L’ obiettivo principale di questa tesi è analizzare la gestione della dieta di esclusione nei pazienti allergici, con particolare attenzione alla sua attuazione durante i pasti fuori casa, nei contesti ristorativi che durante i viaggi, e alle limitazioni correlate. Inoltre, la tesi esplora le abitudini d’acquisto dei pazienti e si concentra sui rischi percepiti e sulle difficoltà quotidiane correlate alla patologia. La dieta di esclusione è l’approccio terapeutico di prima linea per la gestione delle allergie alimentari e per la prevenzione di possibili reazioni avverse correlate all’ingestione dell’alimento non tollerato. L’attuazione di questo tipo di dieta risulta essere spesso difficoltosa e correlata a svariate limitazioni che influenzano la vita quotidiana dei pazienti, dalla spesa, al consumo di pasti fuori casa fino alla possibilità di viaggiare in sicurezza. La scarsa conoscenza dei rischi associati alle allergie alimentari da parte dei dipendenti del settore ristorativo e una scarsa armonizzazione e precisione di quelle che sono le norme relative all’etichettatura dei prodotti presenti in commercio, sono solo alcuni dei fattori che rendono difficoltosa la gestione della dieta di esclusione e che implicano quindi numerose limitazioni anche di carattere sociale durante la vita quotidiana. I pazienti con allergia alimentare e i caregivers devono essere in grado di identificare correttamente quelli che possono essere gli alimenti compatibili con la loro dieta presenti nel mercato, nei contesti ristorativi e al di fuori del domicilio; devono quindi scegliere quelli che al loro interno non presentano l’allergene ed educare o informare i soggetti con i quali si interfacciano sulla propria condizione e correlati rischi. Per le ragioni sopra elencate anche la qualità di vita risulta essere influenzata, e ciò che vi incide è anche la percezione soggettiva della possibilità che si possano verificare reazioni avverse in grado di mettere a repentaglio anche la sopravvivenza stessa del paziente. Una corretta attuazione della dieta di esclusione prevede quindi la giusta identificazione dell’allergene nei prodotti consumati e correlata astensione, evitando inappropriate restrizioni che potrebbero limitare ulteriormente la scelta alimentare.

Management della dieta di esclusione nei pazienti con allergia alimentare: difficoltà e rischi percepiti, limitazioni, abitudini d’acquisto e gestione nei contesti ristorativi.

PEGOLINI, EMMA
2023/2024

Abstract

L’ obiettivo principale di questa tesi è analizzare la gestione della dieta di esclusione nei pazienti allergici, con particolare attenzione alla sua attuazione durante i pasti fuori casa, nei contesti ristorativi che durante i viaggi, e alle limitazioni correlate. Inoltre, la tesi esplora le abitudini d’acquisto dei pazienti e si concentra sui rischi percepiti e sulle difficoltà quotidiane correlate alla patologia. La dieta di esclusione è l’approccio terapeutico di prima linea per la gestione delle allergie alimentari e per la prevenzione di possibili reazioni avverse correlate all’ingestione dell’alimento non tollerato. L’attuazione di questo tipo di dieta risulta essere spesso difficoltosa e correlata a svariate limitazioni che influenzano la vita quotidiana dei pazienti, dalla spesa, al consumo di pasti fuori casa fino alla possibilità di viaggiare in sicurezza. La scarsa conoscenza dei rischi associati alle allergie alimentari da parte dei dipendenti del settore ristorativo e una scarsa armonizzazione e precisione di quelle che sono le norme relative all’etichettatura dei prodotti presenti in commercio, sono solo alcuni dei fattori che rendono difficoltosa la gestione della dieta di esclusione e che implicano quindi numerose limitazioni anche di carattere sociale durante la vita quotidiana. I pazienti con allergia alimentare e i caregivers devono essere in grado di identificare correttamente quelli che possono essere gli alimenti compatibili con la loro dieta presenti nel mercato, nei contesti ristorativi e al di fuori del domicilio; devono quindi scegliere quelli che al loro interno non presentano l’allergene ed educare o informare i soggetti con i quali si interfacciano sulla propria condizione e correlati rischi. Per le ragioni sopra elencate anche la qualità di vita risulta essere influenzata, e ciò che vi incide è anche la percezione soggettiva della possibilità che si possano verificare reazioni avverse in grado di mettere a repentaglio anche la sopravvivenza stessa del paziente. Una corretta attuazione della dieta di esclusione prevede quindi la giusta identificazione dell’allergene nei prodotti consumati e correlata astensione, evitando inappropriate restrizioni che potrebbero limitare ulteriormente la scelta alimentare.
2023
Exclusion diet for patients with food allergies: difficulties, perceived risk, limitations, purchasing habits and restaurant management
allergia alimentare
rischio percepito
eating out
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Pegolini_Emma.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.52 MB
Formato Adobe PDF
1.52 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77320