Il dibattito giusfilosofico in relazione alla revisione delle attuali categorie e istituti giuridici in materia di capacità riconosciute all’individuo dal nostro ordinamento, stimolato dalle nuove scoperte neuroscientifiche, presuppone una riflessione sull’attualità e validità di alcuni dei paradigmi fondativi del nostro attuale codice civile. Nello specifico, l’ampia e corposa letteratura neuroscientifica sviluppatasi a partire dagli anni novanta ( cd. Brain decade) ad oggi, pone l’accento su concetti quali libero arbitrio, coscienza, identità, scelta, responsabilità ecc., che seppur concetti ampiamente dibattuti nel corso dei secoli, riemergono nella loro attualità delineando ancora una volta contrapposizioni deterministiche e indeterministiche. Tali concetti, nella loro attuale formulazione, delineano la complessità dell’individuo connotandolo assiologicamente quale soggetto razionale; idealtipo capace di assumere decisioni e comportamenti ponderati, coerentemente alle proprie esigenze, interessi e bisogni. Il presente lavoro nella prima parte si propone di analizzare i vari orientamenti giusfilosofico nazionali comparandoli ai principali orientamenti statunitensi dove le neuroscienze forensi hanno trovato più favorevole accoglimento; la seconda parte si concentrerà sulla prospettiva filosofico-scientifica del nuovo paradigma neuro-biologico proposto e le possibili ricadute applicative in ambito giuridico. Infine, la terza parte si propone di analizzare i diversi approcci metodologici in materia di ammissibilità e rilevanza probatoria della nuova prova neuroscentifica nel contesto giudiziario nazionale e statunitense. Nello specifico, verranno comparati gli approcci giuridici sotto il profilo dell’idoneità epistemologica della stessa nell’introdursi nell’attività logico-argomentativa del giudice.
Le Neuroscienze: riflessioni di diritto comparato
COLETTI, CHIARA
2023/2024
Abstract
Il dibattito giusfilosofico in relazione alla revisione delle attuali categorie e istituti giuridici in materia di capacità riconosciute all’individuo dal nostro ordinamento, stimolato dalle nuove scoperte neuroscientifiche, presuppone una riflessione sull’attualità e validità di alcuni dei paradigmi fondativi del nostro attuale codice civile. Nello specifico, l’ampia e corposa letteratura neuroscientifica sviluppatasi a partire dagli anni novanta ( cd. Brain decade) ad oggi, pone l’accento su concetti quali libero arbitrio, coscienza, identità, scelta, responsabilità ecc., che seppur concetti ampiamente dibattuti nel corso dei secoli, riemergono nella loro attualità delineando ancora una volta contrapposizioni deterministiche e indeterministiche. Tali concetti, nella loro attuale formulazione, delineano la complessità dell’individuo connotandolo assiologicamente quale soggetto razionale; idealtipo capace di assumere decisioni e comportamenti ponderati, coerentemente alle proprie esigenze, interessi e bisogni. Il presente lavoro nella prima parte si propone di analizzare i vari orientamenti giusfilosofico nazionali comparandoli ai principali orientamenti statunitensi dove le neuroscienze forensi hanno trovato più favorevole accoglimento; la seconda parte si concentrerà sulla prospettiva filosofico-scientifica del nuovo paradigma neuro-biologico proposto e le possibili ricadute applicative in ambito giuridico. Infine, la terza parte si propone di analizzare i diversi approcci metodologici in materia di ammissibilità e rilevanza probatoria della nuova prova neuroscentifica nel contesto giudiziario nazionale e statunitense. Nello specifico, verranno comparati gli approcci giuridici sotto il profilo dell’idoneità epistemologica della stessa nell’introdursi nell’attività logico-argomentativa del giudice.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77332