Rumore e ipoacusia: una relazione indissolubile. Il rumore rappresenta una minaccia costante per la nostra uditiva, con il potere di causare danni permanenti e una conseguente ipoacusia. La relazione tra questi due termini è stata oggetto di studio fin dai primi anni del Novecento, quando la ricerca iniziò a svelare i meccanismi che conducono alla perdita uditiva a seguito dell'esposizione a rumori forti. Primi studi iniziarono a porre in relazione i due termini, l’ipoacusia come conseguenza del rumore, identificando il danno nel “trauma acustico” (Perlman, 1945). Da sempre, il paradigma dominante nelle ricerche scientifiche sull'ipoacusia da rumore era rappresentato dal danno da rumore sul luogo di lavoro. L'attenzione era focalizzata sugli effetti negativi dell'esposizione prolungata a rumori forti in contesti industriali e artigianali (Larsen, 1952). Negli ultimi decenni un nuovo tipo di rumore ha assunto un ruolo di primaria importanza nel determinare una ipoacusia: il "rumore ricreazionale", riferito a quell'esposizione sonora non obbligatoria a cui un individuo decide di sottoporsi durante il proprio tempo libero, e che, a differenza del rumore occupazionale o di quello ambientale, come il traffico o i rumori di cantiere, è caratterizzato dalla volontarietà dell'esposizione. L'ascolto di musica ad alto volume nel tempo libero, durante una pausa, o nel tragitto casa/lavoro, ad esempio, rappresenta una minaccia crescente per l'udito della popolazione, in particolare dei giovani. La diffusione di dispositivi mobili e la crescente popolarità di concerti e festival musicali, spesso caratterizzati da volumi elevati, espongono le persone a un rischio concreto di ipoacusia. La presente tesi si propone di analizzare in dettaglio il rumore ricreazionale come fattore di rischio per ipoacusia. L'obiettivo è quello di approfondire le cause e le conseguenze dell'esposizione al rumore ricreazionale, con particolare attenzione alle abitudini dei giovani e all'impatto che esse hanno sulla loro salute uditiva. Inoltre il seguente lavoro si pone come obiettivo un’analisi sulla consapevolezza, da parte della popolazione giovanile, del rischio che comporta l’esposizione a questa tipologia di rumore.
IL RUMORE RICREAZIONALE: SONDAGGIO SU RISCHI, CONSEGUENZE E PERCEZIONE DEL PROBLEMA NELLA POPOLAZIONE GIOVANILE
CICCARELLI, ALESSANDRO
2023/2024
Abstract
Rumore e ipoacusia: una relazione indissolubile. Il rumore rappresenta una minaccia costante per la nostra uditiva, con il potere di causare danni permanenti e una conseguente ipoacusia. La relazione tra questi due termini è stata oggetto di studio fin dai primi anni del Novecento, quando la ricerca iniziò a svelare i meccanismi che conducono alla perdita uditiva a seguito dell'esposizione a rumori forti. Primi studi iniziarono a porre in relazione i due termini, l’ipoacusia come conseguenza del rumore, identificando il danno nel “trauma acustico” (Perlman, 1945). Da sempre, il paradigma dominante nelle ricerche scientifiche sull'ipoacusia da rumore era rappresentato dal danno da rumore sul luogo di lavoro. L'attenzione era focalizzata sugli effetti negativi dell'esposizione prolungata a rumori forti in contesti industriali e artigianali (Larsen, 1952). Negli ultimi decenni un nuovo tipo di rumore ha assunto un ruolo di primaria importanza nel determinare una ipoacusia: il "rumore ricreazionale", riferito a quell'esposizione sonora non obbligatoria a cui un individuo decide di sottoporsi durante il proprio tempo libero, e che, a differenza del rumore occupazionale o di quello ambientale, come il traffico o i rumori di cantiere, è caratterizzato dalla volontarietà dell'esposizione. L'ascolto di musica ad alto volume nel tempo libero, durante una pausa, o nel tragitto casa/lavoro, ad esempio, rappresenta una minaccia crescente per l'udito della popolazione, in particolare dei giovani. La diffusione di dispositivi mobili e la crescente popolarità di concerti e festival musicali, spesso caratterizzati da volumi elevati, espongono le persone a un rischio concreto di ipoacusia. La presente tesi si propone di analizzare in dettaglio il rumore ricreazionale come fattore di rischio per ipoacusia. L'obiettivo è quello di approfondire le cause e le conseguenze dell'esposizione al rumore ricreazionale, con particolare attenzione alle abitudini dei giovani e all'impatto che esse hanno sulla loro salute uditiva. Inoltre il seguente lavoro si pone come obiettivo un’analisi sulla consapevolezza, da parte della popolazione giovanile, del rischio che comporta l’esposizione a questa tipologia di rumore.File | Dimensione | Formato | |
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