Ipotesi di lavoro:Il presente studio pone l’attenzione su una ricerca condotta da Blanc M., Blackwell A., e Elias P., (2023) in merito alla teoria gestaltica, secondo cui ci sarebbero due processi distinti di sviluppo linguistico:lo sviluppo analitico o tipico del linguaggio e lo sviluppo del linguaggio gestalt, per cercare di spiegare le difficoltà morfosintattiche di alcuni soggetti che rientrano nella diagnosi dello spettro dell’autismo o disturbi del linguaggio.Tuttavia continua a esserci poca chiarezza per quanto riguarda le cause che ostacolano lo sviluppo morfosintattico di alcuni soggetti.L’ipotesi alla base di questo progetto è che non ci siano due traiettorie di sviluppo distinte, ma un unico tipo di acquisizione del linguaggio che tenga conto delle difficoltà morfosintattiche di alcuni soggetti.All’interno di questo studio, il seguente progetto di tesi si pone l’obiettivo di analizzare le caratteristiche del linguaggio di un campione di bambini con disturbi del linguaggio, mettendolo a confronto con un campione di bambini a sviluppo tipico.Nello specifico, lo studio si propone di approfondire il lessico e la morfologia dei nomi all’interno delle due popolazioni.Materiali e Metodi: Hanno partecipato al progetto 19 bambini suddivisi in due gruppi: il primo gruppo è composto da 8 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, che presentano un disturbo del linguaggio già conclamato, in carico a strutture del territorio; il secondo gruppo è formato da 11 bambini di età compresa tra i 24 mesi e i 36 mesi con assenza di segnalazione ai servizi territoriali per difficoltà cognitive o di linguaggio, che costituisce il campione di riferimento.Per poter analizzare le caratteristiche del linguaggio dei due campioni, sono stati utilizzati gli strumenti forniti da CHILDES, un database di trascrizioni di eloquio.Questo programma ha permesso di effettuare delle analisi automatiche per estrapolare i dati relativi al topic. Altri dati sono stati ricavati dalla produzione elicitata tramite i seguenti test: Wug test dei nomi (Berko, 1958), adattato all’italiano; PVB per i genitori(Caselli et al., 2015).Risultati e Discussione:Sono stati messi a confronto i dati raccolti dalla produzione spontanea dei bambini a sviluppo atipico e tipico. In generale i bambini a sviluppo atipico e tipico seguono un trend molto simile, ma a differenza dei soggetti a sviluppo atipico, i soggetti del campione di riferimento cominciano a produrre avverbi e pronomi sempre più frequentemente.Preposizioni e congiunzioni sono meno frequentemente prodotti dai soggetti di entrambi i campioni, come suggerisce la letteratura:il gruppo a sviluppo atipico, in quanto presenta maggiori difficoltà con i funtori, il gruppo a sviluppo tipico in quanto i funtori a 24-36 mesi sono presenti ancora in forma sporadica.Per quanto riguarda gli errori morfosintattici dei nomi nell’eloquio spontaneo, i risultati ricavati da entrambi i campioni confermano i dati presenti in letteratura, secondo cui non si riscontrano particolari difficoltà nella flessione di genere e numero.Poco frequenti sono anche gli errori di concordanza tra nome e articolo/aggettivo in entrambi i campioni, ma a differenza di quanto trovato in letteratura, gli errori morfologici riscontrati sono maggiormente di genere che di numero.Dalla somministrazione del Wug test dei nomi nei soggetti a sviluppo atipico, si evidenziano maggiori difficoltà di flessione dei nomi rispetto all’eloquio spontaneo, facendo supporre che la regola grammaticale alla base della flessione del nome non sia ancora acquisita.

Analisi delle caratteristiche del linguaggio in bambini con disturbi del linguaggio: focus su lessico e morfologia dei nomi

PASETTO, IRENE
2023/2024

Abstract

Ipotesi di lavoro:Il presente studio pone l’attenzione su una ricerca condotta da Blanc M., Blackwell A., e Elias P., (2023) in merito alla teoria gestaltica, secondo cui ci sarebbero due processi distinti di sviluppo linguistico:lo sviluppo analitico o tipico del linguaggio e lo sviluppo del linguaggio gestalt, per cercare di spiegare le difficoltà morfosintattiche di alcuni soggetti che rientrano nella diagnosi dello spettro dell’autismo o disturbi del linguaggio.Tuttavia continua a esserci poca chiarezza per quanto riguarda le cause che ostacolano lo sviluppo morfosintattico di alcuni soggetti.L’ipotesi alla base di questo progetto è che non ci siano due traiettorie di sviluppo distinte, ma un unico tipo di acquisizione del linguaggio che tenga conto delle difficoltà morfosintattiche di alcuni soggetti.All’interno di questo studio, il seguente progetto di tesi si pone l’obiettivo di analizzare le caratteristiche del linguaggio di un campione di bambini con disturbi del linguaggio, mettendolo a confronto con un campione di bambini a sviluppo tipico.Nello specifico, lo studio si propone di approfondire il lessico e la morfologia dei nomi all’interno delle due popolazioni.Materiali e Metodi: Hanno partecipato al progetto 19 bambini suddivisi in due gruppi: il primo gruppo è composto da 8 bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, che presentano un disturbo del linguaggio già conclamato, in carico a strutture del territorio; il secondo gruppo è formato da 11 bambini di età compresa tra i 24 mesi e i 36 mesi con assenza di segnalazione ai servizi territoriali per difficoltà cognitive o di linguaggio, che costituisce il campione di riferimento.Per poter analizzare le caratteristiche del linguaggio dei due campioni, sono stati utilizzati gli strumenti forniti da CHILDES, un database di trascrizioni di eloquio.Questo programma ha permesso di effettuare delle analisi automatiche per estrapolare i dati relativi al topic. Altri dati sono stati ricavati dalla produzione elicitata tramite i seguenti test: Wug test dei nomi (Berko, 1958), adattato all’italiano; PVB per i genitori(Caselli et al., 2015).Risultati e Discussione:Sono stati messi a confronto i dati raccolti dalla produzione spontanea dei bambini a sviluppo atipico e tipico. In generale i bambini a sviluppo atipico e tipico seguono un trend molto simile, ma a differenza dei soggetti a sviluppo atipico, i soggetti del campione di riferimento cominciano a produrre avverbi e pronomi sempre più frequentemente.Preposizioni e congiunzioni sono meno frequentemente prodotti dai soggetti di entrambi i campioni, come suggerisce la letteratura:il gruppo a sviluppo atipico, in quanto presenta maggiori difficoltà con i funtori, il gruppo a sviluppo tipico in quanto i funtori a 24-36 mesi sono presenti ancora in forma sporadica.Per quanto riguarda gli errori morfosintattici dei nomi nell’eloquio spontaneo, i risultati ricavati da entrambi i campioni confermano i dati presenti in letteratura, secondo cui non si riscontrano particolari difficoltà nella flessione di genere e numero.Poco frequenti sono anche gli errori di concordanza tra nome e articolo/aggettivo in entrambi i campioni, ma a differenza di quanto trovato in letteratura, gli errori morfologici riscontrati sono maggiormente di genere che di numero.Dalla somministrazione del Wug test dei nomi nei soggetti a sviluppo atipico, si evidenziano maggiori difficoltà di flessione dei nomi rispetto all’eloquio spontaneo, facendo supporre che la regola grammaticale alla base della flessione del nome non sia ancora acquisita.
2023
Children with language characteristics, centered on lexicon and names morphology
sviluppo linguaggio
disturbi linguaggio
lessico
semantica
morfosintassi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/77728