Gestione infermieristica del paziente psichiatrico terminale

Problem and Background: The management of the terminally ill patient with a psychiatric comorbidity can be complicated for the care team due to the complex interplay between pre-existing mental pathology and the patient's response to proposed medical treatment. This can significantly affect therapeutic management and the patient's ability to understand, accept or adhere to treatment pathways. Aim: The aim is to examine, through a review of the scientific literature, whether and how mental illness may affect the provision of nursing care. It is also intended to assess whether the terminal patient with psychiatric comorbidity receives the same comparable quality of care as a terminal patient without a psychiatric component. Material and methods: A literature review was conducted by consulting the scientific database Pubmed, including a time limit of 5 years and article type criteria. MeSh terms were used. Results: 16 studies were selected that met the inclusion and exclusion criteria: 11 systematic reviews, 3 randomised clinical trials and 2 cohort studies. Conclusion: Studies have shown that the nursing management of a terminally ill psychiatric patient represents a complex and articulated challenge, which requires not only high technical and clinical skills, but also a considerable amount of empathy, interpersonal skills and solid professional preparation. The nurse caring for a patient in this condition has to deal with a number of specific issues, as the presence of a pre-existing psychiatric pathology significantly influences various aspects of the care pathway. In conclusion, the nursing care of terminal patients with psychiatric comorbidities represents one of the most demanding challenges in the health care field, as it requires high-level technical, relational and human skills.

Problema e Background: La gestione del paziente terminale con una comorbidità psichiatrica può risultare complicata per l’équipe curante a causa della complessa l'interazione che si instaura tra la patologia mentale preesistente e la risposta del paziente stesso alle cure mediche proposte. Questo può influire in modo significativo la gestione terapeutica e la capacità del paziente di comprendere, accettare o aderire ai percorsi di cura. Scopo: Lo scopo è quello di esaminare, attraverso una revisione della letteratura scientifica, se e in che modo la malattia mentale possa inficiare sull’erogazione delle cure infermieristiche. Si intende inoltre valutare se il paziente terminale con comorbidità psichiatrica riceva la stessa qualità di cure comparabile a quella offerta ad un paziente terminale senza una componente psichiatrica. Materiale e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura mediante consultazione del database scientifico Pubmed, inserendo un limite temporale di 5 anni e criteri di tipologia degli articoli. Sono stati utilizzati termini MeSh. Risultati: Sono stati selezionati 16 studi che corrispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione: 11 revisioni sistematiche, 3 trial clinici randomizzati e 2 studio di coorte. Conclusione: Gli studi hanno evidenziato che la gestione infermieristica di un paziente psichiatrico terminale rappresenta una sfida complessa e articolata, che richiede non solo competenze tecniche e cliniche elevate, ma anche una notevole dose di empatia, capacità relazionali e una solida preparazione professionale. L'infermiere che si trova ad assistere un paziente in queste condizioni deve affrontare una serie di problematiche specifiche, in quanto la presenza di una patologia psichiatrica preesistente influisce in modo significativo su vari aspetti del percorso di cura. In conclusione, l'assistenza infermieristica verso i pazienti terminali con comorbidità psichiatriche rappresenta una delle sfide più impegnative nel campo della salute, poiché richiede competenze tecniche, relazionali e umane di alto livello.