Le conseguenze della guerra sull’educazione nel corso della storia non sono altro che il punto di partenza per l’analisi di come sia evoluta l’educazione in condizioni come quelle di un conflitto, facendo riferimento ad un excursus storico che permetta di fare un confronto tra diverse realtà e contesti socio-culturali. Ovviamente i conflitti hanno ripercussioni sull’intera società e sul sistema su cui regge, portando a diverse conseguenze come: povertà e violazione dei diritti umani, quali anche l’educazione. Come si vedrà nel tempo l’educazione non è stata altro che lo specchio della società e il tornasole del tempo corrente poiché questa assimila le ideologie e le innovazioni del tempo storico nel quale si trova. Come sancisce l’articolo 26 del 1948 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ogni individuo ha il diritto ad un’istruzione gratuita che permetta il pieno sviluppo della persona; in tal caso, malgrado la Dichiarazione, questo diritto viene a mancare nel momento in cui insorge qualche dissidio all’interno di un paese o tra paesi. L’istruzione quindi è uno strumento estremamente potente che non solo permette all’individuo di assimilare nozioni teoriche e pratiche per se stesso e la società, ma è un mezzo essenziale per lo sviluppo e la fioritura e rinnovamento della società; per cui se all’interno di un paese l’istruzione viene meno, non ci potrà essere uno sviluppo sostenibile che consenta al quel paese di crescere in termini economici, innovativi, politici e culturali. Sono diversi i fattori che spingono gli individui a migrare da un luogo differente da quello precedente, infatti troviamo quelli: ambientali, demografici ed economici, ed infine socio-politici. Quest’ultimi infatti portano le persone alla fuga dal paese natale a causa di possibili conflitti armati, persecuzioni o violazioni dei diritti umani, per approdare in un paese in cerca di una migliore qualità di vita che gli consenta di sentirsi pienamente realizzati e tutelati. I migranti nel momento in cui giungono in un determinato paese, legalmente o illegalmente, vengono solitamente accolti, rispettando quelli che sono gli obblighi giuridici dell’accoglienza e le gestioni delle diverse procedure, che permettono quindi ai soggetti di permanere nel paese attraverso un percorso che poi li inserisca nel mondo del lavoro. Infatti è bene tenere presente che nel momento in cui le persone migrano da un luogo all’altro, queste portano con sé esperienza, conoscenza e competenze che potrebbero essere utili per il paese ospitante. Ma in che modo le migrazioni e le conseguenti politiche sociali possono influenzare lo sviluppo sociale, culturale ed economico nel contesto italiano? La seguente tesi quindi si interrogherà su come le migrazioni e le politiche sociali attuate possono influire, positivamente o negativamente, sullo sviluppo dei paesi ospitanti, specialmente quello italiano, confrontandoli tra loro. In particolar modo si analizzeranno dati empirici riguardanti diversi punti interconnessi tra loro, quali: i flussi migratori negli ultimi anni; l’istruzione e formazione dei giovani e degli adulti, anche mediante interviste, che influenzano a loro volta lo stato sociale e il conseguente impiego; l’occupazione di questi dopo il periodo di formazione e il loro impatto sull’economia del paese.
TRA GUERRA E FUGA. IL RUOLO DELL’ISTRUZIONE PER I MIGRANTI IN ITALIA.
SIMION, MADDALENA
2023/2024
Abstract
Le conseguenze della guerra sull’educazione nel corso della storia non sono altro che il punto di partenza per l’analisi di come sia evoluta l’educazione in condizioni come quelle di un conflitto, facendo riferimento ad un excursus storico che permetta di fare un confronto tra diverse realtà e contesti socio-culturali. Ovviamente i conflitti hanno ripercussioni sull’intera società e sul sistema su cui regge, portando a diverse conseguenze come: povertà e violazione dei diritti umani, quali anche l’educazione. Come si vedrà nel tempo l’educazione non è stata altro che lo specchio della società e il tornasole del tempo corrente poiché questa assimila le ideologie e le innovazioni del tempo storico nel quale si trova. Come sancisce l’articolo 26 del 1948 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ogni individuo ha il diritto ad un’istruzione gratuita che permetta il pieno sviluppo della persona; in tal caso, malgrado la Dichiarazione, questo diritto viene a mancare nel momento in cui insorge qualche dissidio all’interno di un paese o tra paesi. L’istruzione quindi è uno strumento estremamente potente che non solo permette all’individuo di assimilare nozioni teoriche e pratiche per se stesso e la società, ma è un mezzo essenziale per lo sviluppo e la fioritura e rinnovamento della società; per cui se all’interno di un paese l’istruzione viene meno, non ci potrà essere uno sviluppo sostenibile che consenta al quel paese di crescere in termini economici, innovativi, politici e culturali. Sono diversi i fattori che spingono gli individui a migrare da un luogo differente da quello precedente, infatti troviamo quelli: ambientali, demografici ed economici, ed infine socio-politici. Quest’ultimi infatti portano le persone alla fuga dal paese natale a causa di possibili conflitti armati, persecuzioni o violazioni dei diritti umani, per approdare in un paese in cerca di una migliore qualità di vita che gli consenta di sentirsi pienamente realizzati e tutelati. I migranti nel momento in cui giungono in un determinato paese, legalmente o illegalmente, vengono solitamente accolti, rispettando quelli che sono gli obblighi giuridici dell’accoglienza e le gestioni delle diverse procedure, che permettono quindi ai soggetti di permanere nel paese attraverso un percorso che poi li inserisca nel mondo del lavoro. Infatti è bene tenere presente che nel momento in cui le persone migrano da un luogo all’altro, queste portano con sé esperienza, conoscenza e competenze che potrebbero essere utili per il paese ospitante. Ma in che modo le migrazioni e le conseguenti politiche sociali possono influenzare lo sviluppo sociale, culturale ed economico nel contesto italiano? La seguente tesi quindi si interrogherà su come le migrazioni e le politiche sociali attuate possono influire, positivamente o negativamente, sullo sviluppo dei paesi ospitanti, specialmente quello italiano, confrontandoli tra loro. In particolar modo si analizzeranno dati empirici riguardanti diversi punti interconnessi tra loro, quali: i flussi migratori negli ultimi anni; l’istruzione e formazione dei giovani e degli adulti, anche mediante interviste, che influenzano a loro volta lo stato sociale e il conseguente impiego; l’occupazione di questi dopo il periodo di formazione e il loro impatto sull’economia del paese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78204