The thesis investigates the complex national and international reasons why, after the Second World War, no kind of watershed trial, comparable to the Nuremberg trial, was ever carried out to convict Italian war criminals. Some of the main massacres carried out by the "Regio Esercito" in occupied territories in the colonial era and during the Second World War are documented and analysed. The reasons that led to the genesis of the self-exculpatory myth of the good Italian, as opposed to the bad German, are illustrated, trying to debunk the die-hard belief that blamed all atrocities on the former ally, portraying Italians as second-class executioners. Some of the main reasons for the lack of trials were geopolitical relations with the emerging Federal Germany and Italy's inclusion in the newly formed Western bloc.

La tesi indaga le complesse ragioni, nazionali e internazionali, per cui, dopo la Seconda Guerra Mondiale, non venne mai realizzato alcun tipo di processo spartiacque, paragonabile a quello di Norimberga, per condannare i criminali di guerra italiani. Vengono documentate e analizzate alcune delle principali stragi realizzate dal Regio esercito nei territori occupati nell’età coloniale e durante la Seconda Guerra Mondiale. Si illustrano le ragioni che hanno portato alla genesi del mito autoassolutorio del bravo italiano, contrapposto a quello del cattivo tedesco, provando a sfatare la credenza, dura a morire, che imputava tutte le atrocità all’ex alleato, dipingendo gli italiani come carnefici di serie b. Alcuni dei principali motivi che hanno concorso alla mancata realizzazione dei processi sono da ricercare nelle relazioni geopolitiche con la nascente Germania Federale e l’inserimento italiano nel neonato blocco occidentale.

I crimini di guerra dell’Italia fascista: la mancata giustizia

PARONETTO, LEONARDO
2023/2024

Abstract

The thesis investigates the complex national and international reasons why, after the Second World War, no kind of watershed trial, comparable to the Nuremberg trial, was ever carried out to convict Italian war criminals. Some of the main massacres carried out by the "Regio Esercito" in occupied territories in the colonial era and during the Second World War are documented and analysed. The reasons that led to the genesis of the self-exculpatory myth of the good Italian, as opposed to the bad German, are illustrated, trying to debunk the die-hard belief that blamed all atrocities on the former ally, portraying Italians as second-class executioners. Some of the main reasons for the lack of trials were geopolitical relations with the emerging Federal Germany and Italy's inclusion in the newly formed Western bloc.
2023
The war crimes of fascist Italy: the lack of justice
La tesi indaga le complesse ragioni, nazionali e internazionali, per cui, dopo la Seconda Guerra Mondiale, non venne mai realizzato alcun tipo di processo spartiacque, paragonabile a quello di Norimberga, per condannare i criminali di guerra italiani. Vengono documentate e analizzate alcune delle principali stragi realizzate dal Regio esercito nei territori occupati nell’età coloniale e durante la Seconda Guerra Mondiale. Si illustrano le ragioni che hanno portato alla genesi del mito autoassolutorio del bravo italiano, contrapposto a quello del cattivo tedesco, provando a sfatare la credenza, dura a morire, che imputava tutte le atrocità all’ex alleato, dipingendo gli italiani come carnefici di serie b. Alcuni dei principali motivi che hanno concorso alla mancata realizzazione dei processi sono da ricercare nelle relazioni geopolitiche con la nascente Germania Federale e l’inserimento italiano nel neonato blocco occidentale.
Italia fascista
secondo dopoguerra
mancata norimberga
mito bravo italiano
crimini di guerra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76912