La libertà sindacale rappresenta uno dei diritti fondamentali riconosciuti anche a livello internazionale. La sua accezione è duplice e si configura nella sua dimensione positiva e negativa. Il diritto in capo ai lavoratori, e anche ai datori di lavoro, è sia quello di costituire organizzazioni sindacali e rappresentanze delle stesse all’interno delle aziende, di aderirvi liberamente e di partecipare attivamente alle loro attività, sia quello di poter decidere liberamente di non mettere in atto nessuna di queste azioni. Questa tesi affronta il tema della violazione della libertà sindacale e delle discriminazioni legate a ragioni di affiliazione alle organizzazioni dei lavoratori. Il primo capitolo è dedicato al quadro normativo vigente in materia di libertà sindacale. Si analizzeranno le norme di diritto sovranazionale, europeo-comunitario e nazionale. Infine, si vedranno gli strumenti di tutela in caso di violazione del diritto alla libertà sindacale. Nel secondo capitolo viene esposta la vicenda giudiziaria in analisi, ovvero il ricorso da parte della FILT-CGIL di Bergamo contro Ryanair per dichiarare come discriminatoria la condotta della società irlandese e la clausola “Estinzione del contratto”, lesiva del principio di parità di trattamento e dissuasiva nell’accesso al lavoro. Infine, verrà trattato l’approccio giurisprudenziale alla vicenda approfondendo la sentenza della Corte di Cassazione del 21 luglio 2021 n. 20819 che ha messo fine alla vicenda in esame.

La discriminazione per ragioni di affiliazione sindacale: il caso Ryanair

COI, GIOVANNA
2023/2024

Abstract

La libertà sindacale rappresenta uno dei diritti fondamentali riconosciuti anche a livello internazionale. La sua accezione è duplice e si configura nella sua dimensione positiva e negativa. Il diritto in capo ai lavoratori, e anche ai datori di lavoro, è sia quello di costituire organizzazioni sindacali e rappresentanze delle stesse all’interno delle aziende, di aderirvi liberamente e di partecipare attivamente alle loro attività, sia quello di poter decidere liberamente di non mettere in atto nessuna di queste azioni. Questa tesi affronta il tema della violazione della libertà sindacale e delle discriminazioni legate a ragioni di affiliazione alle organizzazioni dei lavoratori. Il primo capitolo è dedicato al quadro normativo vigente in materia di libertà sindacale. Si analizzeranno le norme di diritto sovranazionale, europeo-comunitario e nazionale. Infine, si vedranno gli strumenti di tutela in caso di violazione del diritto alla libertà sindacale. Nel secondo capitolo viene esposta la vicenda giudiziaria in analisi, ovvero il ricorso da parte della FILT-CGIL di Bergamo contro Ryanair per dichiarare come discriminatoria la condotta della società irlandese e la clausola “Estinzione del contratto”, lesiva del principio di parità di trattamento e dissuasiva nell’accesso al lavoro. Infine, verrà trattato l’approccio giurisprudenziale alla vicenda approfondendo la sentenza della Corte di Cassazione del 21 luglio 2021 n. 20819 che ha messo fine alla vicenda in esame.
2023
Discrimination based on trade union affiliation: the Ryanair case
Diritto sindacale
Libertà sindacale
Discriminazione
Clausola risolutiva
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/76945