Introduzione: La morte endouterina fetale (MEF) è un evento tragico che colpisce profondamente famiglie e personale sanitario. È essenziale, nel caso si verifichi una MEF, adottare un approccio assistenziale ben definito e compassionevole, in grado di supportare la madre, il partner e i familiari. Questo progetto si propone di delineare un percorso di intervento standardizzato da seguire in caso di MEF, al fine di garantire un'assistenza di qualità che risponda alle esigenze fisiche ed emotive delle donne e delle famiglie colpite da questo evento drammatico. Un intervento chiaro, omologato e condiviso può contribuire a migliorare la gestione clinica, ridurre l'ansia e fornire supporto in un momento di vulnerabilità. In questo contesto, l’obiettivo principale è quello di fornire al personale ospedaliero un percorso assistenziale completo (clinico, etico, psicologico e comunicativo) su cui si possa fare affidamento in un momento delicato, che spesso lo stesso professionista fatica ad affrontare. La particolarità della gestione assistenziale dei casi di nati morti risiede anche nella varietà di figure professionali, che dovrebbero essere coinvolte in questo delicato percorso, come psicologi, neonatologi, anatomo-patologi, genetisti e infettivologi. Al momento delle dimissioni, è importante garantire che il team multidisciplinare che ha assistito la coppia continui a supportarla, offrendole indicazioni utili e collegandola a gruppi o figure di sostegno. Successivamente si incontrerà la coppia per la comunicazione delle probabili cause di morte e per fornire tutte le informazioni necessarie qualora abbia intenzione di programmare una nuova gravidanza. Scopo dello studio: Costruzione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per una gestione univoca della morte endouterina fetale presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Materiali e metodi: Il lavoro è stato suddiviso in più fasi. Una iniziale di revisione della letteratura e delle linee guida internazionali tramite scooping review. Una fase secondaria in cui si analizza il percorso di assistenza alla MEF, attualmente utilizzato presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza, tramite due strumenti di project management, quali il diagramma di Ishikawa e l’analisi SWOT. L’ultima fase presenta la proposta di un percorso assistenziale nei casi di MEF attuabile presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, elaborata attraverso l’analisi WBS, il diagramma di Gantt e la matrice di assegnazione delle responsabilità. Risultati: In base alla letteratura, alle linee guida e analizzando l’attuale protocollo, è stato prodotto un nuovo percorso assistenziale in caso di morte endouterina fetale presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Conclusioni: L'assistenza nei casi di MEF è complicata dalla rarità dell'evento e dalle forti emozioni coinvolte. Tuttavia, un percorso assistenziale ben definito e la formazione del personale sull’argomento possono migliorare l'assistenza ai genitori, rendendola più empatica e rispettosa. La qualità dell'assistenza ricevuta in ospedale influisce significativamente sul processo di elaborazione del lutto. Pertanto, la creazione di un percorso condiviso che rispetti i bisogni della coppia e del bambino e che garantisca supporto e strumenti adeguati per il personale sanitario diventa fondamentale.

Proposta di percorso assistenziale in caso di morte endouterina fetale in una realtà ospedaliera della Provincia di Vicenza

BERNARDELLE, CHIARA
2023/2024

Abstract

Introduzione: La morte endouterina fetale (MEF) è un evento tragico che colpisce profondamente famiglie e personale sanitario. È essenziale, nel caso si verifichi una MEF, adottare un approccio assistenziale ben definito e compassionevole, in grado di supportare la madre, il partner e i familiari. Questo progetto si propone di delineare un percorso di intervento standardizzato da seguire in caso di MEF, al fine di garantire un'assistenza di qualità che risponda alle esigenze fisiche ed emotive delle donne e delle famiglie colpite da questo evento drammatico. Un intervento chiaro, omologato e condiviso può contribuire a migliorare la gestione clinica, ridurre l'ansia e fornire supporto in un momento di vulnerabilità. In questo contesto, l’obiettivo principale è quello di fornire al personale ospedaliero un percorso assistenziale completo (clinico, etico, psicologico e comunicativo) su cui si possa fare affidamento in un momento delicato, che spesso lo stesso professionista fatica ad affrontare. La particolarità della gestione assistenziale dei casi di nati morti risiede anche nella varietà di figure professionali, che dovrebbero essere coinvolte in questo delicato percorso, come psicologi, neonatologi, anatomo-patologi, genetisti e infettivologi. Al momento delle dimissioni, è importante garantire che il team multidisciplinare che ha assistito la coppia continui a supportarla, offrendole indicazioni utili e collegandola a gruppi o figure di sostegno. Successivamente si incontrerà la coppia per la comunicazione delle probabili cause di morte e per fornire tutte le informazioni necessarie qualora abbia intenzione di programmare una nuova gravidanza. Scopo dello studio: Costruzione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per una gestione univoca della morte endouterina fetale presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Materiali e metodi: Il lavoro è stato suddiviso in più fasi. Una iniziale di revisione della letteratura e delle linee guida internazionali tramite scooping review. Una fase secondaria in cui si analizza il percorso di assistenza alla MEF, attualmente utilizzato presso l’Ospedale San Bortolo di Vicenza, tramite due strumenti di project management, quali il diagramma di Ishikawa e l’analisi SWOT. L’ultima fase presenta la proposta di un percorso assistenziale nei casi di MEF attuabile presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, elaborata attraverso l’analisi WBS, il diagramma di Gantt e la matrice di assegnazione delle responsabilità. Risultati: In base alla letteratura, alle linee guida e analizzando l’attuale protocollo, è stato prodotto un nuovo percorso assistenziale in caso di morte endouterina fetale presso l’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Conclusioni: L'assistenza nei casi di MEF è complicata dalla rarità dell'evento e dalle forti emozioni coinvolte. Tuttavia, un percorso assistenziale ben definito e la formazione del personale sull’argomento possono migliorare l'assistenza ai genitori, rendendola più empatica e rispettosa. La qualità dell'assistenza ricevuta in ospedale influisce significativamente sul processo di elaborazione del lutto. Pertanto, la creazione di un percorso condiviso che rispetti i bisogni della coppia e del bambino e che garantisca supporto e strumenti adeguati per il personale sanitario diventa fondamentale.
2023
Late intrauterine fetal death: proposal of a care pathway in a hospital of the Province of Vicenza (Italy)
Natomorto
Ruolo ostetrico
Assistenza al lutto
MEF
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77591