Botrytis cinerea è uno dei funghi fitopatogeni più diffusi e dannosi, ed è responsabile di perdite significative su oltre 200 colture vegetali, soprattutto in post-raccolta. Questo fungo infetta in particolare i tessuti maturi o senescenti, ma può infettare già in fase precoce alcune colture, rimanendo quiescente fino a quando le condizioni ambientali non diventano favorevoli. In post-raccolta, le infezioni da B. cinerea si manifestano con marciumi e comparsa di muffa grigia sulla superficie del prodotto ortofrutticolo, con conseguente perdita di qualità e peso e riduzione della vita commerciale. Per contrastare questa problematica, i prodotti ortofrutticoli, incluso il pomodoro, vengono sottoposti a frigoconservazione. Tuttavia, la semplice frigoconservazione non è sufficiente a gestire B. cinerea in quanto questo fungo, nonostante la sua temperatura ottimale di crescita sia compresa tra 20 e 25°C, è in grado di crescere fino a -4 °C e di produrre conidi anche a 0 °C. La frigoconservazione, quindi, permette solamente di rallentare l’insorgere delle fitopatie causate da B. cinerea. Il controllo biologico potrebbe essere una potenziale strategia da applicare in post-raccolta per la gestione di B. cinerea su pomodoro. Gli agenti di controllo biologico (BCA, Biological Control Agents) sono microrganismi antagonisti, come funghi, batteri e lieviti, utilizzati a scopo preventivo per contrastare le infezioni di patogeni quali B. cinerea. L’utilizzo dei batteri Bacillus subtilis, Pseudomonas protegens, Pseudomonas koreensis, Bacillus velezensis come agenti di biocontrollo è efficace contro il marciume dei pomodori indotto da B. cinerea grazie alla loro capacità di secernere sostanze antifungine, indurre risposte difensive e inibire la crescita miceliare del fungo. Altri BCA potenzialmente utilizzabili contro B. cinerea su pomodoro sono i lieviti antagonisti Wickerhamomyces anomalus e Rhodosporidium paludigenum, in grado di competere per i nutrienti riducendo significativamente le infezioni senza effetti collaterali per il prodotto sia a temperatura di refrigerazione che a temperatura ambiente. L’effetto antagonista dei BCA combinato con specifiche tecniche di conservazione, in particolare le basse temperature, l’inattivazione fotodinamica (PDI) e il trattamento con acqua calda (HWT), hanno effetti positivi sulla conservazione del pomodoro in quanto aumentano la qualità del prodotto finito e la sicurezza microbiologica e riducono conseguentemente gli sprechi.
Utilizzo degli agenti di biocontrollo (BCA) e trattamenti fisici su pomodoro in post-raccolta per ridurre le infezioni da Botrytis cinerea
ADINOLFI, FRANCESCO MARIA
2023/2024
Abstract
Botrytis cinerea è uno dei funghi fitopatogeni più diffusi e dannosi, ed è responsabile di perdite significative su oltre 200 colture vegetali, soprattutto in post-raccolta. Questo fungo infetta in particolare i tessuti maturi o senescenti, ma può infettare già in fase precoce alcune colture, rimanendo quiescente fino a quando le condizioni ambientali non diventano favorevoli. In post-raccolta, le infezioni da B. cinerea si manifestano con marciumi e comparsa di muffa grigia sulla superficie del prodotto ortofrutticolo, con conseguente perdita di qualità e peso e riduzione della vita commerciale. Per contrastare questa problematica, i prodotti ortofrutticoli, incluso il pomodoro, vengono sottoposti a frigoconservazione. Tuttavia, la semplice frigoconservazione non è sufficiente a gestire B. cinerea in quanto questo fungo, nonostante la sua temperatura ottimale di crescita sia compresa tra 20 e 25°C, è in grado di crescere fino a -4 °C e di produrre conidi anche a 0 °C. La frigoconservazione, quindi, permette solamente di rallentare l’insorgere delle fitopatie causate da B. cinerea. Il controllo biologico potrebbe essere una potenziale strategia da applicare in post-raccolta per la gestione di B. cinerea su pomodoro. Gli agenti di controllo biologico (BCA, Biological Control Agents) sono microrganismi antagonisti, come funghi, batteri e lieviti, utilizzati a scopo preventivo per contrastare le infezioni di patogeni quali B. cinerea. L’utilizzo dei batteri Bacillus subtilis, Pseudomonas protegens, Pseudomonas koreensis, Bacillus velezensis come agenti di biocontrollo è efficace contro il marciume dei pomodori indotto da B. cinerea grazie alla loro capacità di secernere sostanze antifungine, indurre risposte difensive e inibire la crescita miceliare del fungo. Altri BCA potenzialmente utilizzabili contro B. cinerea su pomodoro sono i lieviti antagonisti Wickerhamomyces anomalus e Rhodosporidium paludigenum, in grado di competere per i nutrienti riducendo significativamente le infezioni senza effetti collaterali per il prodotto sia a temperatura di refrigerazione che a temperatura ambiente. L’effetto antagonista dei BCA combinato con specifiche tecniche di conservazione, in particolare le basse temperature, l’inattivazione fotodinamica (PDI) e il trattamento con acqua calda (HWT), hanno effetti positivi sulla conservazione del pomodoro in quanto aumentano la qualità del prodotto finito e la sicurezza microbiologica e riducono conseguentemente gli sprechi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/77942