Alcuni studi condotti da Blanc et al. (2012, 2023) hanno provato a spiegare le difficoltà morfosintattiche riscontrate nelle produzioni di bambini con autismo e con disturbo di linguaggio non specifico, facendo riferimento alla Teoria dell’acquisizione del linguaggio Gestalt (Peters, 1977; Prizant, 1983), che si contrappone alla tradizionale teoria analitica dello sviluppo linguistico. Secondo Blanc, infatti, l’acquisizione del linguaggio nei quadri di atipicità e tipicità seguirebbe traiettorie evolutive opposte e distinte. La presente ricerca ipotizza un processo di acquisizione del linguaggio comune a sviluppo tipico e atipico. Questa ipotesi considera, inoltre, che la distanza prestazionale, in termini di correttezza grammaticale, tra le performances nelle produzioni spontanee e le performance nei test di elicitazione delle competenze grammaticali, sia testimonianza di strategie pragmatiche che i bambini mettono in atto, a fronte di difficoltà grammaticali, per prendere parte alla comunicazione. Nello specifico, il presente lavoro di tesi si propone di approfondire l’uso dei pronomi clitici, argomento discusso nella ricerca linguistica, sia dal punto di vista teorico che acquisizionale. Materiali e Metodi: La presente ricerca è stata svolta su un campione di 19 bambini, di cui 8 (DL), di età compresa tra i 3 e i 10;7 anni, presentano un disturbo di linguaggio espressivo non specifico, contestuale a un quadro di disturbo del neurosviluppo; e 11 (TD), associati ai primi per età lessicale, presentano un quadro di sviluppo tipico. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso l’audio e video registrazione della produzione spontanea dei bambini nell’interazione con la logopedista (o con la psicologa), in contesto ludiforme. Contestualmente alle sessioni di registrazione, sono stati somministrati test di elicitazione delle competenze grammaticali, in particolare, il Test per l’elicitazione dei pronomi clitici (Arosio et al., 2014). Ai genitori dei soggetti DL è stato, inoltre, dato il questionario PVB (Caselli et al., 2015), utilizzato per l’individuazione dell’età lessicale. Le audio registrazioni delle produzioni spontanee sono state manualmente trascritte utilizzando il software CLAN. Le trascrizioni sono state sottoposte a diversi livelli di analisi automatica, attraverso i programmi MOR, FREQ, EVAL, inclusi nel software CLAN, che hanno permesso di rilevare dati rispetto alle caratteristiche linguistiche del campione (LME, Types, Tokens) e di quantificare gli errori e le occorrenze dei pronomi clitici. Risultati: L’analisi dei dati raccolti sulla base delle produzioni spontanee ha evidenziato dei comuni pattern tra DL e TD in termini di distribuzione dei pronomi clitici prodotti. Si registrano, in entrambi i campioni, una prevalenza delle forme singolari rispetto a quelle plurali e una maggior percentuale di pronomi clitici in posizione di proclisi rispetto alla posizione di enclisi. Entrambi i campioni presentano, inoltre, un basso tasso di errori, dei quali la categoria maggiormente rappresentata è quella degli errori di sostituzione per genere. Gli errori di sostituzione per numero e di sostituzione del clitico con un pronome forte vengono registrati esclusivamente nelle produzioni dei soggetti DL. La maggior parte dei bambini inclusi nel campione DL dimostra performances deficitarie nel test di elicitazione dei pronomi clitici. Conclusioni: La presente ricerca dimostra che sia in quadri di tipicità che atipicità, la percentuale di pronomi prodotti nelle fasi salienti dell’acquisizione linguistica, rispecchia la loro complessità grammaticale. Inoltre, la presenza di clitici accusativi di 3^persona, nelle produzioni spontanee del campione DL, a fronte di performances deficitarie nei test di elicitazione, testimonia una buona abilità pragmatica nell’utilizzo dei pronomi da parte dei soggetti DL, che sembrerebbe supportare, nei contesti linguistici spontanei, abilità grammaticali ridotte.
