Background La sindrome da sospensione o trauma da sospensione è una condizione pericolosa per la vita che potenzialmente può instaurarsi in tutte quelle persone che utilizzano un dispositivo anti caduta e l’attività svolta presenta un rischio di caduta. Questa condizione si instaura nel momento in cui un corpo rimane appeso passivamente, in posizione, verticale per un periodo dilatato nel tempo. Si può osservare sia in ambito lavorativo sia sportivo, come nell’alpinismo, la speleologia, l’arrampicata sportiva e altri. L’incidenza correlata alla sindrome da sospensione non è nota e ci sono pochissimi studi a riguardo. Viene considerata una condizione rara. Obiettivo L’elaborato si pone l’obiettivo di identificare, attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica disponibile, la fisiopatologia, le modalità di intervento e gestione della vittima, delle strategia preventive della sindrome da sospensione. Materiali e metodi Sono stati analizzati 23 articoli scientifici, reperiti in banche dati online, quali Pubmed (MedLine), Google Scholar, UpToDate® e Cochrane Library. I termini utilizzati come chievi di ricerca sono “suspension syndrome”, “suspension trauma”, “suspension shock”, “harness syndrome”, “suspension stress”, “reflow syndrome”, “rescue death”, “rock climbing”, “speleology”; a loro volta sono state correlate grazie all’operatore booleano AND. Gli articoli non pertinenti alla presente revisione della letteratura non sono stati presi in considerazione. Risultati della ricerca La maggior parte degli studi condivide l’ipotesi che la causa della sindrome da sospensione sia legata ad un ristagno venoso a livello degli arti inferiori, portando a un’ipovolemia relativa con conseguente ipoperfusione cerebrale. Se la vittima non viene trattata tempestivamente, può andare incontro ad un arresto cardiocircolatorio. Questo meccanismo può essere correlato anche ad un riflesso vasovagale. L’obiettivo principale è quello di prevenire il verificarsi ditale sindrome e, se ciò non è possibile, va incentivata la persona a muovere gli arti inferiori, facendo rimanere attiva la pompa muscolare, ritardando la comparsa di segni e sintomi, e va garantito un primo soccorso tempestivo. Il trattamento della persona che manifesta segni e sintomi tipici della sindrome da sospensione, negli anni, ha subito delle variazioni delle raccomandazioni. Oggi la ricerca scientifica suggerisce di garantire una rapida evacuazione alla vittima e, successivamente, devono essere adottate le linee guida dell’Atls o del Phtc. Key Words Suspension syndrome, suspension trauma, suspension shock, harness syndrome, suspension stress, reflow syndrome, rescue death, rock climbing, speleology.
Gestione e prevenzione della sindrome da sospensione
BIANCHINI, GIOVANNI
2023/2024
Abstract
Background La sindrome da sospensione o trauma da sospensione è una condizione pericolosa per la vita che potenzialmente può instaurarsi in tutte quelle persone che utilizzano un dispositivo anti caduta e l’attività svolta presenta un rischio di caduta. Questa condizione si instaura nel momento in cui un corpo rimane appeso passivamente, in posizione, verticale per un periodo dilatato nel tempo. Si può osservare sia in ambito lavorativo sia sportivo, come nell’alpinismo, la speleologia, l’arrampicata sportiva e altri. L’incidenza correlata alla sindrome da sospensione non è nota e ci sono pochissimi studi a riguardo. Viene considerata una condizione rara. Obiettivo L’elaborato si pone l’obiettivo di identificare, attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica disponibile, la fisiopatologia, le modalità di intervento e gestione della vittima, delle strategia preventive della sindrome da sospensione. Materiali e metodi Sono stati analizzati 23 articoli scientifici, reperiti in banche dati online, quali Pubmed (MedLine), Google Scholar, UpToDate® e Cochrane Library. I termini utilizzati come chievi di ricerca sono “suspension syndrome”, “suspension trauma”, “suspension shock”, “harness syndrome”, “suspension stress”, “reflow syndrome”, “rescue death”, “rock climbing”, “speleology”; a loro volta sono state correlate grazie all’operatore booleano AND. Gli articoli non pertinenti alla presente revisione della letteratura non sono stati presi in considerazione. Risultati della ricerca La maggior parte degli studi condivide l’ipotesi che la causa della sindrome da sospensione sia legata ad un ristagno venoso a livello degli arti inferiori, portando a un’ipovolemia relativa con conseguente ipoperfusione cerebrale. Se la vittima non viene trattata tempestivamente, può andare incontro ad un arresto cardiocircolatorio. Questo meccanismo può essere correlato anche ad un riflesso vasovagale. L’obiettivo principale è quello di prevenire il verificarsi ditale sindrome e, se ciò non è possibile, va incentivata la persona a muovere gli arti inferiori, facendo rimanere attiva la pompa muscolare, ritardando la comparsa di segni e sintomi, e va garantito un primo soccorso tempestivo. Il trattamento della persona che manifesta segni e sintomi tipici della sindrome da sospensione, negli anni, ha subito delle variazioni delle raccomandazioni. Oggi la ricerca scientifica suggerisce di garantire una rapida evacuazione alla vittima e, successivamente, devono essere adottate le linee guida dell’Atls o del Phtc. Key Words Suspension syndrome, suspension trauma, suspension shock, harness syndrome, suspension stress, reflow syndrome, rescue death, rock climbing, speleology.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77046