VALUTAZIONE DELLO SHUNT POLMONARE PRIMA DEL TRATTAMENTO DI RADIOEMBOLIZZAZIONE TRANSARTERIOSA CON MICROSFERE MARCATE CON Y90. CONFRONTO TRA PARAMETRI.

Background: Accurate estimation of the Lung Shunt Fraction (LSF) is crucial for planning transarterial radioembolization with ^90Y-labeled microspheres. Traditionally, the LSF value has been calculated using 2D planar imaging, but the introduction of hybrid SPECT/CT provides a new opportunity for more precise and reliable assessment. This study aims to analyze the differences between 2D planar imaging and 3D SPECT/CT in LSF quantification and pulmonary activity analysis, examining the implications of these differences for the safety and effectiveness of therapy. Results: Data collected from 35 treated patients showed that planar images tend to overestimate the LSF compared to SPECT/CT, with a mean LSF value of 5.18% for 2D and 2.47% for 3D, which were statistically different. The pulmonary activity calculated with the three-dimensional method was generally lower compared to the planar estimate, except in some cases (11.43%) where SPECT/CT reported higher values. Regression analysis revealed a linear correlation (R² = 0.7845) between the two techniques, but the limited accuracy could be influenced by the small number of patients, suggesting the need for further studies. Conclusions: Three-dimensional SPECT/CT imaging proved to be more effective in assessing the LSF, offering greater patient safety and reducing the risk of exposure to inadequate doses. Although there is a significant correlation between the techniques, the discrepancies highlight the importance of accurate treatment planning based on more reliable data.

Background: La stima accurata dello shunt polmonare (Lung Shunt Fraction, LSF) è cruciale per pianificare la radioembolizzazione transarteriosa con microsfere marcate con ^90Y. Tradizionalmente, il valore dell'LSF è stato calcolato utilizzando l'imaging planare 2D, ma l'introduzione della SPECT/CT ibrida offre una nuova opportunità per una valutazione più precisa e affidabile. Questo studio si propone di analizzare le differenze tra l'imaging planare 2D e la SPECT/CT 3D nella quantificazione del LSF e nell'analisi dell'attività polmonare, esaminando le implicazioni di queste differenze per la sicurezza e l'efficacia della terapia. Risultati: I dati raccolti da 35 pazienti trattati hanno mostrato che le immagini planari tendono a sovrastimare il LSF rispetto alla SPECT/CT, con un valore medio di LSF del 5,18% per il 2D e del 2,47% per il 3D, risultando statisticamente differenti. L9attività polmonare calcolata con il metodo tridimensionale era generalmente inferiore rispetto alla stima planare, eccetto in alcuni casi (11,43%), in cui la SPECT/CT riportava valori più elevati. L9analisi di regressione ha rivelato una correlazione lineare (R2 = 0,7845) tra le due tecniche, ma la precisione limitata potrebbe essere influenzata dal numero ridotto di pazienti, suggerendo la necessità di ulteriori studi. Conclusioni: L'imaging tridimensionale SPECT/CT si è rivelato più efficace nella valutazione del LSF, offrendo una maggiore sicurezza per il paziente e riducendo il rischio di esposizione a dosi inadeguate. Anche se esiste una correlazione significativa tra le tecniche, le discrepanze riscontrate evidenziano l'importanza di una pianificazione terapeutica accurata basata su dati più affidabili.