Acquisizione dei pronomi clitici nello sviluppo atipico: analisi linguistica in un campione di bambini con disturbo di linguaggio
CASSANEGO, GIOVANNA
2023/2024
Abstract
Alcuni studi condotti da Blanc et al. (2012, 2023) hanno provato a spiegare le difficoltà morfosintattiche riscontrate nelle produzioni di bambini con autismo e con disturbo di linguaggio non specifico, facendo riferimento alla Teoria dell’acquisizione del linguaggio Gestalt (Peters, 1977; Prizant, 1983), che si contrappone alla tradizionale teoria analitica dello sviluppo linguistico. Secondo Blanc, infatti, l’acquisizione del linguaggio nei quadri di atipicità e tipicità seguirebbe traiettorie evolutive opposte e distinte. La presente ricerca ipotizza un processo di acquisizione del linguaggio comune a sviluppo tipico e atipico. Questa ipotesi considera, inoltre, che la distanza prestazionale, in termini di correttezza grammaticale, tra le performances nelle produzioni spontanee e le performance nei test di elicitazione delle competenze grammaticali, sia testimonianza di strategie pragmatiche che i bambini mettono in atto, a fronte di difficoltà grammaticali, per prendere parte alla comunicazione. Nello specifico, il presente lavoro di tesi si propone di approfondire l’uso dei pronomi clitici, argomento discusso nella ricerca linguistica, sia dal punto di vista teorico che acquisizionale. Materiali e Metodi: La presente ricerca è stata svolta su un campione di 19 bambini, di cui 8 (DL), di età compresa tra i 3 e i 10;7 anni, presentano un disturbo di linguaggio espressivo non specifico, contestuale a un quadro di disturbo del neurosviluppo; e 11 (TD), associati ai primi per età lessicale, presentano un quadro di sviluppo tipico. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso l’audio e video registrazione della produzione spontanea dei bambini nell’interazione con la logopedista (o con la psicologa), in contesto ludiforme. Contestualmente alle sessioni di registrazione, sono stati somministrati test di elicitazione delle competenze grammaticali, in particolare, il Test per l’elicitazione dei pronomi clitici (Arosio et al., 2014). Ai genitori dei soggetti DL è stato, inoltre, dato il questionario PVB (Caselli et al., 2015), utilizzato per l’individuazione dell’età lessicale. Le audio registrazioni delle produzioni spontanee sono state manualmente trascritte utilizzando il software CLAN. Le trascrizioni sono state sottoposte a diversi livelli di analisi automatica, attraverso i programmi MOR, FREQ, EVAL, inclusi nel software CLAN, che hanno permesso di rilevare dati rispetto alle caratteristiche linguistiche del campione (LME, Types, Tokens) e di quantificare gli errori e le occorrenze dei pronomi clitici. Risultati: L’analisi dei dati raccolti sulla base delle produzioni spontanee ha evidenziato dei comuni pattern tra DL e TD in termini di distribuzione dei pronomi clitici prodotti. Si registrano, in entrambi i campioni, una prevalenza delle forme singolari rispetto a quelle plurali e una maggior percentuale di pronomi clitici in posizione di proclisi rispetto alla posizione di enclisi. Entrambi i campioni presentano, inoltre, un basso tasso di errori, dei quali la categoria maggiormente rappresentata è quella degli errori di sostituzione per genere. Gli errori di sostituzione per numero e di sostituzione del clitico con un pronome forte vengono registrati esclusivamente nelle produzioni dei soggetti DL. La maggior parte dei bambini inclusi nel campione DL dimostra performances deficitarie nel test di elicitazione dei pronomi clitici. Conclusioni: La presente ricerca dimostra che sia in quadri di tipicità che atipicità, la percentuale di pronomi prodotti nelle fasi salienti dell’acquisizione linguistica, rispecchia la loro complessità grammaticale. Inoltre, la presenza di clitici accusativi di 3^persona, nelle produzioni spontanee del campione DL, a fronte di performances deficitarie nei test di elicitazione, testimonia una buona abilità pragmatica nell’utilizzo dei pronomi da parte dei soggetti DL, che sembrerebbe supportare, nei contesti linguistici spontanei, abilità grammaticali ridotte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77717