti già immortali nella storia del calcio a causa dello scandalo emerso riguardo i diritti umani negati e violati nei confronti dei lavoratori migranti, assunti per manodopera nella realizzazione dei costosissimi stadi.

La FIFA e i Mondiali di calcio: la reazione dell'opinione pubblica alla Coppa del Mondo (2010 e 2022)

FERRAZZO, CARLO
2023/2024

Abstract

"Football, why do we love it?", in this way recites the opening page of FIFA - one of the most famous and popular video games on sport all over the planet (whose name comes from the agreement with the homonymous international organization) - highlighting the simple and important emotional and passionate side that unites and involves about 3.5 billion people and has made football the most watched sport in the world. But is it not reductive to focus only on this aspect? The answer seems obvious: yes. Throughout its history, football has evolved over the years under many points, making it no longer a simple sport as it was in 1863 when it was officially born in Nottingham, but now a business involving many economic, financial, legal and above all political activities. In particular, by dealing with the latter aspect mentioned, the research will aim to demonstrate the links between the world of politics and international relations with football and in detail with the main organization that controls it and gives it direction: FIFA (Fédération Internationale de Football Association). To achieve this, it will be necessary to first review in the first chapter the stages that led to the birth of FIFA, its statute and then the criteria for awarding the host country of the World Cup, a process largely influenced by politics and by the figures in charge within the organization. In the following chapters, instead, two historical cases will be considered to bring to light - through the use of sources related to public opinion such as newspaper articles, research and literature of the genre - the connections between the two worlds which are often not direct and immediate, but which are rather tried to keep hidden. To do this, the 2010 World Cup hosted by South Africa (whose figure of Nelson Mandela stands out since its allocation) and the most recent ones of 2022 held in Qatar (already immortal in the history of football due to the scandal that emerged regarding the human rights denied and violated against migrant workers, hired for labour in the construction of the costly stadiums) will be analyzed and recounted.
2023
FIFA and the World Cup: the media response to the 2010 and the 2022 World Cup
“Calcio, perché lo amiamo?”, così recita la pagina di apertura di FIFA - uno dei videogiochi sullo sport più famosi e diffusi in tutto il pianeta (il cui nome deriva dall’accordo con l’omonima organizzazione internazionale) - evidenziando il semplice e importante lato emotivo e passionale che accomuna e coinvolge circa 3,5 miliardi di persone e che ha reso il calcio di fatto lo sport più seguito al mondo. Ma non è riduttivo concentrarsi solo su questo aspetto? La risposta appare evidente: si. Nel corso della sua storia, il calcio si è evoluto negli anni sotto moltissimi punti e ciò lo ha fatto diventare non più un semplice sport, come invece si trattava nel 1863 quando esso è ufficialmente nato a Nottingham, bensì ormai un business che coinvolge moltissime attività economiche, finanziarie, giuridiche e soprattutto politiche. In particolare, trattando questo ultimo aspetto citato, lo scopo della ricerca sarà quello di dimostrare quali sono stati i collegamenti tra il mondo della politica e delle relazioni internazionali con il calcio e nel dettaglio con l’organizzazione principale che lo controlla e che gli dà la direzione: la FIFA (Fédération Internationale de Football Association). Per fare ciò sarà necessario ripercorre inizialmente nel primo capitolo le tappe che hanno portato alla nascita della FIFA, il suo statuto e in seguito i criteri per l’assegnazione al Paese ospitante dei Mondiali di calcio, processo di gran lunga influenzato dalla politica e dalle figure in carica all’interno dell’organizzazione. Nei capitoli successivi invece verranno presi in considerazione due casi storici per portare effettivamente alla luce - attraverso l’utilizzo di fonti legate all’opinione pubblica quali articoli di giornale, inchiesta e letteratura di genere - i collegamenti tra i due mondi che spesso non sono diretti e immediati ma che bensì si cerca di tenere occultati. Per fare ciò verranno analizzati e raccontati i Mondiali di calcio 2010 ospitati dal Sudafrica i cui spicca fin dalla sua assegnazione la figura di Nelson Mandela e quelli più recenti del 2022 realizzati in Qatar, divenuti già immortali nella storia del calcio a causa dello scandalo emerso riguardo i diritti umani negati e violati nei confronti dei lavoratori migranti, assunti per manodopera nella realizzazione dei costosissimi stadi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76902