Razionale dello studio Le paure attorno all’utilizzo dell’IA in un campo come quello dell’ostetricia sono ancora molte ed è forse proprio per questo che il suo utilizzo non è regolamentato da specifiche linee guida. L’IA potrebbe rivelarsi un’abile aiutante delle figure professionali coinvolte nella salute delle donne, impattando positivamente sull’assistenza che queste offrono alle pazienti. L’auspicio è che, con il tempo, nuovi studi e ricerche, la collaborazione tra la figura sanitaria e l’IA possa essere disciplinata in modo specifico da linee guida cosicché le donne possano trovarne beneficio. Materiali e metodi Per redigere questa tesi è stata effettuata una ricerca bibliografica utilizzando la piattaforma PubMed, Google Scholar, il sito del Ministero della Salute e le linee guida inerenti all’argomento da trattare. Sono stati poi implementate delle informazioni dal web per portare degli esempi più concreti. Risultati Per effettuare la ricerca sono state impiegate varie stringhe di ricerca, che hanno portato ad un gran numero di articoli. A questi sono stati poi aggiunti dei filtri che hanno permesso di considerare 74 articoli da fonti diverse. Sono stati eliminati 34 articoli perché non fornivano il testo completo, o non erano pertinenti oppure si concentravano soltanto su un solo aspetto di un determinato argomento. Al netto, dunque, sono stati utilizzati 40 articoli dei 74 presi in esame. Conclusione In conclusione, come tutte le innovazioni, l’IA potrebbe portare sia benefici che rischi anche in campo ostetrico-ginecologico e proprio per questo dovrebbe essere adeguatamente controllata e disciplinata da specifiche linee guida ad ora assenti. È bene però soffermarsi sul fatto che i sistemi di IA potrebbero impattare positivamente sulla vita delle donne, soltanto se impiegati con la collaborazione di un professionista sanitario umano. Questo perché, tante volte, specialmente in ostetricia, un aspetto fondamentale è proprio la relazione che si crea con la paziente, basata su empatia, fiducia e rispetto reciproco.
Gli impieghi dell'intelligenza artificiale in ostetricia
PIOVESAN, LINDA
2023/2024
Abstract
Razionale dello studio Le paure attorno all’utilizzo dell’IA in un campo come quello dell’ostetricia sono ancora molte ed è forse proprio per questo che il suo utilizzo non è regolamentato da specifiche linee guida. L’IA potrebbe rivelarsi un’abile aiutante delle figure professionali coinvolte nella salute delle donne, impattando positivamente sull’assistenza che queste offrono alle pazienti. L’auspicio è che, con il tempo, nuovi studi e ricerche, la collaborazione tra la figura sanitaria e l’IA possa essere disciplinata in modo specifico da linee guida cosicché le donne possano trovarne beneficio. Materiali e metodi Per redigere questa tesi è stata effettuata una ricerca bibliografica utilizzando la piattaforma PubMed, Google Scholar, il sito del Ministero della Salute e le linee guida inerenti all’argomento da trattare. Sono stati poi implementate delle informazioni dal web per portare degli esempi più concreti. Risultati Per effettuare la ricerca sono state impiegate varie stringhe di ricerca, che hanno portato ad un gran numero di articoli. A questi sono stati poi aggiunti dei filtri che hanno permesso di considerare 74 articoli da fonti diverse. Sono stati eliminati 34 articoli perché non fornivano il testo completo, o non erano pertinenti oppure si concentravano soltanto su un solo aspetto di un determinato argomento. Al netto, dunque, sono stati utilizzati 40 articoli dei 74 presi in esame. Conclusione In conclusione, come tutte le innovazioni, l’IA potrebbe portare sia benefici che rischi anche in campo ostetrico-ginecologico e proprio per questo dovrebbe essere adeguatamente controllata e disciplinata da specifiche linee guida ad ora assenti. È bene però soffermarsi sul fatto che i sistemi di IA potrebbero impattare positivamente sulla vita delle donne, soltanto se impiegati con la collaborazione di un professionista sanitario umano. Questo perché, tante volte, specialmente in ostetricia, un aspetto fondamentale è proprio la relazione che si crea con la paziente, basata su empatia, fiducia e rispetto reciproco.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Piovesan_Linda.pdf
accesso riservato
Dimensione
312.5 kB
Formato
Adobe PDF
|
312.5 kB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/77602