L’obiettivo principale di questo elaborato è analizzare alcune delle specie che popolano le Alpi Italiane, definite da me “invisibili” e in seguito suddivise in tre categorie. La prima riguarda gli animali che vivono a quote elevate e sono dunque molto difficili da raggiungere e ancor più da osservare. La seconda categoria riguarda le specie che in passato sono state duramente colpite dalla pressione antropica, seguita poi da ulteriori problematiche come la frammentazione degli habitat, l’alto tasso di inquinamento (in ogni sua forma), l’alterazione degli habitat e la banalizzazione delle reti trofico funzionali; le conseguenze sono che le specie faunistiche rimaste oggi, sono rappresentate da un numero esiguo di individui. Infine, l’ultima categoria riguarda le specie notturne, le quali vivono nascoste durante le ore diurne e si attivano in concomitanza delle ore crepuscolari, un’abitudine chiaramente opposta a quella dell’uomo che rende dunque molto difficile la loro osservazione. La fauna invisibile è appunto il punto cruciale di questo elaborato. Ho preso in considerazione le seguenti specie: Lince (Lynx lynx), Gatto selvatico (Felis silvestris) e Gipeto (Gypaetus barbatus) per la fauna con basso numero di distribuzione; Tasso (Meles meles) e Gufo reale (Bubo bubo) per la fauna notturna; Ermellino (Mustela erminea), Arvicola delle nevi (Chionomys nivalis) e Aquila reale (Aquila chryseatos) per la fauna che popola le altitudini più elevate degli ecosistemi Alpini. I protagonisti secondari di questa tesi sono i Parchi, i quali fungono da habitat per la fauna invisibile, con particolare attenzione a tre dei numerosi Parchi Nazionali più importanti d’Italia: Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Lo scopo ultimo del presente elaborato consiste nell’essere una breve guida utile per il riconoscimento di queste tipologie di animali. Fornendo strumenti quali: fotografie (tutte concesse dagli enti ufficiali dei tre Parchi e da vari fotografi professionisti), definizioni tassonomiche seguite dalle descrizioni generali della fauna, esaustive descrizioni dei comportamenti e dell’alimentazione, eventuali curiosità e infine le tracce. Queste ultime svolgono un ruolo chiave nel riconoscimento della fauna poiché rappresentano la prova inequivocabile della loro presenza sul territorio.

Gli animali invisibili. Breve guida al riconoscimento della fauna meno nota dei Parchi Alpini: Dolomiti Bellunesi, Stelvio e Gran Paradiso

CADORINI, FEDERICO
2023/2024

Abstract

L’obiettivo principale di questo elaborato è analizzare alcune delle specie che popolano le Alpi Italiane, definite da me “invisibili” e in seguito suddivise in tre categorie. La prima riguarda gli animali che vivono a quote elevate e sono dunque molto difficili da raggiungere e ancor più da osservare. La seconda categoria riguarda le specie che in passato sono state duramente colpite dalla pressione antropica, seguita poi da ulteriori problematiche come la frammentazione degli habitat, l’alto tasso di inquinamento (in ogni sua forma), l’alterazione degli habitat e la banalizzazione delle reti trofico funzionali; le conseguenze sono che le specie faunistiche rimaste oggi, sono rappresentate da un numero esiguo di individui. Infine, l’ultima categoria riguarda le specie notturne, le quali vivono nascoste durante le ore diurne e si attivano in concomitanza delle ore crepuscolari, un’abitudine chiaramente opposta a quella dell’uomo che rende dunque molto difficile la loro osservazione. La fauna invisibile è appunto il punto cruciale di questo elaborato. Ho preso in considerazione le seguenti specie: Lince (Lynx lynx), Gatto selvatico (Felis silvestris) e Gipeto (Gypaetus barbatus) per la fauna con basso numero di distribuzione; Tasso (Meles meles) e Gufo reale (Bubo bubo) per la fauna notturna; Ermellino (Mustela erminea), Arvicola delle nevi (Chionomys nivalis) e Aquila reale (Aquila chryseatos) per la fauna che popola le altitudini più elevate degli ecosistemi Alpini. I protagonisti secondari di questa tesi sono i Parchi, i quali fungono da habitat per la fauna invisibile, con particolare attenzione a tre dei numerosi Parchi Nazionali più importanti d’Italia: Parco Nazionale del Gran Paradiso, Parco Nazionale dello Stelvio e Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Lo scopo ultimo del presente elaborato consiste nell’essere una breve guida utile per il riconoscimento di queste tipologie di animali. Fornendo strumenti quali: fotografie (tutte concesse dagli enti ufficiali dei tre Parchi e da vari fotografi professionisti), definizioni tassonomiche seguite dalle descrizioni generali della fauna, esaustive descrizioni dei comportamenti e dell’alimentazione, eventuali curiosità e infine le tracce. Queste ultime svolgono un ruolo chiave nel riconoscimento della fauna poiché rappresentano la prova inequivocabile della loro presenza sul territorio.
2023
Invisible animals. A short guide to recognise the less-know fauna in the Alps Parks. Dolomiti Bellunesi, Stelvio e Gran Paradiso
Fauna invisibile
Riconoscimento
Breve guida
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/78023