Nell’ambito del sistema di emergenza- urgenza, il soccorritore volontario, appartenente ai vari enti presenti sul territorio ha un ruole cruciale, in quanto permette di alleviare il carico di lavoro al sistema 118, gestendo le chiamate meno gravi e in caso di necessità di erogare manovre salvavita, quali una RCP di qualità. Il volontario una volta valutato il paziente e trasportato in Pronto Soccorso, deve essere in grado di eseguire una consegna e di comunicare in modo efficace al personale infermieristico riguardo la situazione clinica del paziente ed eventuali manovre praticate, punto nel quale anche tra professionisti c’è un elevato rischio di errore. Lo studio pone l’attenzione proprio su questo passaggio, in quanto il soccorritore non essendo un sanitario non è abituato a rapportarsi in modo continuo con i professionisti, è stato quindi proposto uno strumento, basato su un precedente studio, al personale infermieristico dei pronto soccorso afferenti all'Ulss 2 “Marca Trevigiana”. Dai risultati ottenuti vediamo ci sia la necessità di aumentare la qualità della formazione per gli enti e e cercare di uniformarla per avere standard uguali nel territorio.
Il percepito degli infermieri rispetto le competenze dei soccorritori laici nell'handover tra territorio e DEA
BONATO, MARCO
2023/2024
Abstract
Nell’ambito del sistema di emergenza- urgenza, il soccorritore volontario, appartenente ai vari enti presenti sul territorio ha un ruole cruciale, in quanto permette di alleviare il carico di lavoro al sistema 118, gestendo le chiamate meno gravi e in caso di necessità di erogare manovre salvavita, quali una RCP di qualità. Il volontario una volta valutato il paziente e trasportato in Pronto Soccorso, deve essere in grado di eseguire una consegna e di comunicare in modo efficace al personale infermieristico riguardo la situazione clinica del paziente ed eventuali manovre praticate, punto nel quale anche tra professionisti c’è un elevato rischio di errore. Lo studio pone l’attenzione proprio su questo passaggio, in quanto il soccorritore non essendo un sanitario non è abituato a rapportarsi in modo continuo con i professionisti, è stato quindi proposto uno strumento, basato su un precedente studio, al personale infermieristico dei pronto soccorso afferenti all'Ulss 2 “Marca Trevigiana”. Dai risultati ottenuti vediamo ci sia la necessità di aumentare la qualità della formazione per gli enti e e cercare di uniformarla per avere standard uguali nel territorio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77049