L’Angio-TC con mezzo di contrasto rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale nella valutazione delle patologie aortiche, grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate e tridimensionali dell’anatomia vascolare. Questa metodica è ampiamente utilizzata per studiare il decorso dell’aorta (tortuosità, anomalie congenite), stenosi (parziali chiusure, restringimenti), dilatazioni (ectasie, aneurismi), dissecazioni e altre patologie, ma anche per il monitoraggio e il follow-up di tali condizioni nel tempo. Inoltre, l'Angio-TC si rivela cruciale nel valutare gli esiti di interventi chirurgici o procedure endovascolari eseguite per trattare le patologie aortiche. La Tomografia Computerizzata è tuttavia uno strumento che comporta l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Seppur l’esposizione del paziente ai raggi X durante un esame TC sia molto bassa, è comunque fondamentale cercare di ridurla al minimo possibile garantendo al contempo un'adeguata qualità diagnostica. Pertanto, lo scopo di questa tesi è quello di migliorare la pratica clinica attraverso l’ottimizzazione di due protocolli di routine utilizzati nell’U.O.C di Radiologia dell’ospedale Cà Foncello di Treviso. I protocolli in questione, denominati “Angio-TC” ed “Addome Trifasico”, hanno costituito la base per lo sviluppo di due nuovi protocolli ottimizzati denominati “Test 1” e “Test 2” . In questi ultimi, creati ex-novo, sono stati variati alcuni parametri relativi all’adattamento della dose. Si è prestata particolare attenzione al sistema di modulazione automatica della dose CAREDOSE 4D e alla sua estensione CAREKV. In tutti i protocolli il CAREDOSE 4D è stato mantenuto attivo. È stata invece modificata la funzionalità del Care kV, impostata in modalità ON nei due protocolli di routine e nel protocollo “Test 1” e in modalità semi-automatica del “Test 2”. I quattro protocolli sono stati testati attraverso l’utilizzo di due fantocci: il Catphan 600 e il Thormax. Le immagini ottenute dalle scansioni TC dei protocolli in esame sono state analizzate tramite il Software QALite e l’applicazione ImageJ. Ne è risultato che il primo protocollo ottimizzato mostri una qualità dell'immagine superiore rispetto al secondo. Il "Test 1" ha infatti valori di risoluzione spaziale comparabili ai protocolli attualmente in uso, mentre la risoluzione di contrasto, sebbene leggermente inferiore, presenta comunque valori che possono essere considerati soddisfacenti. Complessivamente, il primo protocollo ottimizzato offre quindi una buona qualità dell'immagine con una significativa riduzione della dose rispetto ai protocolli esistenti. In conclusione, il lavoro sinergico di CAREDOSE 4D e CARE kV presenta significativi vantaggi rispetto all’impostazione del CARE kV in modalità semi-automatica. Se questa combinazione di tecnologie offerte da Siemens viene peraltro associata ad una corretta scelta del parametro “Dose optimization” e quindi a dei corretti reference di dose, è possibile ottenere un buon compromesso tra la riduzione della dose e l’ottenimento di un imaging di qualità. Il protocollo “Test 1” ha pertanto soddisfatto l’obiettivo di questo lavoro. Questo protocollo dovrà essere testato in futuro su pazienti destinati ad Angio-TC dell’aorta addominale per poterne confermare la validità e quindi eventualmente poterlo integrare nella pratica clinica dell’U.O.C. di Radiologia dell’ospedale Cà Foncello di Treviso.
Valutazione della qualità delle immagini e della dose nello studio Angio-TC dell'addome per l'ottimizzazione dei protocolli clinici in TC Siemens con sistema di modulazione automatica della dose CARE Dose4D
GHIANI, CLAUDIA
2023/2024
Abstract
L’Angio-TC con mezzo di contrasto rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale nella valutazione delle patologie aortiche, grazie alla sua capacità di fornire immagini dettagliate e tridimensionali dell’anatomia vascolare. Questa metodica è ampiamente utilizzata per studiare il decorso dell’aorta (tortuosità, anomalie congenite), stenosi (parziali chiusure, restringimenti), dilatazioni (ectasie, aneurismi), dissecazioni e altre patologie, ma anche per il monitoraggio e il follow-up di tali condizioni nel tempo. Inoltre, l'Angio-TC si rivela cruciale nel valutare gli esiti di interventi chirurgici o procedure endovascolari eseguite per trattare le patologie aortiche. La Tomografia Computerizzata è tuttavia uno strumento che comporta l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Seppur l’esposizione del paziente ai raggi X durante un esame TC sia molto bassa, è comunque fondamentale cercare di ridurla al minimo possibile garantendo al contempo un'adeguata qualità diagnostica. Pertanto, lo scopo di questa tesi è quello di migliorare la pratica clinica attraverso l’ottimizzazione di due protocolli di routine utilizzati nell’U.O.C di Radiologia dell’ospedale Cà Foncello di Treviso. I protocolli in questione, denominati “Angio-TC” ed “Addome Trifasico”, hanno costituito la base per lo sviluppo di due nuovi protocolli ottimizzati denominati “Test 1” e “Test 2” . In questi ultimi, creati ex-novo, sono stati variati alcuni parametri relativi all’adattamento della dose. Si è prestata particolare attenzione al sistema di modulazione automatica della dose CAREDOSE 4D e alla sua estensione CAREKV. In tutti i protocolli il CAREDOSE 4D è stato mantenuto attivo. È stata invece modificata la funzionalità del Care kV, impostata in modalità ON nei due protocolli di routine e nel protocollo “Test 1” e in modalità semi-automatica del “Test 2”. I quattro protocolli sono stati testati attraverso l’utilizzo di due fantocci: il Catphan 600 e il Thormax. Le immagini ottenute dalle scansioni TC dei protocolli in esame sono state analizzate tramite il Software QALite e l’applicazione ImageJ. Ne è risultato che il primo protocollo ottimizzato mostri una qualità dell'immagine superiore rispetto al secondo. Il "Test 1" ha infatti valori di risoluzione spaziale comparabili ai protocolli attualmente in uso, mentre la risoluzione di contrasto, sebbene leggermente inferiore, presenta comunque valori che possono essere considerati soddisfacenti. Complessivamente, il primo protocollo ottimizzato offre quindi una buona qualità dell'immagine con una significativa riduzione della dose rispetto ai protocolli esistenti. In conclusione, il lavoro sinergico di CAREDOSE 4D e CARE kV presenta significativi vantaggi rispetto all’impostazione del CARE kV in modalità semi-automatica. Se questa combinazione di tecnologie offerte da Siemens viene peraltro associata ad una corretta scelta del parametro “Dose optimization” e quindi a dei corretti reference di dose, è possibile ottenere un buon compromesso tra la riduzione della dose e l’ottenimento di un imaging di qualità. Il protocollo “Test 1” ha pertanto soddisfatto l’obiettivo di questo lavoro. Questo protocollo dovrà essere testato in futuro su pazienti destinati ad Angio-TC dell’aorta addominale per poterne confermare la validità e quindi eventualmente poterlo integrare nella pratica clinica dell’U.O.C. di Radiologia dell’ospedale Cà Foncello di Treviso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77226