Introduzione: Questa revisione di letteratura sottolinea l'importanza della comunicazione nel bambino oncologico in cure palliative pediatriche, considerata un elemento centrale per supportare i pazienti e le loro famiglie durante il percorso di malattia. Una comunicazione efficace deve essere modulata in base all'età e al livello di sviluppo del bambino, favorendo un dialogo aperto e rispettoso che coinvolga sia il paziente che i genitori. Tale approccio permette di costruire un rapporto di fiducia, ridurre ansie e paure, e garantire un’assistenza realmente centrata sui bisogni dell’intero nucleo familiare. La letteratura esamina anche il ruolo degli operatori sanitari come figure di riferimento non solo per le competenze cliniche, ma anche per il supporto emotivo offerto, evidenziando la necessità di un’adeguata formazione specifica per comunicare in modo empatico e rispettoso. Inoltre, viene ribadita l’importanza di includere il bambino nelle conversazioni, quando possibile, per rispettare la sua dignità e promuovere una maggiore partecipazione attiva al percorso di cura. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi è eseguire una revisione di letteratura per analizzare l'importanza di una comunicazione efficace tra gli infermieri, i bambini oncologici in cure palliative e le loro famiglie, approfondendo il ruolo dell'infermiere nel facilitare tali processi comunicativi. La ricerca si propone di esplorare in che modo una comunicazione adeguata possa contribuire al miglioramento del benessere psicologico ed emotivo dei bambini e fornire supporto alle famiglie, favorendo la qualità delle relazioni interpersonali e del processo decisionale condiviso. Materiali e metodi: Questa revisione è stata eseguita utilizzando la banca dati “PubMed” e i motori di ricerca “Google Scholar” e “Google” in ricerca libera. Risultati: Nei risultati emerge chiaramente che una comunicazione adeguata e sensibile è fondamentale per migliorare la qualità dell’assistenza nelle cure palliative pediatriche. Un dialogo calibrato sulle capacità cognitive del bambino e sulle esigenze della famiglia contribuisce a ridurre il livello di ansia e stress, favorendo una maggiore partecipazione attiva nel processo decisionale e facilitando l’accettazione della situazione clinica. Inoltre, la presenza di operatori sanitari formati nel comunicare in modo empatico si traduce inevitabilmente in un miglioramento del benessere emotivo sia per i piccoli pazienti che per i genitori, rafforzando il rapporto di fiducia e creando un ambiente di cura più accogliente e rispettoso, sebbene la letteratura sia ancora limitata. Discussione e conclusione: Nella discussione si evidenzia come l’efficacia della comunicazione nelle cure palliative pediatriche vada oltre la semplice trasmissione di informazioni, coinvolgendo aspetti emotivi e relazionali fondamentali per garantire un'assistenza olistica e centrata sulla famiglia. Nonostante la crescente consapevolezza sull'importanza del tema, permangono criticità legate alla formazione specifica degli operatori sanitari e all'adozione di protocolli strutturati che facilitino un dialogo empatico e modulato in base alle esigenze di ciascun paziente. Le conclusioni confermano che investire nello sviluppo di competenze comunicative e in percorsi formativi mirati è essenziale per migliorare il supporto offerto a bambini e genitori, creando un ambiente che promuova la fiducia, il rispetto e la partecipazione attiva al percorso di cura. Ulteriori ricerche in questo campo potrebbero contribuire a colmare le attuali lacune, definendo strategie comunicative specifiche per affrontare in modo più efficace le sfide emotive e cliniche proprie delle cure palliative pediatriche.
COMUNICAZIONE E RELAZIONE D'AIUTO NELLE CURE PALLIATIVE NEL PAZIENTE ONCOLOGICO PEDIATRICO
BATTILANA, CHIARA
2023/2024
Abstract
Introduzione: Questa revisione di letteratura sottolinea l'importanza della comunicazione nel bambino oncologico in cure palliative pediatriche, considerata un elemento centrale per supportare i pazienti e le loro famiglie durante il percorso di malattia. Una comunicazione efficace deve essere modulata in base all'età e al livello di sviluppo del bambino, favorendo un dialogo aperto e rispettoso che coinvolga sia il paziente che i genitori. Tale approccio permette di costruire un rapporto di fiducia, ridurre ansie e paure, e garantire un’assistenza realmente centrata sui bisogni dell’intero nucleo familiare. La letteratura esamina anche il ruolo degli operatori sanitari come figure di riferimento non solo per le competenze cliniche, ma anche per il supporto emotivo offerto, evidenziando la necessità di un’adeguata formazione specifica per comunicare in modo empatico e rispettoso. Inoltre, viene ribadita l’importanza di includere il bambino nelle conversazioni, quando possibile, per rispettare la sua dignità e promuovere una maggiore partecipazione attiva al percorso di cura. Obiettivo: L’obiettivo di questa tesi è eseguire una revisione di letteratura per analizzare l'importanza di una comunicazione efficace tra gli infermieri, i bambini oncologici in cure palliative e le loro famiglie, approfondendo il ruolo dell'infermiere nel facilitare tali processi comunicativi. La ricerca si propone di esplorare in che modo una comunicazione adeguata possa contribuire al miglioramento del benessere psicologico ed emotivo dei bambini e fornire supporto alle famiglie, favorendo la qualità delle relazioni interpersonali e del processo decisionale condiviso. Materiali e metodi: Questa revisione è stata eseguita utilizzando la banca dati “PubMed” e i motori di ricerca “Google Scholar” e “Google” in ricerca libera. Risultati: Nei risultati emerge chiaramente che una comunicazione adeguata e sensibile è fondamentale per migliorare la qualità dell’assistenza nelle cure palliative pediatriche. Un dialogo calibrato sulle capacità cognitive del bambino e sulle esigenze della famiglia contribuisce a ridurre il livello di ansia e stress, favorendo una maggiore partecipazione attiva nel processo decisionale e facilitando l’accettazione della situazione clinica. Inoltre, la presenza di operatori sanitari formati nel comunicare in modo empatico si traduce inevitabilmente in un miglioramento del benessere emotivo sia per i piccoli pazienti che per i genitori, rafforzando il rapporto di fiducia e creando un ambiente di cura più accogliente e rispettoso, sebbene la letteratura sia ancora limitata. Discussione e conclusione: Nella discussione si evidenzia come l’efficacia della comunicazione nelle cure palliative pediatriche vada oltre la semplice trasmissione di informazioni, coinvolgendo aspetti emotivi e relazionali fondamentali per garantire un'assistenza olistica e centrata sulla famiglia. Nonostante la crescente consapevolezza sull'importanza del tema, permangono criticità legate alla formazione specifica degli operatori sanitari e all'adozione di protocolli strutturati che facilitino un dialogo empatico e modulato in base alle esigenze di ciascun paziente. Le conclusioni confermano che investire nello sviluppo di competenze comunicative e in percorsi formativi mirati è essenziale per migliorare il supporto offerto a bambini e genitori, creando un ambiente che promuova la fiducia, il rispetto e la partecipazione attiva al percorso di cura. Ulteriori ricerche in questo campo potrebbero contribuire a colmare le attuali lacune, definendo strategie comunicative specifiche per affrontare in modo più efficace le sfide emotive e cliniche proprie delle cure palliative pediatriche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77042