Negli ultimi anni i social media hanno assunto un ruolo preponderante nella vita quotidiana degli adolescenti, influenzando molti aspetti e diventando lo strumento di comunicazione più utilizzato. Social come Instagram, TikTok e Facebook sono per lo più utilizzati come vetrine per esporre la propria fisicità, spesso ritoccata da filtri, in cui vengono condivise immagini, contenuti e consigli disfunzionali sulla nutrizione per raggiungere un ideale di magrezza e di un corpo perfetto. Tutto questo ha un impatto significativo negli adolescenti, in particolare sulla percezione dell’immagine corporea e nell’influenzare l’autostima, con un significativo impatto nell’insorgenza di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione. La distinzione tra cibo “buono” e “cattivo”, la continua promozione di integratori alimentari, di prodotti miracolosi e di svariate tipologie di diete, che spesso non hanno nulla a che fare con fondamenti scientifici, rappresentano delle minacce per l’adolescente che arriva ad essere sempre più confuso, in un momento della vita già di per sé difficile. Da quanto sin qui affermato, appare evidente come la figura sanitaria del dietista, possa assumere un ruolo attivo nel trasferire i principi di una sana e corretta alimentazione allo scopo di far acquisire quella consapevolezza necessaria a riconoscere i messaggi cosiddetti disfunzionali e migliorare quindi i propri comportamenti alimentari. Il dietista attraverso l’educazione alimentare può contribuire a sviluppare una relazione positiva con il cibo, è fondamentale creare solide basi per vivere l'alimentazione in serenità e accogliere il proprio corpo con amorevolezza. Alla luce del crescente numero di casi di disturbi alimentari che si è registrato dopo la pandemia di Covid-19, questa tesi si propone di esplorare l'influenza dei social media sui comportamenti alimentari degli adolescenti e sull'emergere di tali disturbi. Inoltre, si punta a evidenziare l'importanza del ruolo del dietista nella prevenzione e nell'educazione alimentare rispetto ai principi di una nutrizione sana ed equilibrata, nonché nella capacità di riconoscere e contrastare la disinformazione in questo ambito. Nel primo capitolo si analizzano i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione secondo il DSM-5, mentre nel secondo capitolo si esplora l'influenza dei social media sul benessere psicologico e sulle abitudini alimentari. Il terzo capitolo si concentra sull'importanza dell'educazione alimentare e sul ruolo professionale del dietista. Successivamente, nel quarto capitolo, viene presentato uno studio che ha coinvolto un campione di adolescenti di una scuola superiore, con un focus sui risultati raccolti attraverso un questionario somministrato prima e dopo le consulenze con il dietista. Infine, nella conclusione della tesi, si discuterà la relazione tra i contenuti diffusi sui social media e lo sviluppo di disturbi della nutrizione, con particolare attenzione ai dati emersi dallo studio.
L'influenza dei social media nelle scelte alimentari degli adolescenti e nell'insorgenza dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione
ANDRETTA, GIULIA
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni i social media hanno assunto un ruolo preponderante nella vita quotidiana degli adolescenti, influenzando molti aspetti e diventando lo strumento di comunicazione più utilizzato. Social come Instagram, TikTok e Facebook sono per lo più utilizzati come vetrine per esporre la propria fisicità, spesso ritoccata da filtri, in cui vengono condivise immagini, contenuti e consigli disfunzionali sulla nutrizione per raggiungere un ideale di magrezza e di un corpo perfetto. Tutto questo ha un impatto significativo negli adolescenti, in particolare sulla percezione dell’immagine corporea e nell’influenzare l’autostima, con un significativo impatto nell’insorgenza di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione. La distinzione tra cibo “buono” e “cattivo”, la continua promozione di integratori alimentari, di prodotti miracolosi e di svariate tipologie di diete, che spesso non hanno nulla a che fare con fondamenti scientifici, rappresentano delle minacce per l’adolescente che arriva ad essere sempre più confuso, in un momento della vita già di per sé difficile. Da quanto sin qui affermato, appare evidente come la figura sanitaria del dietista, possa assumere un ruolo attivo nel trasferire i principi di una sana e corretta alimentazione allo scopo di far acquisire quella consapevolezza necessaria a riconoscere i messaggi cosiddetti disfunzionali e migliorare quindi i propri comportamenti alimentari. Il dietista attraverso l’educazione alimentare può contribuire a sviluppare una relazione positiva con il cibo, è fondamentale creare solide basi per vivere l'alimentazione in serenità e accogliere il proprio corpo con amorevolezza. Alla luce del crescente numero di casi di disturbi alimentari che si è registrato dopo la pandemia di Covid-19, questa tesi si propone di esplorare l'influenza dei social media sui comportamenti alimentari degli adolescenti e sull'emergere di tali disturbi. Inoltre, si punta a evidenziare l'importanza del ruolo del dietista nella prevenzione e nell'educazione alimentare rispetto ai principi di una nutrizione sana ed equilibrata, nonché nella capacità di riconoscere e contrastare la disinformazione in questo ambito. Nel primo capitolo si analizzano i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione secondo il DSM-5, mentre nel secondo capitolo si esplora l'influenza dei social media sul benessere psicologico e sulle abitudini alimentari. Il terzo capitolo si concentra sull'importanza dell'educazione alimentare e sul ruolo professionale del dietista. Successivamente, nel quarto capitolo, viene presentato uno studio che ha coinvolto un campione di adolescenti di una scuola superiore, con un focus sui risultati raccolti attraverso un questionario somministrato prima e dopo le consulenze con il dietista. Infine, nella conclusione della tesi, si discuterà la relazione tra i contenuti diffusi sui social media e lo sviluppo di disturbi della nutrizione, con particolare attenzione ai dati emersi dallo studio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77302