Introduzione: I primi ‘1000 giorni’ sono particolarmente significativi per i nati prematuri per promuovere il benessere e migliorare le prospettive di salute a lungo termine. Scopo dello studio: Lo scopo dello studio è confrontare l’avvio e la gestione dell’alimentazione complementare (timing, qualità e quantità degli alimenti) nel primo anno di vita di un campione di nati prematuri, afferenti al reparto di Patologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedale - Università di Padova, nel periodo pre e post-pandemia da COVID-19, e di valutare, in un sottogruppo, l’impatto di uno specifico intervento di educazione alimentare prima dell’avvio dell’alimentazione complementare. Materiali e metodi: Attraverso questionari, sono stati raccolti dati anagrafici, antropometrici ed informazioni riguardanti l’alimentazione complementare (all’avvio e a 12 mesi d’età corretta). La stima degli intake di macro e micronutrienti è stata effettuata con recall 24 ore. Nel sottogruppo con intervento di educazione alimentare è stato fornito anche un opuscolo con indicazioni. I dati sono stati successivamente elaborati con i software Microsoft Excel Office 365® e Metadieta versione 4.6.1. Per l’analisi statistica è stato impiegato il software di analisi R (versione 4.4.1). Risultati: Lo studio ha coinvolto un campione (n=201) di bambini nati prematuri. Solo una piccola percentuale (16,8% nel periodo pre pandemia e 10,9% nel periodo post pandemia) assumeva latte materno all’avvio dell’alimentazione complementare. Nel campione esaminato nel pre pandemia è emerso un consumo significativamente maggiore (p-value <0,05) di sale, zucchero, miele, cibi e bevande dolci rispetto al campione esaminato nel post pandemia. Da recall 24h, i bambini ex prematuri assumono 300 Kcal/die in più rispetto ai fabbisogni e un apporto proteico del 15% delle calorie giornaliere. I bambini, i cui genitori hanno ricevuto uno specifico intervento di educazione alimentare, presentano una migliore aderenza alle linee guida. Conclusioni: Lo studio evidenzia la necessità di integrazioni nutrizionali specifiche per i nati prematuri rispetto alle attuali linee guida per l’alimentazione complementare e l’importanza della promozione dell’allattamento e di adeguate abitudini alimentari fin dalla prima infanzia, soprattutto nell’attuale contesto, caratterizzato dalla diffusione di stili di vita obesogeni.

Alimentazione complementare e prematurità: analisi e valutazione di un intervento dietetico specifico

ZORZETTO, ELENA
2023/2024

Abstract

Introduzione: I primi ‘1000 giorni’ sono particolarmente significativi per i nati prematuri per promuovere il benessere e migliorare le prospettive di salute a lungo termine. Scopo dello studio: Lo scopo dello studio è confrontare l’avvio e la gestione dell’alimentazione complementare (timing, qualità e quantità degli alimenti) nel primo anno di vita di un campione di nati prematuri, afferenti al reparto di Patologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedale - Università di Padova, nel periodo pre e post-pandemia da COVID-19, e di valutare, in un sottogruppo, l’impatto di uno specifico intervento di educazione alimentare prima dell’avvio dell’alimentazione complementare. Materiali e metodi: Attraverso questionari, sono stati raccolti dati anagrafici, antropometrici ed informazioni riguardanti l’alimentazione complementare (all’avvio e a 12 mesi d’età corretta). La stima degli intake di macro e micronutrienti è stata effettuata con recall 24 ore. Nel sottogruppo con intervento di educazione alimentare è stato fornito anche un opuscolo con indicazioni. I dati sono stati successivamente elaborati con i software Microsoft Excel Office 365® e Metadieta versione 4.6.1. Per l’analisi statistica è stato impiegato il software di analisi R (versione 4.4.1). Risultati: Lo studio ha coinvolto un campione (n=201) di bambini nati prematuri. Solo una piccola percentuale (16,8% nel periodo pre pandemia e 10,9% nel periodo post pandemia) assumeva latte materno all’avvio dell’alimentazione complementare. Nel campione esaminato nel pre pandemia è emerso un consumo significativamente maggiore (p-value <0,05) di sale, zucchero, miele, cibi e bevande dolci rispetto al campione esaminato nel post pandemia. Da recall 24h, i bambini ex prematuri assumono 300 Kcal/die in più rispetto ai fabbisogni e un apporto proteico del 15% delle calorie giornaliere. I bambini, i cui genitori hanno ricevuto uno specifico intervento di educazione alimentare, presentano una migliore aderenza alle linee guida. Conclusioni: Lo studio evidenzia la necessità di integrazioni nutrizionali specifiche per i nati prematuri rispetto alle attuali linee guida per l’alimentazione complementare e l’importanza della promozione dell’allattamento e di adeguate abitudini alimentari fin dalla prima infanzia, soprattutto nell’attuale contesto, caratterizzato dalla diffusione di stili di vita obesogeni.
2023
Complementary feeding and prematurity: analysis and evaluation of a specific dietary intervention
Prematurità
Alimentazione
Crescita
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77325