Introduzione La schizofrenia è un disturbo psichiatrico complesso che coinvolge vari aspetti della vita del paziente, dai sintomi psicotici ai deficit cognitivi e negativi, influenzando in modo significativo le capacità di socializzazione, autonomia e vita lavorativa. Sebbene la terapia farmacologica sia efficace per i sintomi positivi, non riesce a risolvere i deficit cognitivi e le difficoltà funzionali che limitano la qualità della vita dei pazienti. Scopo/Obiettivo Lo studio si propone di analizzare l’efficacia degli interventi non farmacologici, in particolare della riabilitazione cognitiva, e di esplorare il ruolo dell’infermiere nella gestione e applicazione di tali interventi, evidenziando l'importanza di una formazione continua e specifica. Materiali e metodi La ricerca si è basata su una revisione della letteratura condotta utilizzando PubMed e Google Scholar. Sono stati selezionati studi recenti sugli interventi non farmacologici nella gestione della schizofrenia, con particolare attenzione all'uso del software CogPack e al ruolo dell’infermiere. Risultati La revisione ha evidenziato che la riabilitazione cognitiva, supportata dall’utilizzo di strumenti come CogPack, migliora le funzioni cognitive e sociali dei pazienti schizofrenici. Tuttavia, è emersa la necessità di una formazione adeguata al personale infermieristico, indispensabile per garantire un'efficace implementazione di questi interventi. Conclusioni Gli interventi non farmacologici, come la riabilitazione cognitiva, sono una risorsa fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da schizofrenia. Il coinvolgimento attivo dell’infermiere è essenziale, ma richiede una costante formazione per adattarsi alle innovazioni tecnologiche e terapeutiche.
Il ruolo dell'infermiere nei nuovi interventi non farmacologici per pazienti con schizofrenia. Ricerca e revisione di letteratura
SALVALAGGIO, MONICA
2023/2024
Abstract
Introduzione La schizofrenia è un disturbo psichiatrico complesso che coinvolge vari aspetti della vita del paziente, dai sintomi psicotici ai deficit cognitivi e negativi, influenzando in modo significativo le capacità di socializzazione, autonomia e vita lavorativa. Sebbene la terapia farmacologica sia efficace per i sintomi positivi, non riesce a risolvere i deficit cognitivi e le difficoltà funzionali che limitano la qualità della vita dei pazienti. Scopo/Obiettivo Lo studio si propone di analizzare l’efficacia degli interventi non farmacologici, in particolare della riabilitazione cognitiva, e di esplorare il ruolo dell’infermiere nella gestione e applicazione di tali interventi, evidenziando l'importanza di una formazione continua e specifica. Materiali e metodi La ricerca si è basata su una revisione della letteratura condotta utilizzando PubMed e Google Scholar. Sono stati selezionati studi recenti sugli interventi non farmacologici nella gestione della schizofrenia, con particolare attenzione all'uso del software CogPack e al ruolo dell’infermiere. Risultati La revisione ha evidenziato che la riabilitazione cognitiva, supportata dall’utilizzo di strumenti come CogPack, migliora le funzioni cognitive e sociali dei pazienti schizofrenici. Tuttavia, è emersa la necessità di una formazione adeguata al personale infermieristico, indispensabile per garantire un'efficace implementazione di questi interventi. Conclusioni Gli interventi non farmacologici, come la riabilitazione cognitiva, sono una risorsa fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da schizofrenia. Il coinvolgimento attivo dell’infermiere è essenziale, ma richiede una costante formazione per adattarsi alle innovazioni tecnologiche e terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77103