Introduzione La malattia renale cronica (MRC) è una patologia progressiva caratterizzata da un aumentato rischio di complicanze metaboliche, cardiovascolari e nutrizionali. Tra gli approcci terapeutici, la dieta ipoproteica è riconosciuta come un intervento efficace per rallentare la progressione della malattia. Tuttavia, l'aderenza a tale regime alimentare rappresenta una sfida importante sia per i pazienti che per il team di cura. In tale senso, l'educazione terapeutica può svolgere un ruolo chiave nel migliorare la gestione della dieta e l’autonomia dei pazienti. Scopo dello studio Valutare se un approccio educazionale intensivo, incentrato sul counting delle proteine, possa contribuire a migliorare in modo significativo l'aderenza alla dieta nei pazienti con MRC in trattamento conservativo. L'obiettivo secondario dello studio è valutare se questa strategia possa favorire un miglioramento della qualità della vita, promuovendo maggiore autonomia e flessibilità nelle scelte alimentari. Pazienti, materiali e metodi Sono stati inclusi nello studio 24 pazienti (di cui 18 maschi e 6 femmine) affetti da MRC in stadio IV e V, in trattamento conservativo presso l’Azienda Ospedale – Università di Padova. I partecipanti hanno seguito un percorso educativo strutturato in quattro sessioni di gruppo e due incontri individuali. I principali argomenti affrontati durante gli incontri sono stati: le funzioni renali, i cardini della dieta ipoproteica, la lettura delle etichette alimentari, la stima delle porzioni, il conteggio delle proteine e utilizzo di app per il monitoraggio nutrizionale. All’inizio dell’intervento (T0) e a distanza di 6 mesi (T1), tutti i partecipanti sono stati valutati nelle seguenti aree: abitudini alimentari, parametri antropometrici, esami bioumorali, introito proteico stimato, conoscenze nutrizionali e grado di soddisfazione della dieta. Al termine dell’intervento, i partecipanti hanno compilato un questionario di autovalutazione. Risultati I pazienti hanno riportato una riduzione media dell’introito proteico superiore al 20%, accompagnata da miglioramenti significativi nei livelli di urea plasmatica e urinaria, bicarbonato sierico e colesterolo. Il gradimento della dieta è aumentato in modo marcato, come evidenziato dall’incremento della percentuale di pazienti dichiaratisi "molto soddisfatti" in tutte le sezioni del questionario SDQ-MDRD. Anche le conoscenze nutrizionali hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo. Su un totale di 16 domande, il punteggio medio che è passato da 7,2 a 13,6 punti, prima e dopo l’intervento. Conclusioni Questo studio ha dimostrato che un intervento educativo strutturato e personalizzato è un elemento chiave per migliorare l’aderenza alla dieta ipoproteica nei pazienti con MRC.
Counting delle proteine nei pazienti con malattia renale cronica in terapia conservativa: un approccio educativo di gruppo
LOVATO CORREA DIAS, LARISSA
2023/2024
Abstract
Introduzione La malattia renale cronica (MRC) è una patologia progressiva caratterizzata da un aumentato rischio di complicanze metaboliche, cardiovascolari e nutrizionali. Tra gli approcci terapeutici, la dieta ipoproteica è riconosciuta come un intervento efficace per rallentare la progressione della malattia. Tuttavia, l'aderenza a tale regime alimentare rappresenta una sfida importante sia per i pazienti che per il team di cura. In tale senso, l'educazione terapeutica può svolgere un ruolo chiave nel migliorare la gestione della dieta e l’autonomia dei pazienti. Scopo dello studio Valutare se un approccio educazionale intensivo, incentrato sul counting delle proteine, possa contribuire a migliorare in modo significativo l'aderenza alla dieta nei pazienti con MRC in trattamento conservativo. L'obiettivo secondario dello studio è valutare se questa strategia possa favorire un miglioramento della qualità della vita, promuovendo maggiore autonomia e flessibilità nelle scelte alimentari. Pazienti, materiali e metodi Sono stati inclusi nello studio 24 pazienti (di cui 18 maschi e 6 femmine) affetti da MRC in stadio IV e V, in trattamento conservativo presso l’Azienda Ospedale – Università di Padova. I partecipanti hanno seguito un percorso educativo strutturato in quattro sessioni di gruppo e due incontri individuali. I principali argomenti affrontati durante gli incontri sono stati: le funzioni renali, i cardini della dieta ipoproteica, la lettura delle etichette alimentari, la stima delle porzioni, il conteggio delle proteine e utilizzo di app per il monitoraggio nutrizionale. All’inizio dell’intervento (T0) e a distanza di 6 mesi (T1), tutti i partecipanti sono stati valutati nelle seguenti aree: abitudini alimentari, parametri antropometrici, esami bioumorali, introito proteico stimato, conoscenze nutrizionali e grado di soddisfazione della dieta. Al termine dell’intervento, i partecipanti hanno compilato un questionario di autovalutazione. Risultati I pazienti hanno riportato una riduzione media dell’introito proteico superiore al 20%, accompagnata da miglioramenti significativi nei livelli di urea plasmatica e urinaria, bicarbonato sierico e colesterolo. Il gradimento della dieta è aumentato in modo marcato, come evidenziato dall’incremento della percentuale di pazienti dichiaratisi "molto soddisfatti" in tutte le sezioni del questionario SDQ-MDRD. Anche le conoscenze nutrizionali hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo. Su un totale di 16 domande, il punteggio medio che è passato da 7,2 a 13,6 punti, prima e dopo l’intervento. Conclusioni Questo studio ha dimostrato che un intervento educativo strutturato e personalizzato è un elemento chiave per migliorare l’aderenza alla dieta ipoproteica nei pazienti con MRC.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77316