La competenza ostetrica in ambito ginecologico: indagine conoscitiva su esperienze e pratiche professionali

Background From the ancient midwife to the modern midwife, the profession has acquired a defined and autonomous identity, enshrined in its own Professional Profile and in current regulations. Today, this figure is prepared to assist women in the different stages of life, from adolescence to menopause, not only through support in childbirth but also in the prevention and management of gynecological problems. The midwife, capable of adapting her skills according to the operational context, has thus taken on an even broader role, responding to the demand for care in gynecological areas. University training, together with their technical-professional skills and abilities, theoretical knowledge and interpersonal skills, make the midwife/ midwife the key and ideal figure for the care and promotion of women's health. Aim of the study The aim of the study is to investigate the views of obstetrical staff regarding the skills required in the care of the gynecological patient. A further aim of the study is to research how this figure, traditionally employed in the midwifery field, applies their skills to gynecological care and to identify any additional training needs. Materials and methods Data were collected anonymously by means of a Google forms questionnaire during the period between September 2024 and October 2024. The sample of the study is represented by midwifery staff working within the Complex Operative Unit (UOC) of Gynaecology and Obstetrics of the Hospital of Conegliano where 35 midwives currently work. The questionnaire, based on the Nurse Competence Scale (NCS) adapted to gynecological midwifery competences, is composed of three parts: descriptive data, self-assessment of competences divided into seven sections of the NCS, and concluding questions, including a specific section on gynecological competences and an open question on aspects of care. Results Seventeen midwives out of 35 working in the Obstetrics and Gynaecology Unit of the hospital of Conegliano participated in the study. The analysis of the data shows a good level of perceived competence in the main areas of care, but also highlights awareness of limits and needs for improvement, especially in complex contexts. The prevailing qualification is a three-year degree, with a variability of experience that reflects the diversification of skills among younger staff and those with more years of service. Participants feel most confident in interpersonal support and management of post-operative patients, but feel a lack of confidence in areas such as oncological care and gynecological emergencies. The skills most lacking concern the identification of research areas and the use of scientific results to improve care, factors that reflect a university education focused mainly on practical clinical skills. The need for further training clearly emerges, especially in order to face the new care challenges in gynecology with greater confidence and preparedness. Conclusions The study confirms the essential role of midwives in gynecological care, in accordance with their Professional Profile and current regulations. However, there are some shortcomings that it is hoped can be overcome in the future through innovations and the adoption of validated instruments for a more objective evaluation of midwifery skills.

Background Dall’antica levatrice all’ostetrica moderna, la professione ha acquisito un’identità definita e autonoma, sancita dal proprio Profilo Professionale e dalle normative vigenti. Oggi tale figura è preparata ad assistere la donna nelle diverse fasi della vita, dall’adolescenza alla menopausa, non solo attraverso il supporto al parto ma anche nella prevenzione e gestione di problematiche ginecologiche. L’ostetrica, capace di adattare le proprie competenze in base al contesto operativo, ha così assunto un ruolo ancora più ampio, rispondendo alla richiesta di assistenza nelle aree ginecologiche. La formazione universitaria, insieme alle proprie competenze e abilità tecnico-professionali, conoscenze teoriche e capacità relazionali, rendono l’ostetrica/o la figura chiave e ideale per l’assistenza e la promozione della salute femminile. Scopo dello studio Lo studio si propone di indagare sul punto di vista del personale ostetrico riguardo alle competenze richieste ed attese nell’assistenza alla paziente ginecologica. Un ulteriore obiettivo che si pone lo studio è quello di ricercare come questa figura, tradizionalmente impiegata in ambito ostetrico, applichi le proprie competenze all’assistenza ginecologica e di individuare gli eventuali bisogni formativi aggiuntivi. Materiali e metodi I dati sono stati raccolti in maniera anonima tramite un questionario Google moduli nel periodo compreso tra settembre 2024 e ottobre 2024. Il campione dello studio è rappresentato dal personale ostetrico operante all’interno dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Ginecologia e Ostetricia del Presidio Ospedaliero di Conegliano dove lavorano attualmente 35 ostetriche/i. Il questionario, basato sulla Nurse Competence Scale (NCS) adattata alle competenze ostetriche in ambito ginecologico, è composta da tre parti: dati descrittivi, autovalutazione delle competenze suddivise in sette sezioni della NCS, e domande conclusive, tra cui una sezione specifica per le competenze Ginecologiche e una domanda aperta sugli aspetti dell’assistenza. Risultati Allo studio hanno partecipato 17 ostetriche/i su 35 che lavorano all’interno dell’UOC Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Conegliano. L’analisi dei dati mostra un buon livello di competenza percepita nelle principali aree assistenziali, evidenziando anche la consapevolezza dei propri limiti e dei bisogni di miglioramento, specialmente in contesti clinici complessi. Il titolo di studio prevalente è la laurea triennale, con una variabilità di esperienza che riflette la diversificazione delle competenze tra personale più giovane e con più anni di servizio. Le partecipanti si sentono più sicure nel supporto relazionale e nella gestione delle pazienti post-operatorie, ma avvertono una mancanza di sicurezza in ambiti come l’assistenza oncologica e le emergenze ginecologiche. Le competenze più carenti riguardano l’identificazione di aree di ricerca e l’utilizzo di risultati scientifici per migliorare l’assistenza, fattori che riflettono una formazione universitaria centrata principalmente sulle competenze cliniche pratiche. Il bisogno di ulteriori percorsi formativi emerge chiaramente, soprattutto per affrontare con maggiore sicurezza e preparazione le nuove sfide assistenziali in ambito ginecologico. Conclusioni Lo studio conferma il ruolo essenziale delle ostetriche nell’assistenza ginecologica, in accordo con il loro Profilo Professionale e le normative vigenti. Tuttavia, risultano presenti alcune carenze che si auspica possano essere colmate in futuro tramite adeguati percorsi formativi ed una valutazione sistematica delle competenze.