I composti organici volatili svolgono un ruolo importante nelle scienze ambientali ed entomologiche in quanto fungono da mediatori nelle interazioni tra piante e insetti e tra piante e piante. Il metodo di riferimento per la rivelazione dei composti organici volatili è la gascromatografia unita alla spettrometria di massa (GC–MS); tuttavia, questa tecnica è troppo lenta per monitorare i processi su scale temporali brevi (minuti o secondi). L’innovativa tecnica della spettrometria per reazioni a trasferimento protonico permette di misurare i composti organici volatili ad elevata frequenza (20 Hz). In questo elaborato si discuteranno i fondamentali di questa tecnica, la sua applicazione alla scienza delle piante e i suoi limiti rispetto alle tecniche maggiormente utilizzate. Infatti la tecnica GC-MS permette un'affidabile identificazione di composti tramite la comparazione degli spettri di massa misurati con quelli tabulati, grazie all’impiego di indici di ritenzione lineari per rafforzare l’identificazione. Invece la tecnica PTR-MS soffre del fatto che i composti isomerici non vengano separati e l’identificazione risulta più difficoltosa per la mancanza della separazione cromatografica. In linea generale si evince una complementarità dei due approcci.
La spettrometria di massa per reazioni a trasferimento protonico aggiunge la dimensione temporale all’analisi dei composti organici volatili nello studio di piante e insetti
RAMPAZZO, MATTEO
2023/2024
Abstract
I composti organici volatili svolgono un ruolo importante nelle scienze ambientali ed entomologiche in quanto fungono da mediatori nelle interazioni tra piante e insetti e tra piante e piante. Il metodo di riferimento per la rivelazione dei composti organici volatili è la gascromatografia unita alla spettrometria di massa (GC–MS); tuttavia, questa tecnica è troppo lenta per monitorare i processi su scale temporali brevi (minuti o secondi). L’innovativa tecnica della spettrometria per reazioni a trasferimento protonico permette di misurare i composti organici volatili ad elevata frequenza (20 Hz). In questo elaborato si discuteranno i fondamentali di questa tecnica, la sua applicazione alla scienza delle piante e i suoi limiti rispetto alle tecniche maggiormente utilizzate. Infatti la tecnica GC-MS permette un'affidabile identificazione di composti tramite la comparazione degli spettri di massa misurati con quelli tabulati, grazie all’impiego di indici di ritenzione lineari per rafforzare l’identificazione. Invece la tecnica PTR-MS soffre del fatto che i composti isomerici non vengano separati e l’identificazione risulta più difficoltosa per la mancanza della separazione cromatografica. In linea generale si evince una complementarità dei due approcci.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/78356