Background : L’ictus rappresenta la principale causa d’invalidità in Italia e nel mondo e comporta notevoli ripercussioni non solo ai pazienti ma anche ai loro caregivers , spesso membri della famiglia, a cui è affidata in maniera improvvisa una gravosa assistenza. Obiettivo : Indagare attraverso una revisione della letteratura, gli interventi infermieristici rivolti al paziente con ictus e ai suoi caregivers , al fine di favorire un’assistenza adeguata e ridurre il rischio di burden (sovraccarico fisico, psico-emotivo ed economico dovuto ad una malattia). Materiali e metodi : È stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione articoli appartenenti alle banche dati Pubmed e Cinahal . Sono state incluse 17 pubblicazioni degli ultimi cinque anni pertinenti con l’argomento di tesi, attraverso stringhe di ricerca in riferimento al PIO (P= paziente con ictus e il suo caregiver, I= interventi infermieristici educativi, comunicativi e relazionali ed O= favorire un’adeguata assistenza domiciliare e ridurre il rischio di burden del caregiver ) . Risultati della ricerca : I risultati della ricerca evidenziano in sintesi che interventi infermieristici strutturati e personalizzati, quali programmi educativi sull’assistenza domiciliare post-ictus, oltre a sessioni di counseling psicologico, permettono di: rilevare precocemente sintomi premonitori di complicanze, favorire cambiamenti comportamentali efficaci, ridurre il carico assistenziale, aumentare il benessere, la qualità di vita delle parti coinvolte e ridurre il numero dei ricoveri. Conclusione : In un contesto sociosanitario dove il numero di persone affette da ictus è in aumento, anche per l’aumento della speranza di vita, le strategie educative rivolte ai pazienti e ai caregivers, rivestono un ruolo fondamentale. L’identificazione dei fattori predittivi di burden permette all’infermiere di riconoscere i soggetti a maggior rischio di sviluppare tale patologia e di applicare interventi di educazione ed addestramento volti alla prevenzione di questo fenomeno e al rinforzo dell’alleanza terapeutica. Si prevede che il percorso di cura sarà orientato verso interventi sempre più personalizzati, tecnologicamente avanzati e centrati sul paziente e sul suo caregiver , considerati come un’unità inscindibile.
Interventi infermieristici per il paziente con ictus e il suo caregiver: valutazione degli esiti e del carico assistenziale
MAGNABOSCO, GIULIA
2023/2024
Abstract
Background : L’ictus rappresenta la principale causa d’invalidità in Italia e nel mondo e comporta notevoli ripercussioni non solo ai pazienti ma anche ai loro caregivers , spesso membri della famiglia, a cui è affidata in maniera improvvisa una gravosa assistenza. Obiettivo : Indagare attraverso una revisione della letteratura, gli interventi infermieristici rivolti al paziente con ictus e ai suoi caregivers , al fine di favorire un’assistenza adeguata e ridurre il rischio di burden (sovraccarico fisico, psico-emotivo ed economico dovuto ad una malattia). Materiali e metodi : È stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione articoli appartenenti alle banche dati Pubmed e Cinahal . Sono state incluse 17 pubblicazioni degli ultimi cinque anni pertinenti con l’argomento di tesi, attraverso stringhe di ricerca in riferimento al PIO (P= paziente con ictus e il suo caregiver, I= interventi infermieristici educativi, comunicativi e relazionali ed O= favorire un’adeguata assistenza domiciliare e ridurre il rischio di burden del caregiver ) . Risultati della ricerca : I risultati della ricerca evidenziano in sintesi che interventi infermieristici strutturati e personalizzati, quali programmi educativi sull’assistenza domiciliare post-ictus, oltre a sessioni di counseling psicologico, permettono di: rilevare precocemente sintomi premonitori di complicanze, favorire cambiamenti comportamentali efficaci, ridurre il carico assistenziale, aumentare il benessere, la qualità di vita delle parti coinvolte e ridurre il numero dei ricoveri. Conclusione : In un contesto sociosanitario dove il numero di persone affette da ictus è in aumento, anche per l’aumento della speranza di vita, le strategie educative rivolte ai pazienti e ai caregivers, rivestono un ruolo fondamentale. L’identificazione dei fattori predittivi di burden permette all’infermiere di riconoscere i soggetti a maggior rischio di sviluppare tale patologia e di applicare interventi di educazione ed addestramento volti alla prevenzione di questo fenomeno e al rinforzo dell’alleanza terapeutica. Si prevede che il percorso di cura sarà orientato verso interventi sempre più personalizzati, tecnologicamente avanzati e centrati sul paziente e sul suo caregiver , considerati come un’unità inscindibile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77081